capitolo 2

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Finite le cinque ore di lezione Ayato mi prese per mano e mi accompagnò fuori dalla scuola, mi sembrava una cosa un po' troppo confidenziale visto che lo conoscevo solo da qualche ora ma la ignorai in fondo non volevo di certo rimanere in quella classe più del dovuto e non sapevo nemmeno dove dovevo incontrarlo per il nostro appuntamento. Appena usciti dal cortile della scuola decidemmo di andare a fare un giro per la città così, ci recammo in centro e li, iniziammo a girare molti negozi.

Andammo in vari negozi di vestiti, molti dei quali vendevano molte cose alternative e intanto iniziammo a conoscerci meglio

-ho notato che ti piace lo stile emo, anche a me piace molto come stile quindi conosco diversi negozi dove vendono cose così

-hai indovinato, è la prima volta che incontro un ragazzo come te

-con questo cosa intendi?

-nella mia vecchia città tutti i ragazzi mi prendevano in giro o mi guardavano male perché ero "diversa". Diciamo che erano quei tipetti che si facevano i risvoltini e che si credevano i padroni del mondo solo perchè erano popolari

-qui fanno lo stesso solo che ormai ci hanno fatto l'abitudine vedendomi tutti i giorni ma, ogni tanto salta fuori qualche presa in giro. Il trucco è ignorarli e continuare a vivere la propria vita così, dopo un po' si stancano e la smettono

-speriamo

-stai tranquilla, al massimo vieni da me e troviamo una soluzione

Dopo aver girato altri due o tre negozi passammo davanti a una fumetteria, io mi fermai a guardare la vetrina per vedere se erano usciti nuovi numeri delle serie che stavo seguendo. Lui si avvicinò e mi domandò:

-ti piacciono i manga?

-sono la mia ancora di salvezza oltre alla musica

-piacciono molto anche a me, se vuoi andiamo dentro a vedere cosa è uscito di nuovo

Io accettai, restammo dentro per una mezzora e poi andammo a prendere un caffè.
Appena ci fummo seduti lui iniziò a guardarmi negli occhi, io ero un po' preoccupata forse avevo fatto qualcosa di male o altre cose senza accorgermene così gli domandai:

-come mai mi fissi?

Lui con un sorriso sgargiante mi rispose:

-non ho mai visto degli occhi così belli in tutta la mia vita, sono di un verde così vivo che mi trasmettono tranquillità.

Io a quel punto diventai tutta rossa perchè non avevo mai ricevuto un complimento da un bel ragazzo e così gli risposi:

-G-grazie.

Era la prima volta che mi sentivo così, forse era quello che tutti chiamavano amore ma, come potevo essermi innamorata così insomma, lo conoscevo da appena un giorno e sapevo a malapena il nome.
Se ci penso adesso mi viene quasi da ridere non potevo sapere quello che lui era veramente, ne quello che sarei diventata restando al suo fianco.

Mentre bevevamo il caffè parlammo dei gruppi musicali che ci piacevano, ne avevamo parecchi in comune come i black veil brides, i falling in fìreverse, escape the fate, blood on the dance floor, sex pistols e molti altri. Ci piacevano gli stessi manga come kuroshitsuji, tokyo ghoul, noragami,high school dxd, death note e molti altri. Questo, non so come ma riusciva a rendermi felice. Continuando a parlare saltò fuori che lui era un bisex e che qualche anno prima usciva con un ragazzo ma che poi si solo lasciati perchè il suo compagno si è dovuto trasferire in un' altro paese. La cosa non mi dava fastidio anzi, avevo trovato un ragazzo che aveva i miei stessi gusti e che era aperto a sperimentare esperienze sessuali sia con ragazze che con ragazzi.

Arrivarono le 17 e purtroppo io dovevo tornare a casa per sistemare le valigie, mi dispiaceva molto finire così il nostro appuntamento ma non volevo nemmeno far arrabbiare mia mamma visto che era già abbastanza nervosa per il lavoro nuovo. Così gli chiesi:

-un giorno di questi possiamo uscire ancora?

ero tutta rossa in viso per la vergogna ma volevo rivederlo fuori dalla scuola

-ma certo, ci sono molti altri posti che voglio farti vedere, in particolare una fumetteria più grande di quella dove siamo andati prima e un negozio che vende cd e magliette dei gruppi che ti piacciono

-allora domani decidiamo la data se ti va

-certo, ci vediamo domani a scuola

appena finì di parlare mi diede un leggero bacio sulla guancia e mi salutò di nuovo prima di dirigersi al supermercato per comprare alcune cose che gli servivano per la cena. Io iniziai a inviarmi verso casa e passai il resto del giorno a disfare le valigie e a pensare a lui.

insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora