centododici giorni

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—Ritorneremo tutti a casa... —sussurrò e come sigillo della promessa, baciò le labbra del ragazzo dai capelli rossi.

"Torneremo tutti a casa..." La frase non se ne andava dalla testa di Peter. Hannah sicuramente già stava salendo sull'aereo e le lettere di suo padre non erano arrivate. Era preoccupato, ma cercava di tranquillizzarsi pensando al bacio che Hannah gli aveva regalato. Aveva paura che fosse l'ultimo, anzi, l'unico.

L'Ucraina è un posto difficile, tutto il tempo volavano proiettili. Ci sono mine esplosive da tutte le parti. Non è facile arrivare in vita lì. Pregò l'Universo affinchè Hannah e Zoe ce la facessero. Davvero pregò.

Intanto, Hannah dormiva con la testa appoggiata sulla spalla di sua madre. La donna si sentiva strana, avrebbe visto suo marito dopo centododici giorni e non poteva crederci. Cominciò a ricordare tutto, la prima volta che Ashton la baciò, la prima volta che fecero l'amore e quando Hannah nacque.

Sorrise al ricordare il buon padre che il ragazzo dai capelli castani era. Il buon marito. La buona persona. Il buon amico. Anche lei lo considerava un essere perfetto. La pazzia era infinita. La poca protezione. Nessuno poteva annusare il pericolo?

L'aero ebbe alcuni problemi, per questo dovettero atterrare in Spagna, questo era un segno? Era l'alba. Hannah guardò il suo telefono. Aveva ricevuto un messaggio da Peter.

"Ti amo, Han. Ho molte idee per quando ritornerete."

La ragazza sorrise, dopo negò con la testa, ricordando che nessuno la amava più che suo padre. Camminò vicino la caffetteria, Zoe si trovava lì mangiando una mezzatonda con il caffè. Sorrise a sua figlia.

Hannah sbadigliò. Il suo telefono suonò, una chiamata di Ashton. Non la ricevette, sicuramente era per pregargli che lo lasciassero nella maledetta guerra. Non l'avrebbero fatto, per niente al mondo.

Intanto, Ashton sentiva come il pavimento tremava. Sua figlia non aveva risposto e la cosa più probabile era che arrivasse quello stesso giorno nel pomeriggio degli Stati Uniti. Notte in Ucraina. Tutto era peggio la notte.

Gridò frustrato e delle lacrime scapparono. Le bombe non smettevano. Le grida laceranti non si zittivano. I proiettili non smettevano di passare da sopra le loro teste. E le scintille di morte si facevano sempre più grandi.

Hannah e Zoe non potevano essere lì. Come lo evitava?


Heter af

chi è con me?

-9 capitoli, piango per sempre :c

Passate da crystal trees? c: plsss


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