13 - L'amore è la cosa più potente del mondo

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La mattina seguente mi svegliai piena di gioia e di entusiasmo. Quel bacio mi aveva fatto rinascere, anzi, lui mi aveva fatto rinascere. Erano due anni che non provavo quelle sensazioni, le sensazioni dell'amore.

L'amore è la cosa più potente al mondo.

Ti fa sognare, ti fa emozionare, ti fa anche arrabbiare, ma ti fa vivere.

'Amare' non significa soltanto amare la propria anima gemella, ma anche un genitore, una sorella, un figlio, un cane, un oggetto, una passione, il proprio lavoro, la natura, il cibo, una città, una canzone, un film, puoi amare qualsiasi cosa! Ed è per questo che è potente, perché l'amore è così vasto e così differente che è impossibile descriverlo.

E lui, con un semplice bacio, era riuscito a farmi tornare la voglia di vivere e di amare.

-Buongiorno!!!-dissi con voce squillante sedendomi accanto a Piero

-Non urlare-rispose coprendosi con le mani le orecchie-Comunque buongiorno anche a te-

-Oggi è proprio una bella giornata!-

-Ma se sta piovendo-

-E' bella la pioggia! L'acqua dà vita!-

-Ok, cosa hai bevuto a colazione?-

-Dai scemo! Non ho bevuto niente di alcolico, sono semplicemente felice-

-Sai, non l'avevo notato-disse ironico-Per caso, c'entra Gianluca?-disse guardandomi malizioso

-Ieri sera ci siamo baciati-dissi con un sorriso a trentadue denti

-Allora i miei sospetti erano fondati-

-E' stato bellissimo Pier! Le sue labbra sulle mie, il suo profumo così dolce, i suoi capelli così morbidi-

-Sono contento, però adesso fai uscire la quindicenne che è in te e fai tornare la ventenne-

Ci mettemmo a ridere.

-Pier, mi piace tanto Gianluca-

-Lo so Annuccia, lo so-

-Non vedo l'ora di vederlo-

-Devi aspettare qualche oretta-disse sorridendo e guardando dietro di me

-O forse no-sussurrò una voce alle mie spalle, la sua voce calda

Mi voltai e lo vidi in tutto il suo splendore.

-C-ciao-balbettai sorridendo timidamente

-Ciao splendore-disse sorridendo per poi stamparmi un leggero bacio sulle labbra e sentii il cuore perdere un battito

-Come mai qui? Lei non fa economia?-dissi ironica

-Per due ore sarò un architetto-

Mi misi a ridere e lo abbracciai.

-E Ignazio?-

-Ignazio è in biblioteca a studiare-

-Ho capito-

Entrò il professore e la lezione iniziò.

Le due ore di matematica, quel giorno, furono molto piacevoli grazie a Gianluca, anche se non riuscii a prendere appunti.

Una volta finita la lezione, Gian, mi dette un fogliettino piegato su se stesso, lo aprii e lessi il messaggio: "Vuoi metterti con me?" e sotto due caselle da barrare, "sì" o "no".

Mi misi a ridere alla vista di quel bigliettino.

-Pensavo fosse simpatico chiedertelo come ai tempi delle elementari-

-Molto originale Ginoble, complimenti-

-Però adesso barra la casella-

Lo guardai divertito e poi lo baciai.

-Non c'è bisogno di barrare la casella-gli sussurrai

Sorrise e disse-Adesso sei mia-

Quelle tre semplici parole mi scatenarono una marea di emozioni.

Ero sua. Ero solo sua e in quel momento mi sentivo la donna più felice del mondo.

Ci salutammo con un tenero bacio e poi chiamai Ignazio; dovevo assolutamente vederlo e raccontargli tutto.

-Pronto-

-Igna, dove sei?-

-Sono al bar-

-Ok, aspettami lì che ti raggiungo-

-Ok, pulce-

Riattaccai e lo raggiunsi.

-Ciao gnagni!!!-dissi abbracciandolo

-Ciao tesoro-

-Mi sei mancato in queste due ore-

-A me no-disse ironico

-Stronzo!-dissi tirandogli un pugno sulla spalla-A che ora finisci lezione?-

-Oggi avrei lezione fino alle tre, ma vado a casa tra poco perché voglio studiare-

-E io?-

-Se vuoi venire a casa, vieni con me adesso, sennò ti fai accompagnare dai ragazzi-

-Chiedo a Gian se può accompagnarmi-

-Va bene pulce-

-A proposito di Gian, devo dirti una cosa-

-Dimmi-

-Io e lui stiamo insieme-dissi elettrizzata

-Cosa?! E quando aspettavi a dirmelo?! Ma da quanto?!-

-Igna, ma è successo tutto in due giorni. Ieri sera ci siamo baciati e oggi mi ha chiesto di stare con lui-

-Ho capito-guardò l'orologio e disse-Si è fatto tardi, io vado-

-Come?! Te ne vai via così?! Senza dirmi niente?!-

-Anna, che devo dirti?! Ovvio che sono contento, ma adesso ho altro a cui pensare-

-O-ok-dissi balbettando

-Ci vediamo a casa, pulce-

Mi dette un bacio sulla fronte e se ne andò. Ci ero rimasta male perché mi aspettavo tutt'altro. Mi aspettavo un abbraccio o almeno un po' più di entusiasmo, e invece niente di tutto ciò.

Forse aveva avuto una giornata storta o forse era solo stanco, fatto sta che mi doveva delle spiegazioni.

Cercai di non pensarci e andai a lezione.

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Adesso stanno insieme a tutti gli effetti! :P Chissà perché Ignazio era stato così frettoloso!

A voi i commenti! :)

Scusatemi se il capitolo non è un granché!!!

Un bacio fanciulle :*


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