Capitolo venticinque

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Erano circa le 5.00 di mattino.
Camminavo per la strada come un'ubriaca.
Mi sentivo vuota, senza nessuno. Anzi, senza Cam.
Quando vidi la luce di un'auto.
La macchina si accostò al marciapiede e i vetri scuri si abbassarono.
<<Ehi, sali, avrai freddo>>
Aprii la portiera e mi girai verso la ragazza.
<<Sono Chiara, la sorella di Harry, ti ricordi vero?>>
<<Si, ciao>>
<<Ehi ma...hai pianto? Se hai bisogno di sfogarti fai pure...la strada per il centro di New York è lunga...>>
Così scoppiai di nuovo in lacrime e mi lasciai andare. Volevo raccontare tutto a Chiara, volevo raccontarle ogni dettaglio e ogni tanto dovevo lasciarmi andare e sfogarmi.
E per la prima volta sentii il vero bisogno di avere la mia mamma accanto a me.
Mi mancavano i suoi abbracci profumati di dolce e le sue guance rosee. Avevo bisogno di qualcuno, avevo bisogno di lui.

Raccontai a Chiara tutta la faccenda. Lei ascoltava in silenzio e continuava a guidare.
<<Tu cosa ne pensi? Chiara aiutami...cosa dovrei fare?>>
<<Ascoltami Marghe...circa due anni fa stavo con un ragazzo. Alto,bello e molto carino. Una sera io e il mio migliore amico ci baciammo. Ero molto confusa ma non volevo abbandonare il mio ragazzo. Penso che dovresti fare la stessa cosa. Vai da Cam e se lo ami davvero le cose si sistemeranno>>
<<Chia...ma poi...non so..magari lui non mi perdona...e poi cosa faccio con Harry?>>
<<Tu almeno provaci e a Harry non preoccuparti che ci parlo io>>
<<Grazie Chia>>scesi dall'auto e la salutai.

Ero arrivata all'albergo. Avevo paura di entrare. Non sapevo cosa dire a Cam...e se non era in stanza? Salivo le scale con sempre più paura.
Eccole lì le nostre camere.
Mi feci coraggio e bussai.
<<Chi è?>> lui rispose. Non sapevo cosa rispondere. Mi gelava il sangue nelle vene.
<<Servizio in camera>> dissi d'un tratto
<<Arrivo>>rispose
Aprì la porta e me lo trovai di fronte. Aveva un'aria indifferente. Come se non gli importasse di me.
<<Io...okay Cam...posso entrare?>>
<<Entra.>>
Richiuse la porta e mi sedetti sul suo letto.
<<Sono stata una stronza. Una stupida. Scusami...io non so cosa mi sia preso...sono una cretina. Cam io...ho bisogno di te. Ho fatto una cavolata con Harry e voglio rimettere a posto le cose>>
<<Io non so cosa pensare>> disse <<Mi sento un idiota...mi sento preso in giro. Margherita io non so se posso perdonarti...anni fa mi è capitata una cosa simile e non stato bene>>
<<No Cam perfavore>>
<<Ho bisogno di tempo per pensare...ci vedremo di nuovo a Milano e capiremo cosa fare>>
<<No perfavore>> scoppiai in lacrime. Ero stata una incompetente. E ora stavo meritando le conseguenze.
Lui se ne sarebbe andato e io l'avrei perso.
Per sempre.
<<Ecco le valigie *le indicò* fra circa due ore il mio aereo parte. Quindi è meglio che mi sbrighi>>
<<Non farlo. No. Ti scongiuro. Resta qui. Con me.>>
<<Non posso Margherita...mi dispiace>>
Si avvicinò a me e mi schioccò un bacio sulla guancia.
Un bacio d'addio.
<<A presto>>
Prese la valigia ed uscii.

Ero pietrificata.
Non riuscivo a muovere un muscolo.
La bimba scalciava sempre più forte come se volesse dirmi qualcosa.
La stomaco si richiuse in se stesso.
Mi veniva da vomitare.
Ero una vera e propria merda.
Ero una delusione per tutti...un fallimento.
Mi sedetti sul pavimento con la testa sul letto.
Non potevo fare a meno di piangere.
Ansimavo dalla rabbia e dall'agitazione.
Ormai non c'era nulla da fare.

25 minuti più tardi

Ero supina sul letto. Fissavo il soffitto ancora presa dallo sconforto. Il buio in me. La mancanza di una persona.
Mi arrivò una notifica.

Chiara ti ha inviato un messaggio su Whatsapp

Marghe! Allora...com'è andata? Tutto a posto?

Dovevo chiamarla.

<<Ciao Chiara...>>
<<Marghe....ma cosa succede?>>
<<Sai *mi scese una lacrima* Cam se ne è andato. Ha detto che aveva bisogno di tempo per pensare>>
<<Mi dispiace...io no volevo>>
<<Tu non ne hai colpa...sono io l'idiota>>
<<Marghe ma lui dov'è adesso?>>
<<Sta partendo>>
<<Cosa!? Ma scusa e tu cosa fai in albergo? Ma corri da lui e riconquistalo!>>
<<Non lo so Chiara...>> le lacrime scendevano
<<Vestiti Marghe...ascoltami...corri da lui e fermalo>>
<<Si forse...potrei farlo...>>
Buttai a terra il telefono e mi rivestii. Uscii dalla camera e mi precipitai giù fino all'entrata. Il cuore batteva forte e forte e avevo molta, molta paura di non trovarlo più.
<<Taxi!!!>>
Il veicolo si fermò subito e dissi all'autista di precipitarsi all'aeroporto.
Ero super nervosa e ogni tanto piangevo, molto dubbiosa di trovarlo. Non volevo perderlo,lui era mio.
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Entrata nell'aeroporto corsi fino all'entrata del volo per Malpensa. L'alto parlante diceva che il volo sarebbe partito fra 30 minuti...ma di Cam non c'era traccia. Non volevo perdere le speranze e non le avrei perse.

Quando lo vidi.

Stava passando dai tornelli e stava dando il biglietto. Iniziai a correre e, spingendo tutti, arrivai dove c'era lui.
<<Oi stronza>> <<Cosa fai ragazza!>> tutti insulti che la gente mi urlava dietro, ma io me ne fregai e andai da Cam.

<<Margherita?! Cosa fai qui?!>>
<<Sono stata una stronza, e questo è evidente. Io non voglio perderti, ti amo e ti amerò per sempre. Dammi in occasione per farti capire che tengo a te, farei qualsiasi cosa.
Ti amo>>
Lui aprì bocca per dire qualcosa ma io lo fermai. Mi buttai su di lui e lo baciai.
Lui mi prese in braccio e ricambiò il bacio.
<<Ti amo anch'io>> mi sussurrò.

Okay. Allora. Scusate per non aver aggiornato ma è stata una settimana MOLTO pesante. Ma ieri è stato uno dei giorni più belli di sempre dopo aver visto lui, Cameron Dallas. Non ho parole e niente, grazie per tutto (views e voti). Vi voglio bene
p.s. Guardate la foto nei media e se volete aggiungervi al gruppo fate pure, avete tempo fino a venerdì.

Confident||Cameron Dallas (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora