capitolo 30

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Il giorno dopo decisi di chiedere ai ragazzi se andava bene la decisione mia e del mio compagno, subito erano un po' dubbiosi ma poi dopo avergli spiegato bene tutti i vantaggi acconsentirono, Ermes soprattutto fu contento perché così poteva vendicare Sabina di tutto quello che aveva passato in quegli anni passati con la sua vecchia "famiglia".

Parlammo tutto il giorno su come attuare il piano e alla fine gecidemmo che Sabina sarebbe rimasta a casa così da non correre rischi inutili mentre noi tre saremo andati a casa loro dopo che Sabina ci avesse indicato la strada per raggiungerla.
Ermes decide di voler fare tutto da solo ma per sicurezza io ed Ayato lo avremmo seguito a distanza. Sarebbe stato lui a entrare in casa e uccidere l'uomo però mantenendo sempre la calma è senza esagerare nel torturarlo, la rabbia è l'ultima cosa che doveva saltare fuori in quella situazione.
Si arrivò anche alla decisione di lasciare la moglie in vita visto che alla fine fine lei non c'entrava nulla con quello accaduto al nuovo componente della nostra famiglia anche se avrebbe potuto avvisare la polizia o aiutarla in qualche altra maniera però era anche molto probabile che lei fosse nella stessa situazione di Sabina e noi, non sapendo cosa fosse successo alla donna non avevamo il diritto di fare nulla a parte liberarla dal marito.
Concludemmo la giornata mettendo a punto gli ultimi dettagli del piano che avremmo messo in atto il giorno seguente, mi dispiaceva un po' lasciare da sola la ragazza ma non volevo che succedesse qualcosa di male a lei o che le tornassero in mente ricordi del passato così anche se lei non era molto favorevole si convinse dopo un po' visto che anche Ermes stava dalla mia parte. Successivamente andammo tutti a dormire e la mattina seguente dopo aver fatto colazione partimmo lasciando a Sabina il controllo della casa.

Arrivammo alla casa dopo una camminata di due ore sotto il sole mattutino, la casa dell'uomo era una catapecchia, sembrava una casa abbandonata tutta ricoperta da erbacce, la porta di legno tutta rovinata dalla pioggia e le finestre tutte sporche, sembrava veramente abbandonata quando ad un tratto esce un uomo sulla cinquantina che molto probabilmente era il nostro bersaglio...aspettammo che si adentrasse nel bosco per poterlo attaccare con più effetto sorpresa, si era portato dietro un'ascia...molto probabilmente per tagliare legna. Questo complicava un po' le cose perché Ermes poteva correre dei rischi più grandi di quelli previsti, ma. Ermes non aveva intenzione di lasciare stare, ci avvertì che sarebbe andato e che avrebbe fatto comunque tutto da solo e che noi saremmo dovuti intervenire solo in caso di bisogno. Noi annuimmo e lo lasciammo fare...

Dopo qualche secondo iniziò a correre verso l'uomo e lo attacco alla spalle, non era uno mossa molto corretta ma non importava molto in quel momento, l'uomo riuscí a liberarsi della presa di Ermes e girandosi di scatto gli lascio un graffio sulla guancia con l'ascia, il ragazzo non ci fece molto caso è gli riandò incontro mordendolo al collo, dopo qualche secondo l'uomo iniziò a piegarsi sulle ginocchia e alla fine svenne per terra, Ermes continuò a succhiare il sangue fino a quando il battito dell'uomo non cessò.

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