Capitolo XIV "Pericolo"

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La ragazza lo afferrò per un braccio trascinandolo fuori, all'aria aperta.
Inuyasha la seguì senza fiatare, tentando invano di non lasciar ricadere la sua attenzione sull'espressione corrugata di Kagome, o sui capelli scuri sventolati dalla brezza del pomeriggio.
《K-Kagome... ecco... io non volevo, cioè, sì che volevo ma insomma... Sono geloso, ok?! Pensavo fosse ovvio arrivati a questo p-》
Inuyasha si ritrovò stretto tra le sottili braccia di Kagome, le labbra premute sulle sue. Rimase un'attimo spiazzato dallo scatto completamente inaspettato della sua ragazza, ma approfondì il bacio.
Fu Kagome stessa, dopo un pò, che si prese la briga di interrompere quella magia che si era andata a creare.
《Ecco... Inuyasha, credo di doverti dire una cosa. Voglio dire, sì, stiamo insieme, è... è ovvio...》 accompagnò la frase a una risatina nervosa, giocherellando con le dita delle mani.
Alzò lo sguardo, puntò gli occhi scuri e profondi dritti in quelli chiari del mezzodemone. Inuyasha si perse come sempre in quelle profondità, mentre una sensazione simile a un brivido che gli attraversò la schiena, gli provocò uno strano presentimento positivo.
《Sono... sì io ecco... sono innamorata di t》 un rumore improvviso scosse a quel punto il terreno, Kagome si aggrappò velocemente a Inuyasha.
《Quello era un terremoto?!》La domanda retorica di Kagome tramutò il bel presentimento di Inuyasha in un'ansia insopportabile. Avvertiva una fortissima presenza che non era umana, e sospettava già chi potesse essere.
Strinse Kagome a sè e attese un'altra scossa, ma non ce ne furono. Kagome prese in mano la situazione.
《V-va tutto bene.》 Mentì. 《È stata solo una comune scossa di terremoto, siamo in Giappone... è normale.》 Asttese qualche istante. 《Sango, Miroku, gli altri ... andiamo a vedere se l'hanno sentita anche loro.》 A Kagome sembro di parlare da sola. Inuyasha era più che concentrato, e sentiva la presenza avvicinarsi sempre di più senza capire da dove.
《I..Inuyasha!》 Disse Kagome tremante, a più alta voce. Il mezzodemone si riscosse e si voltò verso la sua ragazza.
《Sento... sento una presenza, non ne sono certo. Non è umana, e mi ricorda tanto la sensazione che ho provato quel giorno.》
Kagome fu attraversata da un fremito inquietante, era spaventata, ma non lo diede a vedere.
《Andiamo verso il locale ti dico, va tutto bene.》 Senza liberarsi della sua presa, iniziò a trascinare il mezzodemone che la seguì in modo attivo solo dopo qualche secondo.
Temeva davvero che c'entrasse con la maledizione, e se fosse accaduto qualcos altro a Kagome, non se lo sarebbe mai perdonato.
Proprio in quell'istante un'ombra gigantesca li ricoprì, il sole sembrava scomparso. Il buio si intrufolò tra i rami degli alberi, ricoprendo il vialetto e, in lontananza, il locale da cui erano arrivati.
I due si arrestarono in modo brusco, senza nemmeno essersi resi conto di aver cominciato a correre.
Sembra impossibile, ma il cielo sembrava non esistere più, tanto era vago il colore che lo dominava, grigio tetro, che si mischiava pazzescamente con l'atmosfera intorno a loro.
Come se non bastasse, il vento sembrò arrestarsi.
Kagome sentiva quell'adrenalina di terrore farsi spazio nello stomaco, e Inuyasha voleva solo non averla mai coinvolta in tutto quello. E non era ancora successo niente.
《Inuyasha...》
La voce bassa e tetra che Inuyasha riconobbe all'istante si insinuò nei loro timpani come un eco infinito, e Kagome sentì un improvviso dolore al petto.
Si accasciò a terra, stringendo le gambe al petto in modo scomposto e inquietante.
《K-Kagome!》 Si abbassò affianco a lei, iniziando a scuoterla per le spalle.
《Kagome!! Kagome!》
La ragazza sembrò dare un primo segno di umanità sollevando a stento la mano per posarla su quella del suo ragazzo. 《I.. Inuyasha》 gli sorrise con tutta la forza che aveva in corpo. 《Va tut-to bene》sollevò per un breve istante il capo, per poi riappoggiarlo lentamente, sempre presa dalla sua agonia. Guardandola Inuyasha si era persino dimenticato della voce di poco prima.
《Allora, Inuyasha. Ti è piaciuta la "tregua" che ti ho concesso? Hai potuto vivere da normale essere umano... come desideravi... no?》
La voce conteneva una punta di ironia crudele.
《N...Naraku...》 il ringhio di Inuyasha fu basso e quasi inudibile.
Una risata forzata si dffuse nell'aria.
《Ma come... Inuyasha?! Pensavo che dopo quello che era successo te ne saresti andato... avresti lasciato la povera Kagome vivere in pace la sua vita; e che ti saresti di nuovo lasciato dominare dalla solitudine. Ma non è andata così. Ricordi la maledizione no? Ora sarà lei a pagare per quello che hai fatto.》
Inuyasha fu come scosso da un colpo sordo. Un colpo che lo riportò alla realtà. Provò per un attimo quasi ol desiderio di sparire, di scomparire per sempre, non si meritava nemmeno di vivere. Però poi pensò a Kagome. A ogni attimo passato con lei. Quei momenti infantili, romantici, i loro piccoli litigi. Pensò a Kagome in tutta la sua completezza, e una sensazione orrenda di terrore lo invase. Doveva salvarla, ad ogni costo. Strinse la mano della ragazza sbiancata e tremante al suo fianco. Kagome, seppure quasi incoscente, fu attraversata da una rabbia indescrivibile verso quell'individuo, per cio che aveva detto a Inuyasha. Voleva ribattere ma non poteva.
《È me che vuoi punire, no?! Lasciala in pace! Farò tutto ciò che desideri...》 Inuyasha si rese conto di aver detto una stupidaggine, ma sentiva di dover fare tutto ciò che poteva.
《Ah ah ah! Pensavo avessi capito Inuyasha, ma a quanto pare la stupidità dei mezzodemoni come te non ha alcun limite. Non starò a spiegarti perchè ho scelto di colpire lei, al tuo posto, sappi solo che la ragazza, ultimamente - osservandola - ha suscitato in me un grande interesse. Pensavo di portarla via con me. Sarebbe il modo migliore per completare il mio piano: tu solo e in odio e disperazione con te stesso, io a divertirmi con il mio giocattolino per sempre.》
《NO!!!》 L'urlo di Inuyasha sembrò squarciare quel silenzio grigio che li circondava.
《Questo dovrò deciderlo io.》 Seguì un momento di silenzio più assoluto, spezzato improvissamente da un urlo sovrumano di Kagome, ora con gli occhi spalancati, e una mano stretta sul petto. Era madida di sudore.
Il mezzodemone sembrò provare lo stesso dolore della ragazza, da come si accasciò a terra, strappando qualche filo d'erba dal terreno con tutta la forza che aveva. 《T-ti prego. Smettila!》
Sembrò riprendersi un attimo, tirandosi su. 《Si può sapere che cosa ti ho fatto?! Io?!》 Gridò con quanto fiato aveva in corpo.
Si sentì solo il rumore del respiro irregolare di Kagome, ora con il viso coperto da qualche ciocca umida di capelli.
《Tu?》 Sussurrò la voce.
《TU?!?! che cosa hai fatto, tu???》 Un rumore simile a quello precedente squarciò l'aria, e scosse il terreno. Inuyasha strinse a sè Kagome, che si inondò del suo odore, accennando un lievissimo sorriso di cui nessuno si accorse. Non ci capiva niente in tutto ciò, eppure con la poca lucidità che le era rimasta, non le restava che pensare positivo.
《Tu mi hai rubato Kikyo!!! Lei mi ha dimenticato per colpa tua! Io stesso sono diventato un demone orrendo come te, per colpa tua!!》
Un'ondata di ricordi amari attraversò Inuyasha. 《Io non ho fatto proprio niente! Ti sei rovinato da solo! Così come Kikyo! Lei ora troverà pace. Io ti sconfiggerò, e vivrò la vita che desidero con la persona che amo, mentre a te?! che cosa resterà a te... se non la tua marcia solitudine e crudeltà. Crudeltà che finirà per colpire te stesso! Accettalo, se ne sei capace, come ho fatto io e come ha fatto Kikyo... accettalo!!!》
《Mai e poi mai! Sono così e così resterò, otterrò la mia vendetta.》
Inuyasha fremette, mentre Kagome, con la vista ormai totalmente annebbiata, pensò alle parole pronunciate da Inuyasha."la persona che amo" aveva detto.
Le parve di sentire in lontananza, in maniera offuscata, altre fitte, in tutto il corpo, le uscì un gemito, e perse i sensi. Inuyasha scattò affianco a lei, stringendo in modo convulso la sua mano
《Kagome!》
Si voltò verso il cielo. 《Ora basta!》
Esattamente in quel momento, una luce accecante trasformò per qualche istante i colori del mondo in negativo. Il tempo sembrava sempre immobile, nonostante la confusione.
Inuyasha portò una mano al viso, mentre riconobbe un odore che arrivò a solleticargli le narici.
《Kikyo...》 il suo era un sussurro, che sembrò udire solo lui stesso.
Ora Kagome serrava gli occhi, muovendosi in piccoli scatti irregolari per il dolore, ma tornando lentamente in sè.
Tutti percepirono una presenza intorno a loro. Solo Inuyasha vide, però, avvolto da un velo di fioca luce celeste, come ci si può immaginare uno spirito, il corpo senza vita di Kikyo strisciare a un palmo da terra verso di lui. Osservò i suoi capelli alleggiarle intorno come un'aureola scura, osservò quell'accenno di sorriso triste, ma di chi sta comunque per raggiungere un lieto fine, sul volto bianco come il latte. Provò un lievissimo, e distante accenno di nostalgia per la vitalità che un tempo la animava, ma non era altro che l'ombra di un ricordo lontano. Kagome gli tornò alla mente tutto d'un tratto, e si chiese da che parte stesse Kikyo. Anche se il suo sorriso diceva tutto.
Inuyasha guardò Kagome, scostando la frangia umida ricaduta sul viso, ora leggermente più sereno, e nonostante una situazione del genere, non fece a meno di chiedersi come potesse essere bella in quello stato. Qualsiasi cosa sfiorasse, o riguardasse in qualche modo Kagome, gli sembrava bella, sempre e comunque. Ne era innamorato, ora lo sapeva con certezza. Ricordò le parole che avevano lasciato la bocca di Kagome prima di tutto quello che era successo, e fremette dalla voglia di sentire il resto della frase. Nonostante la paura di perderla era immensa, un barlune di speranza sempre maggiore si faceva largo in lui. La luce con cui si era acceso solo ultimamente, la luce che lo aveva portato a vivere. Un fiammifero che solo Kagome era i grado di utilizzare.
"Ce la farà. Ne sono convinto."

@ngolo dell'@utrice
Ciao a tutti! È tardi e sono un pò mezza addormentata, ma spero che il capitolo sia venuto bene, e che vi piaccia. Non vi illudete che dia finita qui, e ditemi se vi annoio, davvero... XD

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