Capitolo diciotto

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<<Marghe! Vieni, e' pronto!>> mi urlo' Cameron.
<<Si arrivo>> mi alzai dalla sabbia e mi pulii i pantaloni
<<Oh! Ma cosa ha preparato il nostro cuoco Cam!>>
<<Hahah certo certo Marghe,per due marshmellow bruciacchiati.
Prendi questa coperta che stai gelando>> stese il plaid verde sul tronco che aveva preparato per sederci e poi mi fece segno di andare vicino a lui.
<<Ecco copriti cosi',almeno non avrai freddo>>
<<Okay mammina Cam>> ridemmo insieme e poi lui mi avvolse la coperta intorno alle spalle.
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<<Allora? Com'erano questi marshmellow? Buoni?>>
<<Buonissimi! Hahah andiamo in tenda a sdraiarci>> gli dissi.
<<Ma come Marghe...non avverti i tuoi genitori? Si saranno gia' preuccupati....a quest'ora mia madre avrebbe gia' chiamato l'FBI>>
<<Sai...no...cioe' no....loro non si preuccupano. Ora li mando un veloce messaggio>>
<<Okay,io vado a cambiarmi dietro quell'albero,tu va pure in tenda>>
<<Okay grazie>> mi tolsi il costume e indossai un comodo pigiamone di Stitch della sorella di Cam.
Per la verita' mi ero un po' pentita di aver mentito a Cameron sui miei genitori,ma lo conoscevo da cinque giorni e non mi andava di raccontarli subito tutti i cazzi miei,gia' il fatto che sapeva che in me stava crescendo un bambino mi imbarazzava tantissimo. Non osavo immaginare cosa pensava Cam,che ero una lurida porca,oppure una cretina incompetente. Ero abbastanza preuccupata,sapevo che una volta che il bambino stava per nascere lui se ne sarebbe andato e mi avrebbe lasciato li' sola,come aveva fatto Riccardo.

<<Sono pronto,ti va di vederci un film? Ho portato l'ipad>>
<<Uh certo. Vieni qui a sdraiarti sulla coperta>> cosi' lui fece.
Spegnemmo il fuoco e accendemmo una lanterna. Cam fece partire il film e pian pian il sonno si fece sentire,fino a farmi addormentare sulla spalla di quell'affascinante ragazzo.
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Sbadigliai.
<<Cam....cam....ma dove?>> aprii gli occhi e mi accorsi che Cameron non c'era. Ma cosa? Mi tolsi il pigiama e indossai un paio di short di jeans,e una canottierina aderente.
Uscii dalla tenda e fortunatamente trovai subito il ragazzo fermo a guardare il mare.
<<Ehi! Buongiorno>>
<<Oh ciao dormigliona,ci conviene muoverci,sono gia' le 8.50 e fra poco la gente iniziera' ad arrivare>> si avvicino' a me per abbracciarmi e io ricambiai piu' forte
<<Io sono pronta,senti facciamo che vado al negozietto a prendere due briosche e due succhi, tu intanto smonti la tenda>>
<<E va bene>>
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Entrai nel negozio della sera prima dove alla cassa c'era ancora la commessa alta. Andai subito nel reparto dolci e agguantai due briosche e due bottigliette di ace,stavo per andare a pagare quando una voce,a me familiare,mi arrivo' all'orecchio.
<<No mi scusi,io non ho fatto nulla. Le raccolga lei le bottiglie!>>
<<Ragazzina,ho 40 in piu' di te,vedi di darmi ascolto o saro' costretto a chiamare la sicurezza>> svoltai l'angolo della corsia per cercare di capire cosa stava accadendo....e....ALESSIA?!
<<Che cosa ci fai tu qui?!>> mi misi ad urlarle contro. Ero completamente sconcertata,mi aveva seguita? Stava ancora con Jake?
<<Ma che ci fai tu qui se mai!>>
<<Senti signorina Sampai,ti conosco fin troppo bene da sapere che stai mentendo. Probabilmente sei venuta qui con quello stronzo di Jake....>>
<<Lui...non e' qui'. Ci siamo lasciati due giorni fa...>> fece una faccia da cucciolo smarrito ma a me non prendeva in giro.
Lasciai la roba vicino ad uno scaffale e corsi fuori per andare da Cameron. Volevo scappare da quest'incubo. Mi precipitai in tenda ma lui non c'era.
<<Dov'è Cameron??!!>> mi girai e di fronte a me stava Alessia.
<<Io non so neanche chi sia>>
*mi avvicinai a piccoli passi*<<Ascoltami bene brutta stronza,dimmi dov'è Cameron,adesso!!>> detto questo lui sbuco' dalla pineta con Jake. Iniziai a correre verso di lui e mi precipitai tra le sue braccia.
<<Oddio Cam,credevo ti fosse successo qualcosa>>
<<Tutto okay>> lo lasciai dalla mia forte stretta e con sguardo fulminante mi girai verso Alessia
<<Stai lontana da me,anzi stai lontano da tutti i miei amici. Io e te abbiamo chiuso stronza. Ora vattene con quella merda e non tornare piu'>>
<<Non ti scaldare per niente ragazza. Ora ce ne andiamo e tanti saluti anche a te!>> urlo' riferendosi a Cameron.

<<Tutto a posto? Cosa e' successo? Io non volevo...cioe' non sapevo neanche che fosse qui...lei..>>
<<No. Ascolta Margherita,ti conosco da poco ma mi interessa sapere piu' di te. Non so neanche chi siano quei due e vengono qui a prendersela con me!>>
<<Io...>> una lacrime scese.
La bolla soffocante intorno a me continuava ad espandersi.
Una brutta sensazione.
Quella sensazione che ti da un senso
di soffocamento.
Di essere rinchiusa in gabbia. Non ce la facevo piu'.
Alessia e Jake
Il lavoro
La scuola
I genitori
Cameron
E il bambino.
Porca vacca avevo 17 anni,non meritavo tutto questo!

<<Marghe....io non volevo essere cattivo...>>
<<No Cam *singhiozzai* tu non sai chi sono io realmente, tu vedi solo la parte di me bella. Non sai da dove vengo,non sai qual'è la mia storia e perché sono qui>>
<<Se non vuoi dirmelo lo capisco,ci conosciamo neanche da una settimana,quando sarai pronta io ci sono>>
<<No,tu hai il diritto di sapere. Di sapere tutto. Non posso continuare a fare finta di essere qualcun altro o sembrarlo>>
<<Okay allora, andiamo a fare una passeggiata cosi' mi spieghi meglio>>

Geraniii!
Okay basta. Lol,comunque amati perché sono cosi' attiva:) ci sono periodi che non aggiorno per un mese e poi periodi come questo nel quale mi andrebbe di raccontare tutto la storia in un capitolo. Non mi fa impazzire il capitolo,ma spero vi piaccia:)
Anyway,sono sempre piu' felice di Cameron e Margherita*-*
Finite la frase: SE FOSSI AL MARE CON CAM...

Confident||Cameron Dallas (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora