capitolo 14

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Dopo qualche minuto sentii un fruscio: ero terrorizzata, non sapevo che creature esistessero oltre ai vampiri e che animali selvatici abitassero in quel bosco.
Dal cespuglio saltò fuori Ayato, l'esperessine che aveva in volto era quella di una persona che aveva appena trovato l'oro. A quel punto mi corse incontro e mi abbracciò e mi sussurrò con un filo di voce:

-finalmente ti ho trovata, ero terrorizzato, quando ti ho vista andare via mi sono reso conto di aver esagerato, scusami.

A quel punto iniziò a piangere, non pensavo che potesse arrivare a tanto ma, io avevo ancora le mie domande che aspettavano una risposta quindi gli chiesi:

-i vampiri possono avere dei poteri che gli permettono di cambiare i propri sentimenti in base alla persona che hanno accanto?

Lui mi guardò e mi rispose:

-no, i sentimenti sono una cosa troppo forte, nemmeno noi che siamo uno degli esseri più forti del mondo abbiamo questo potere. Ma perché mi fai questa domanda?

Io lo guardai, avevo ancora le lacrime che scendevano lungo le guance e gli risposi:

-semplice curiosità.

Poi Ayato prese il mio viso fra le mani e mi asciugò le lacrime, mi baciò con la sua solita delicatezza, come se fossi l'oggetto più delicato del mondo. Subito dopo io mi staccai e gli baciai le lacrime che gli rigavano il viso. Lui aveva esagerato ma anche io lo avevo fatto
Successivamente si allontanò e mi disse:

-ti giuro che non farò mai più una cosa del genere senza prima avvertirti quindi, adesso smettila di piangere che poi divento triste anche io cioè...oltre che preoccupato.

-va bene.

Poi ci alzammo e ci incamminammo per tornare a casa, il mio stomaco continuava a brontolare per la fame ma non sapevo casa fare, il sangue degli scoiattoli non mi sfamava e mi vergognavo a chiedere altro sangue a lui visto che in quei due giorni ne avevo già bevuto parecchio. Mi sembrava di essere un'egoista che pensava solo alla sua sete senza pensare mi a come sta lui che fino ad adesso si era preoccupato solo di me.
Ad un certo punto lui si fermò e mi disse:

-so che hai fame e che il sangue degli scoiattoli non ti basta, era lo stesso anche per me infatti continuavo a cacciarne e ad ucciderne uno dopo l'altro. Appena arriviamo a casa potrai averne un po' del mio sangue ma, devi aspettare ancora un po'.

-Va bene, non c'è nessun problema

-ah mi sono dimenticato di dirti che questa zona è la migliore per cacciare, forse una della migliore di tutto il bosco

-e come fai a saperlo?

-durante la notte mi sono alzato e sono andato a cercare un buon posto per la prima lezione di caccia e che sia anche facile da trovare

-quindi ti sei alzato durante la notte...

-beh si, non ho avuto altre occasioni per preparare la lezione quindi ne ho approfittato

-pensavo che avevi passato con me tutta la notte

-avrei voluto farlo ma la lezione era più importante

A quel punto lo interruppi dicendo:

-più importante della prima notte nella casa nuova e del fatto che non riesco a controllare la mia sete di sangue?... E del fatto che finalmente siamo andati a vivere insieme?

-beh no ma...

Lo interruppi di nuovo dicendo:

-sarei potuta benissimo venire con te così potevo già iniziare a imparare la strada per arrivarci

-hai ragione, ho sbagliato

insieme per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora