2. Oh, Hello;

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Un piccolo codino manteneva legati i lunghi capelli ribelli di Harry mentre preparava la cena destinata a lei e sua sorella, tra l'orecchio e la spalla era custodito il suo cellulare che gli permetteva di parlava a telefono con sua madre. Si poteva dire che la donna di casa era lui, era una perfetta casalinga mentre sua sorella era una scansafatiche e sapeva che con la gravidanza la cosa sarebbe peggiorata. In una situazione diversa si sarebbe anche congratulato e avrebbe appreso la notizia felice, lui amava le donne in gravidanza e i bambini. Ma quella era un'altra cosa.

''Tu lo sapevi? Quindi ero l'unico ignaro di tutto!''-era abbastanza offeso, insomma sua sorella era incinta e lui lo veniva a sapere dai giornali. Tutti erano a conoscenza della notizia tranne lui e si sentì un idiota.

''Beh ci è solo passato di mente, sai quanto siamo impegnati io e tuo padre qui a New York, ma dimmi.. hai già conosciuto Louis?''-alzò gli occhi al cielo a quella domanda.

Detto sinceramente ad Harry non andava proprio di conoscere questo Louis, lo vedeva solo come un ragazzino viziato e molto, molto fortunato. Non era neanche così bello, non gli ispirava così tanta fiducia e diciamocela tutta, il fatto che stesse con sua sorella peggiorava le cose, era sempre stato così protettivo nei confronti di Briana.

Harry non aveva fatto altro che pensarci, tutto il tempo, mentre affettava verdure e per poco anche il suo indice. Di solito cucinare lo calmava, lo rilassava, ma questa volta era davvero nervoso mentre cercava di chiudere velocemente la chiamata con sua madre che lui stesso aveva iniziato. Niente avrebbe migliorato il suo umore, anzi sarebbe solo potuto peggiorare.

Poi ecco il colpo di fortuna, il campanello che trilla.

''Mamma, devo chiudere c'è qualcuno alla porta. Ciao!''-disse chiudendo velocemente la chiamata mentre sua madre gli urlava un 'ti voglio bene' che a mala pena sentì. Prese un sospiro e con il suo grande coltello da cucina ancora fra le mani, aprì la porta.

E la mascella quasi non gli cadde a terra.

Louis Tomlinson era alla sua porta e, ricordate quando poco prima aveva pensato che non fosse poi così bello, beh aveva immediatamente cambiato idea alla sua vista.

Sua sorella aveva degli ottimi gusti in fatto di uomini.

Gli occhi azzurri brillavano alle luci del tramonto, i suoi capelli erano nascosti dal capello della sua felpa grigia, le piccole labbra rosse chiuse in una linea sottile.

''Oh, ciao!''-disse Louis imbarazzato guardandolo curioso.

Harry scosse la testa e ritornò in se.

''Briana dorme!''-disse soltanto fissandolo dalla testa i piedi. Anche se fosse sveglia non avrebbe assistito, ne permesso, questo incontrò familiare.

Stava per chiudere la porta sotto gli occhi di un Louis confuso, era stato davvero scortese Harry che, pentendosene subito, riaprì la porta e sbuffò. Si fece da parte e lo lasció entrare. Era sempre stato troppo gentile, troppo magnanimo, troppo educato. Dei pregi che potevano diventare dei difetti difficili da gestire.

''Ma puoi aspettare che si svegli dentro, se vuoi!''-Louis gli sorrise, uno dei sorrisi più sinceri che avesse mai fatto, mentre Harry gli sorrise in un modo così falso. Quel ragazzo non gli piaceva, portava guai, Harry lo sospettava.

Louis invece era imbarazzato, non pensava che Briana vivesse con qualcuno, quelle poche volte che era stata a casa di lei erano da soli, ne era certo. O forse no. Era troppo occupato sulle abbondanti curve della ragazza per accorgersi di altro. Ma era certo che sì sarebbe accorto di un ragazzo del genere se lo avesse visto.

''Io sono Louis!''-disse il liscio imbarazzato porgendo la mano ad Harry.

Harry posò il coltello da cucina sotto gli occhi attenti di Louis. E se lo avesse ucciso? Louis vedeva Harry nervoso, stizzito e quel coltello era davvero affilato. Forse era meglio tornare in un altro momento?

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora