Best Fake Smile (SOSPESA)

Capitolo Due

Alle otto di mattina la sveglia suona e non ho voglia d'alzarmi, ma le urla di mio fratello mi costringono a scendere in cucina.

«Buongiorno luce dei miei occhi» mi saluta pimpante ed io lo guardo in cagnesco, non è cambiato di una virgola.

«Sai alla perfezione che odio tutta questa euforia di prima mattina» lo ammonisco prendendo dal frigo del latte e dalla credenza un pacco di biscotti al cioccolato.

«Ed è proprio perché ne sono a conoscenza, che sono così canterino stamattina» rivela col sorriso da bastardo sul viso.

«Dan ma che cavolo ti canti?» chiede acida Jen facendo la sua comparsa in cucina.
«Buongiorno amore» la saluta il riccio con un bacio dolce e sentendomi imbarazzata volto lo sguardo.

«Ciao Hollie, cosa hai intenzione di fare questa mattina?» chiede la bionda sedendosi al mio fianco.

«Avevo pensato a dello shopping, tu verresti con me?» le chiedo speranzosa e i suoi occhi si illuminano di una luce nuova.

«Si andate a fare compre, dai» ci sprona Dan e so perché lo fa.

Ho sempre amato fare shopping, ma non ho mai potuto perché mia madre non ha mai voluto. Ricordo che mi proibiva d'andare nei negozi d'abbigliamento, perché si vergognava del mio fisico e non voleva che la gente vedesse il mostro che aveva generato.
Sento gli occhi inumidirsi, ma riesco a riprendermi quando Jen esulta come una bambina alla mia proposta.
Finiamo la nostra colazione e ci dirigiamo nei bagni per prepararci, dopo aver salutato il mio fratellone lavoratore.
Entro in camera dopo essermi lavata e ricordo di non avere nessun capo d'abbigliamento con me.

«Jen - busso alla sua camera - potrei entrare?» chiedo titubante, ma dopo aver ricevuto un suo consenso mi tranquillizzo.

«Cosa succede?» chiede preoccupata.

«Oh nulla. Siccome non ho portato nulla con me, volevo chiederti se potevi prestarmi qualcosa» chiedo imbarazzata.

«Ma certo, non devi farti nessun problema nel chiedermi qualsiasi tipo di cosa» mi sorride e mi presta un jeans ed un maglione blu elettrico, che mi terrà al caldo in un Venerdì d'Ottobre bello freddo.
La ringrazio e ritorno in stanza, indosso gli indumenti e mi posiziono dinanzi allo specchio per cercare di sistemare il salvabile.
Opto per i capelli sciolti, così pettino con cura la mia folta chioma nera e sono felice di poter mostrare il mio amore per i miei capelli senza paura di ricevere critiche da mia madre. Lei odiava i miei capelli, diceva che tutte le ragazze avevano capelli stupendi, mentre i miei erano osceni e la cosa mi dava altamente fastidio ma ho dovuto sempre subire per non ricevere schiaffi gratis anche da lei.
Sistemo i capelli e metto la mia matita nera sotto gli occhi ed il mascara, i trucchi sono incollati a me e non portarli era impensabile.
Mi sistemo un'ultima volta e scendo in sala, dove Jen sta chiudendo i balconi e quando mi vede prende le chiavi di casa per poi dirigerci verso la sua auto.

Dopo vari giri alla ricerca di un posto in cui parcheggiare l'auto, troviamo un'ottimo posto difronte un negozio molto grazioso.

«Hai idea di cosa comprare?» chiede mentre osserviamo la vetrina di questo negozietto.

«Sinceramente Dan mi ha dato la sua cara di credito, perché io non ho soldi con me, quindi sono tentata a fare shopping con la s maiuscola» ridacchio e lei acconsente battendomi il cinque.

Entriamo nel negozio e girovaghiamo per qualche minuto, per poi iniziare a prendere tutto quello che attira la nostra attenzione.

«Provo tutto, dai andiamo nei camerini» sono esaltata come una bambina che ha un cesto pieno di caramelle.