La "bella sorpresa" si chiamava Gianluca ed era l'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento. Rimasi immobile appena lo vidi e l'unica parola che riuscii a pronunciare fu un "ciao". Subito dopo andai a rifugiarmi nella mia camera e, dall'agitazione, non facevo altro che camminare avanti e indietro per la stanza.
Ma che diavolo ci faceva a casa mia? Forse voleva parlare con me? Forse l'aveva invitato Ignazio?
Dovevo scoprirlo, così inviai un messaggio ad Igna.
"Spiegami perché Gianluca è qui!"
"L'ho invitato per studiare insieme" rispose dopo poco Ignazio.
"Se ne va adesso, vero?"
"No, resta a cena"
"Ma come??? Dopo quello che è successo ieri tra me e lui, lo inviti a cena??? Sei stronzo!"
"Non posso cacciarlo via! E comunque la cena è pronta, se vuoi mangiare, vieni, sennò puoi benissimo startene rinchiusa in camera tua!"
Buttai nervosa il cellulare sul letto e mi misi a sedere sulla sedia della scrivania.
Cosa dovevo fare?! Non potevo stare tutta la sera rinchiusa in camera, anche perché il mio stomaco brontolava.
Avevo ventun anni e dovevo comportarmi da persona adulta.
Mi alzai dalla sedia ed uscii dalla stanza.
-Ti sei decisa ad uscire eh?!-disse ironico Ignazio
Lo fulminai con lo sguardo e mi misi a sedere a tavola.
-Buon appetito ragazzi! Spero che la pasta sia buona-disse Igna
-Buon appetito-rispondemmo all'unisono io e Gianluca per poi guardarci
Iniziammo a mangiare e tra noi regnava il silenzio.
-State in silenzio perché la pasta è troppo buona o perché è immangiabile?-non rispondemmo-Che risposta illuminante, grazie!-nessuno dei due fiatò-Ok, ho capito. Io vado un attimo in bagno-
Si alzò e ci lasciò soli.
Nessuno dei due parlava, eravamo entrambi imbarazzati ed io non avevo il coraggio di guardarlo.
Ero molto agitata e avevo una gran voglia di alzarmi e andare a nascondermi in camera, ma non potevo sempre scappare. Dovevo affrontarlo, ma non era facile.
Dovevo solo pronunciare una semplice parola; una semplice parola di cinque lettere, "scusa".
Ma perché era così difficile chiedere scusa? Di cosa avevo paura? D'altronde lo conoscevo da pochi giorni, non avevo niente da perdere.
Forse la vera difficoltà non stava nel chiedergli scusa, ma stava nell'ammettere a me stessa di aver sbagliato.
-Senti, scusa-dissi senza sapere dove avevo trovato il coraggio di parlargli
-Come?-
-Ti ho chiesto scusa-
-Per cosa?-disse facendo il finto tonto
-Sai benissimo di cosa parlo-
-Sinceramente no, non lo so-
-Dello schiaffo di ieri sera-
-Ora ricordo-
-Mi dispiace, davvero, non so che mi è preso-
Non rispose.
-Gian, io non volevo baciarti e quando ho visto avvicinarti, sono entrata nel panico e inspiegabilmente ti ho tirato uno schiaffo. Ma se potessi tornare indietro, giuro che non lo rifarei, assolutamente-
Abbassò lo sguardo.
-Ti prego Gian, dì qualcosa-
-Che vuoi che ti dica?! Che c'erano altri modi più carini e meno dolorosi per evitare il bacio?! Ovvio che c'erano! Che non ci sono rimasto male?! Ovvio che ci sono rimasto male! Che non volevo baciarti?! Ovvio che volevo baciarti!-disse con tono nervoso
Non risposi. Mi aveva spiazzato.
Sospirò e disse-Senti, ricominciamo. Facciamo finta che non sia successo niente. Non siamo mai usciti, non ho mai provato a baciarti e tu non mi hai mai tirato quello schiaffo, ok?-
-Va bene-
-D'altronde ci conosciamo da poco e mi sembra da stupidi rovinare una probabile amicizia per un bacio non voluto, no?-
Annuii.
-Amici?-disse porgendomi la mano
-Amici-dissi stringendogliela
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Amici? Secondo voi resteranno semplici amici?
A voi i commenti fanciulle! :*
Un bacione!!!!!
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I'm in love with you || Il Volo
FanfictionPiù la guardavo e più mi innamoravo di lei.