Il giorno dopo ci alzammo e, dopo aver fatto colazione con il solito bicchiere di latte e menta, accompagnato con delle fette di pane e nutella andammo a fare un passeggiata nel bosco per sgranchirci un po' le ossa in fin dei conti ora dovevamo iniziare ad allenarci per cacciare animali più grandi degli scoiattoli come i cervi e altri animali di taglia grande, dovevamo inziare a stare attenti ai cinghiali e ai serpenti perché Ayato non sarebbe sempre venuto con noi per proteggerci anzi, dovevamo iniziare ad arrangiarci. Dovevamo anche iniziare ad orientarci nel bosco per riuscire a tornare a casa da soli senza girare per giorni senza sapere dove eravamo. Dopo un paio di ore che camminavamo sentimmo un' urlo provenire da qualche centinaia di metri più avanti, sembrava una bambina più o meno della stessa età di Ermes. Subito cominciammo a correre per vedere cosa era successo, trovammo una bambina dai capelli neri e lunghi, tutta sporca e terrorizzata che ci correva incontro, appena ci fu davanti cominciò a parlare:
-vi prego aiutatemi, l'uomo che mi ha adottata mi sta inseguendo per riportarmi a casa
La sua voce tremava, era terrorizzata a morte e piena di ferite, mi domandavo come mai fosse in quelle condizioni visto che era proprio stata adottata così cominciai a conversare con lei mentre Ayatro continuava a fissarla ed Ermes sembrava incuriosito da lui, come se l'avessee già vista, io invece continuai a parlare:
-come mai stai scappando dal tuo tutore?
-ve lo spiegherò dopo ma per favore, adesso portatemi via da questo posto il prima possibile, non voglio tornare a casa con lui...
In quel momento si aggrappò alla mia maglia e vidi che sui polsi aveva dei segni di manette(?) in quel momento iniziai ad intuire qualcosa ma prima volevo avere delle conferme dalla ragazza, subito la presi per mano e iniziai a camminare verso casa mentre Ayato ed Ermes mi fissavano increduli, insomma un po' li capivo in fondo era una bambina che avevamo appena incontrato, di cui non sapevamo nulla a parte il fatto che era stata adottata da un uomo da cui stava scappando. Io frettolosa gli incitai:
-forza muovetevi! Non abbiamo tutto il giorno, se non lo sapete le persone hanno le gambe che usano per camminare e correre.
Subito Ayato iniziò a contrabbattere:
-questo lo sappiamo ma non sappiamo nulla di questa ragazza, come puoi dire di volerla portare a casa? Anche perché ha un tutore che sicuramente sarà preoccupato per lei
A quanto pareva lui non aveva notato quello che avevo notato io così continuai ad insistere sul fatto di portarla a casa
-Ayato per favore, fidati di me per una volta, ti spiego tutto dopo
-va bene ma se la cosa non mi convince la riportiamo all'orfanotrofio, la di sicuro avranno un contatto per riportarla al suo tutore
In quel momento la bambina ricominciò a piangere e singhiozzando disse:
-vi prego non riportatemi la, quello è un posto orribile
Io la strinsi a me e le dissi:
-tranquilla, non ti riportiamo la, sappiamo anche noi come è quel posto soprattutto Ermes
In quel momento la ragazza fissò Ermes e le brillarono gli occhi, dopo qualche secondo gli sorrise però lui rimase impassibile, in fin dei conti non la conosceva, ma qualcosa mi diceva che lei conosceva lui.
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insieme per sempre
Fanfictionquesta è la storia "insieme per sempre" con le modifiche, spero vi piaccia più della precedente versione ^^ Mi ero appena trasferita dalla mia vecchia scuola a causa del lavoro di mia madre, ero felice perchè ero sicura che li avrei trovato dei nuov...