Io ne ero pienamente consapevole ma la cosa mi dispiaceva lo stesso.
Continuammo a camminare fino a quando arrivammo davanti a una specie di casa con un' insegna storta e scolorita con sopra scritto: <WorkHouse>. Sembrava una casa abbandonata e pensare che dentro ci vivevano dei bambini era quasi impossibile, dopo qualche minuto entrammo e ci ritrovammo in una stanza con alle pareti chiazze lasciate dall' umidità, piena di polvere e con un bancone che sembrava stesse per cadere a pezzi. Dietro al bancone c'era una porta anch'essa messa molto male con una donna appoggiata davanti. Ci avvicinammo alla signora e a quel punto Ayato iniziò a parlare:-mi scusi, sarebbe possibile vedere i bambini dell' orfanotrofio?
la donna ci squadrò per bene e dopo qualche secondo iniziò a parlare:
-certo, vi sarei grata se mi seguiste...
la signora iniziò a camminare mentre noi superammo il bancone e successivamente la porta nella speranza che non crollasse tutto. Dopo aver percorso un lungo corridoio ci ritrovammo davanti un' altra porta ridotta male, la proprietaria dell' orfanotrofio la aprì e ci lasciò entrare. All' interno ci saranno stati una ventina di bambini e tutti sembravano perfetti per il nostro scopo ma, a un certo punto un ragazzino un po' più cicciottello si mise a picchiarne un' altro che sarà stato la metà di lui. Dopo aver assistito a quella scena mi avvicinai ad Ayato e gli dissi:
-io adotterei il bulletto
Ayato annuì e poi rispose:
-a me piacerebbe adottare anche il bambino che sta venendo picchiato.
Io lo guardai e gli dissi:
-ma dopo dovremmo trasformare anche lui in un vampiro?
Lui mi guardò e mi sorrise, dopo qualche minuto disse:
-non necessariamente, potremmo solo dirgli che siamo vampiri e se lui accettasse questo fatto potrebbe vivere con noi come essere umano. L'unico problema è che lui crescerà e dopo un po' di anni morirà di vecchiaia invece noi continueremo a vivere.
-ma non è detto che accetti, potrebbe anche rifiutare e andare a dire a tutti quello che siamo e poi, anche se accettasse sarebbe una cosa molto triste, sapere che poi lui morirà mentre noi continueremo a vivere, anche perché poi sicuramente ci affezioneremo e quando lui sarà adulto molto probabilmente si troverà una compagna e andrà a vivere per conto suo. La cosa migliore sarebbe trasformare anche lui in un vampiro e poi se trovasse una compagna potrebbe trasformare anche lei e potremmo vivere tutti insieme a casa.
-se lo andasse a raccontare a tutti non ci sarebbero problemi, è un bambino quindi molto probabilmente nessuno lo prenderebbe sul serio ma, se accettasse si potrebbe fare anche nel tuo modo e, quando avrà all'incirca 18 o 19 anni si potrebbe trasformarlo in modo da avere tutti la stessa età più o meno.
-quindi possiamo adottarli tutti e due ma insieme o separatamente?
-io direi insieme così da poter spiegare a tutti e due cosa siamo e poi, prendere da parte la "vittima" e spiegargli cosa faremo di lui.
A me l'idea piaceva così, adottammo i due bambini, il più grosso scoprimmo che si chiama Davide mentre l'altro Ermes.
Firmammo subito la richiesta d'adozione e successivamente tornammo a casa. La prima cosa che facemmo fu mostrare ai bambini la casa, gli mostrammo l'entrata con un tavolino di vetro al centro, il salotto con il televisore attaccato alla parete, il caminetto e il divano, la cucina, i due bagni e infine le loro camere da letto separate.Dopo avergli fatto fare il giro della casa arrivò mezzogiorno e, prima di mangiare decidemmo di spiegare ai nuovi arrivati la situazione.
Ci sedemmo a tavola e Ayato iniziò a parlare:
-allora bambini, c'è una ragione se vi abbiamo adottato ed è questa: ... Io e Yui non siamo persone normali, siamo vampiri e, per diventarlo pienamente abbiamo bisogno di uccidere una persona.
Davide stava tremando dalla paura. Dopo qualche secondo si alzò e disse:
-secondo me ci state prendendo in giro, non può essere vero, i vampiri non esistono come non esistono i fantasmi, le sirene e i licantropi.
Ermes non disse nulla, si limitava a fissare il tavolo, forse era talmete sconvolto che non sapeva cosa fare oppure, sapeva già l'esistenza dei vampiri. A quel punto decisi di sussurrare ad Ayato:
-forse è meglio che gli parliamo separatamente, le loro reazioni sono troppo diverse magari Ermes sa già qualcosa.
Lui acconsentì e disse ai bambini:
-Ermes tu parlerai con Yui metre io parlerò con Davide.
A quel punto mi alzai e presi per mano Ermes e lo portai in camera sua.
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insieme per sempre
Fanfictionquesta è la storia "insieme per sempre" con le modifiche, spero vi piaccia più della precedente versione ^^ Mi ero appena trasferita dalla mia vecchia scuola a causa del lavoro di mia madre, ero felice perchè ero sicura che li avrei trovato dei nuov...