10 - L'amore si muove

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Erano passate tre settimane da quella sera e tra me e Gianluca si era creato un bellissimo rapporto di amicizia, anche se i suoi occhi mi facevano sempre lo stesso effetto; non solo i suoi occhi, ma anche il suo sorriso così dolce, la sua voce così calda, il suo modo così sensuale di spostarsi il ciuffo, in poche parole, ogni cosa di lui mi incantava.

Era il primo Ottobre e ormai l'estate era andata via. A Firenze si era alzato un vento freddo, le nuvole non promettevano nulla di buono ed io, Piero, Gianluca ed Alessandro ci eravamo rifugiati in un bar del centro.

Tra tre giorni sarebbe stato il compleanno di Ignazio e noi gli stavamo organizzando una piccola festa a sorpresa.

-Ragazzi, mancano solo tre giorni e noi non abbiamo ancora una location-dissi

-Io avevo proposto di andare in discoteca, ma nessuno è d'accordo-disse Piero

-Tu vuoi andare in discoteca per rimorchiare, è diverso-disse Alessandro, noi scoppiammo a ridere

-Che simpatici-rispose ironico Piero

-E si scherza!-rispose Alessandro con il suo accento toscano

Alessandro era l'unico del gruppo originario di Firenze e in quelle settimane avevo avuto modo di conoscerlo meglio. Era un ragazzo davvero simpatico, estroverso e sfrontato. Aveva una relazione molto particolare con una ragazza tre anni più grande di lui, anche se io non la definirei "relazione".

Ci aveva raccontato che l'aveva conosciuta tramite un sito d'incontri circa un anno prima e che non si erano mai incontrati per via della lontananza (lei era italiana, ma viveva in Irlanda per motivi lavorativi), si erano sentiti solo al telefono e visti solo in foto, nemmeno in webcam. Fatto sta, che stavano "insieme" da otto mesi circa senza mai essersi visti, senza mai essersi toccati.

Lui sosteneva di essere innamorato perso, ma secondo me era innamorato solo del suo fisico visto che aveva un corpo da modella, ma d'altronde non erano affari miei.

-Dai ragazzi, seriamente, dove gliela facciamo questa festa?-chiesi

-Affittiamo una semplice stanza-disse Ale

-Affittiamo una stanza per cinque persone?!-

-Scusa, ma non possiamo mangiare una semplice pizza?-chiese Gianluca

-Ovvio che no!-dissi-Voglio che sia un giorno speciale e non va bene una semplice pizza-

-Io ripropongo l'uscita in discoteca-disse Piero, noi lo guardammo male-Ok, va bene, ci rinuncio-

-Non c'è qualche evento carino domenica a Firenze?-chiesi ad Ale

-Che io sappia, no-

-Nessun concerto o evento teatrale?-

-Non lo so, Anna-

Sbuffai.

-IDEA!-urlò Ale

-Spara!-dissi

-Il lasergame!-

-Il laser-cosa?-

-Ma sì, certo! Il lasergame! Come ho fatto a non pensarci prima?!-

-Cos'è?-chiese Piero

-E' una battaglia a squadre con pistole laser, ovviamente innocue, io conosco un posto dove lo fanno-

-Non è male come idea-dissi

-Anna, fidati di me, io l'ho fatto ed è davvero divertente. Sono sicuro che a Ignazio piacerà! E poi hanno anche la pizzeria, meglio di così!-

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