Prologo

801 75 25
                                    

Corri Hollie, corri!
Devo scappare, non posso tornare indietro altrimenti diventerò pazza in quel posto che dovrei definire la mia casa.
Devo calmarmi, mancano solo cinque minuti e raggiungerò la fermata del pullman. Ho sempre minacciato quei mostri che sarei scappata e per loro non c'erano problemi, in fin dei conti io ero solo una ragazza che viveva con loro e non la loro unica figlia femmina.
Ho bisogno dei miei tre fratelli maggiori, ho bisogno della loro protezione e del loro amore.
Ricordo che invidiavo la loro maggiore età e la loro possibilità di poter lasciare quel posto.
Mi hanno lasciata sola, ma non porto rancori nei loro confronti perché sono consapevole che l'hanno fatto solo per preparare una vita migliore alla loro piccola sorella.
Arrivo, finalmente, alla fermata e controllo l'orario del bus per Edimburgo e non vedo l'ora d'abbandonare per sempre Glasgow.

«Documenti grazie» mi chiede il controllore sul pullman e dopo qualche secondo di ricerca nella mia borsa disordinata, ne tiro fuori la mia carta d'identità.

«Buon viaggio signorina Benson» mi riconsegna il documento e lo ringrazio con un sorriso cordiale.

Non riesco a credere ai miei occhi: sto andando via.
Io, Hollie Benson, una ragazza diciottenne che ha bruciato troppe tappe della sua vita, sto scappando dall'inferno.
Non vedrò mai più e non sentirò più le voci di quella donna che non faceva altro che bere e giudicarmi in malo modo; non vedrò più e non sentirò più le mani di quell'uomo che si drogava e mi picchiava perché stressato dall'assenza di lavoro e di soldi.
Per la prima volta amo follemente il rumore di un motore in accensione e mentre guardo le luci della città scorrere davanti ai miei occhi, cado in un sonno profondo e pieno di tranquillità.

«Dan sono arrivata, dove cavolo sei?» chiedo elettrizzata mentre parlo al telefono col mio fratellone.

«Ma come sei bella con quei capelli neri come la pece» ridacchia e capisco che mi sta guardando, così inizio a scrutare i volti di tutti i presenti.

«Dan non fare come tuo solito, dimmi dove sei» sbuffo esasperata e lui ridacchia.

Continuo la mia ricerca fino a quando non sento qualcuno toccarmi il fianco sinistro, con l'ansia a mille mi volto e trattengo un urletto nel riconoscere gli occhi ghiaccio troppo simili ai miei.

«Pulce» mi stringe al suo possente petto e le lacrime fuoriescono dai miei occhi, senza ritegno.

«Mi sei mancato, tantissimo» gli riempio la maglia di baci e lui ridacchia scompigliandomi i capelli.

«Sembriamo una coppia d'innamorati  che non si vedono da mesi e mesi, quindi prima di far esplodere un applauso generale corriamo a casa che ti aspettano due persone esaltate per il tuo arrivo» dice riferendosi a Scott e Luke, per poi prendermi sotto braccio e trascinarmi verso la sua auto.

Best Fake Smile (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora