centoquindici giorni

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Ashton aprì i suoi occhi. Disperato per trovare la sua famiglia, si tolse il siero dal braccio e la sonda dal naso. Si alzò dal lettino con un salto e anche se si sentiva nauseato, incominciò a correre per i corridoi dell'ospedale militare.

L'unica cosa di cui aveva bisogno era trovarle, vive o morte. Trovarle vive sarebbe stato meglio per il suo benessere mentale. Ascoltò le urla delle infermiere. Non ci fece caso. Si scontrò con Ryder. L'uomo dai capelli rossi lo prese forte dalle spalle.

-Dove stanno? Dove stanno? -disse Ashton disperato.

Ryder annuì con la testa, Ashton capì con quello che gli amori più grandi della sua vita erano vivi. Seguì l'uomo fino alla fine del corridoio. Aprirono la porta e potè vedere la donna addormentata. Pianse e corse ad abbracciarla.

-Hann... Hannah, do-dov'è?

Ryder negò con la testa. Che diavolo significava quel segno? Ashton svenne per un innalzamento di stress, di nuovo, non sapeva più niente fino al giorno dopo.


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