Capitolo otto

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Erano ormai le 10 passate e avevo la seria intenzione di tornare a casa. Dopo il "complicato" ingresso, ho dovuto aspettare 45 per il bagno,che tra l'altro era in condizioni pietose.
Trovai un posto su una poltronicina vicino al bar. Speravo di arrivare,fare festa e conoscere ragazzi carini,ma tutte le mie idee svanirono. Non avevo ancora visto nessuno che conoscevo. Avevo provato a chiedere in giro,ma nessuno sapeva nulla.
<<una ginger super forte>>
Mi accomodai al bar mentre il barista mi preparava il cocktail. Quando stavo per perdere la speranza, intravidi Federico che ballava con una ragazza. Mollai il drink e corsi da lui.
<<Finalmente Fede! Ma dove ti eri cacciato!>> quello non mi diede retta e continuo' a strusciarsi addosso a quella sconosciuta
<<Ah ho capito...non e' il momento...va be vado>> gli feci un gestaccio insultandolo mentalmente,e proprio in quel momento andai a sbattare addosso ad un ragazzo.
<<ahh! Oh scusa>> mi girai verso di lui. Alto,moro,occhi smeraldo e sorriso provocatorio.
<<Non e' nulla. Ti va di ballare?>>
<<Be' perche' no,e' una discoteca giusto?>>
<<Hahah si>> mi fece un dolce e sorriso e tese la mano verso di me. Appoggiai la pochette su un divanetto e lo seguii. 'Don't look down' parti' subito dopo e tutta la folla inizio' a scatenarsi. <<allora...come ti chiami?>chiese il mio compagno di ballo.
<<Margherita e tu?>>
<<Riccardo...frequento l'ultimo anno di Economia Sociale>>
<<Ah pero'! Io il 4 anno di scienze umane>>
<<Anche mio fratello fa scienze umane,solo che lui e' al 2 anno>>
<<Ah!>>
Le ore passarono e io Riccardo entravamo sempre di piu' in confidenza. Ci scambiavamo sorrisi e occhiolini dolci, finche' non mi chiese di bere qualcosa.
Ci sedemmo al bancone e ordinammo due vodka alla pesca. Un bicchiere.
Due bicchieri.
Tre bicchieri.
Quattro bicchieri.
Taanti bicchieri.

*la mattina dopo*

La suoneria del telefono mi sveglio' di soprassalto. Mi passai una mano sulla fronte e spensi la sveglia. I vestiti del giorno prima si erano appiccicati alla pelle soffocandola. Legai i capelli in una coda alta ed andai in bagno. La testa era pesante e china verso il lavandino. La mia visione allo spechio non era di certo bella. Il mascara colato sulle guance e il correttore sbavato che faceva vedere le mie occhiaie,facevano di certo la loro parte. Mi sciaquai il viso cercando di togliere tutto il trucco. Mi spogliai e indossai una comoda tuta grigia. I ricordi della sera prima viaggiavano vagi nella mia mente. Io,un ragazzo....si forse Riccardo...si si...della vodka....delle risate....e poi il buio. Mi ricordo di aver bevuto con questo ragazzo ma poi bo.

Tac

Mi girai di scatto. Dalla camera udii un rumore. Presi la mazza da baseball e con cautela scesi le scale. Arrivata alla fine sentii aprirsi un rubinetto. Le mani iniziarono a sudare,un groppo mi si fermo' in gola. Le gambe molli continuarono a camminare verso la cucina. Mi affacciai dalla porta e vidi un ragazzo di spalle chino sul lavandino. A piccoli passi mi fermai proprio dietro di lui....alzai la mazza...chiusi gli occhi e...colpii alla cieca.

Ehi cari lettori! Mi scuso molto per la mia assenza dovuta al breve rientro a scuola ma finalmente ho aggiornato! Vi lascio in suspanse per il prossimo a capitolo. Ho deciso che aggiornero' costantemente,la data e' ogni giovedi'. Non so se questo giovedi' riesco ad aggiornare,se no il prossimo. Un bacioneeee

Confident||Cameron Dallas (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora