Capitolo Ventitré

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<<i signori passeggeri stanno per atterrare all'aeroporto di jfk di New York City>>
<<Svegliati Marghe, siamo arrivati>>
<<Ehm....mmm...>> feci uno sbadiglio. Era stato davvero un lungo volo.
<<Grazie per aver volato con Alitalia>> mi slacciai la cintura e presi il mio bagaglio a mano. 
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Eravamo arrivati ormai nel cuore di New York. Un emozione pazzesca. Sembrava di essere in una metropoli gigante. Grandi palazzi, monumenti e grattacieli popolavano quella bella città. Taxi gialli come quelli nei film facevano avanti e indietro trasportando persone indaffarate.
<<Ehi, Marghe, ehi! Non stare lì in mezzo alla strada>>
<<Ah Oddio>>
<<Sta venendo a prenderci un taxi per portarci direttamente in hotel>>
Mi sentivo una piccola e microscopica bimba in un enorme mondo pieno di sorprese.

Finalmente arrivammo in hotel. Il taxi giallo ci lasciò all'ingresso dove due signori in giacca e cravatta molto seri ci accolsero.
<<Benvenuti al Palace Hotel di New York City>>
<<Grazie mille>> disse Cameron
<<Il mio assistente vi porterà su le valigie>>
Il traffico caotico di New York e il rumore dei clacson mi facevano sentire a casa. L'hotel era situato proprio di fronte all'Hard Rock Café New York,un vero e proprio sogno!
<<Marghe vieni andiamo a vedere le nostre camere>> presi la mano di Cameron e mi feci portare fino al piano superiore.
<<In questa suite hanno alloggiato anche i figli del domestico del presidente Obama>> disse il maggiordomo tutto serio
<<Mi scusi la domanda
inopportuna>> dissi io <<Ma lei come fa a parlare così bene l'italiano?>>
<<Signorina, ho studiato 5 anni all'università Bocconi di Milano, ormai sono di casa lì>>
<<Ah però!>> il maggiordomo mi squadrò da capo a piedi con un aria di disprezzo, ma che odioso!
<<Entriamo Marghe?>>
<<Si, non sto nella pelle!>>
Cameron aprì la porta e la camera era a dir poco strepitosa! Aveva un bellissimo letto a baldacchino, il colore delle pareti stupendo e be...la vista era magnifica.
<<Guarda Cam...Da qui si vede Time Square!>>
<<Be non è tutto...dalla tua camera si vedono anche due dei negozi più famosi d'America>>
<<Cavolo Cam... Cioè avrai speso una fortuna per tutto questo! Io...cioè ci conosciamo più o meno da due-tre mesi e tu...tu hai fatto tutto questo
per me!>>
<<Non è niente...ho tenuto da parte un bel po' di soldi in questi due anni di lavoro e così ho pensato, perché non usarli per una buona causa? E così era un'idea perfetta per il tuo
compleanno!>>
<<Vieni>> gli dico. Lo feci sedere sulla panca sotto la finestra e poi mi accoccolai vicino a lui.
<<Senti qua...>> gli presi la mano e la posai sulla mia pancia <<Si inizia a sentire qualcosa...come se la bimba fosse felice>>
<<E di sicuro lei è felice, pensa che tutto questo sia magnifico, anzi che la sua mamma è magnifica>>
Mi prese il volto e mi girò verso di lui
<<Io per te ci sono e ci sarò per sempre>>

La sera stessa

<<Dici che devo mettere qualcosa di luccicante oppure soft e casual?>>
<<Be quel vestito nero ti stava da dio>>
<<Aww grazie. Credo che metterò quello, così lo posso coprire con il giacchino in pelle>>
<<Marghe non avere paura, la pancia non si nota, il nero nasconde tutto>>
<<Nono Cam tu non capisci. Stiamo andando a ballare e io non voglio sembrare un ippopotamo che compie 18 anni e che ha una pancia enorme>>
<<Smettila, tu non sei un ippopotamo sei bellissima, e non farti
sege mentali>>
<<Forse hai ragione...se si vede un po' di pancia dico che è l'alcool che mi fa questo effetto>>

Erano le 23.10, l'entrata del locale era affollatissima. Due guardie grandi e grosse stavano all'ingresso e non transigevano di far entrare le persone senza biglietto
<<Noi siamo qui a nome Dallas>> disse Cameron alle due guardie e loro ci fecero entrare.
Anche il locale era molto incasinato e la musica era fortissima.
<<Vieni Marghe ti presento dei vecchi amici>>
<<Ah ehm okay>>
<<Ciao! Sono Melanie ma puoi chiamarmi Mel. E loro sono Sofia, Sara e Andrew>>
<<Ciao. Io sono Margherita, la ragazza di Cameron>> mi fece uno strano effetto dirlo. Le parole mi uscirono dalla bocca come se fosse nulla.
<<Vieni Margherita, andiamo a prendere da bere,intanto voi fate due chiacchiere>> disse Melanie.
<<Facci due shot super forti>>
<<Ehm no grazie Mel, ma per me nulla, non mi sento molto bene>>
<<Eh ma che rompipalle! Non ti godi la serata!>>
<<Senti ma voi e Cam come vi conoscete? >>
<<Cinque anni fa era venuto in America per una vacanza studio e così tra una cosa e l'altra ci siamo conosciuti  ma siamo tutti italiani tranne Andrew che è un americano DOC>>
<<Ah ho capito,vabbè io torno dai ragazzi>>
<<Mmm io resto qui ad acchiappare qualcuno>> canticchiò Melanie
C'era una gran confusione e non riuscivo a vedere più Cameron e gli altri.
<<Scusa, senti hai per caso visto un ragazzo moro e....Harry?!>>
<<Ciao, Margherita giusto?>>
<<Ehm si...che coincidenza, come mai qui?>>
<<Sono qua con mia sorella e degli amici a divertirci un po', e tu?>>
<<Be sono a fare un pre-festeggiamento del mio compleanno che sarà fra 3 giorni>>
<<Ahh e quanti anni compi?>>
<<18, finalmente divento maggiorenne!>>
<<Sai....ne dimostri di più...>>
<<Me lo dicono tutti, e tu quanti ne hai?>>
<<21 ma vado per i ventidue>>
<<Allora sei del '94 come Cam!>>
<<Cam?!>>
<<Si il mio ragazzo, quello moro che hai visto al bar in aeroporto>>
<<Ah...non sapevo che era il tuo ragazzo...credevo fosse tuo fratello>>
<<Ah...no>>
<<Ti va di venire fuori in giardino a fare due chiacchiere?>>
<<Si dai vengo volentieri>>
Uscimmo dalla porta sul retro dove c'era un bel giardino pieno di fiori.
Ci sedemmo sul muretto che dava sulla strada <<Allora Harry...che fai nella vita?>>
<<Sono un personal trainer, non so se hai presente. Alleno le persone in difficoltà e cerco di farle migliorare con specifici esercizi>>
<<Wow! Io invece ho finito l'ultimo  anno di scientifico e l'anno prossimo non vedo l'ora di andare all'università>>
Stavo parlando a Harry dell'università che volevo frequentare e del fatto che i miei genitori non mi avevano mai appoggiata quando ero piccola, quando mi sentii afferrare per un braccio.
Mi girai e gli occhi di Harry incontrarono i miei.
<<Harry cosa...io non posso...>>
Non feci in tempo a finire la frase che lui mi baciò. Il suo sapore di alcool e muschio mi arrivò fin sopra le narici.
Lui era così...così tutto...un misto di energia e un grande fisico...una sensazione che riscuoteva in me una grande emozione.

Dadadadadan!
Ma cosa fai Margherita?😏anzi Harry😏
Preferite i Marry(Harry+Margherita) o i Maron(Cameron+Margherita) ?

Confident||Cameron Dallas (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora