14. Better not.

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IMPORTANTE: Prima di incominciare volevo avvisarvi del fatto che ho modificato (leggermente) il capitolo 13 siccome non mi piaceva ed era davvero orrendo, ora è ancora orrendo ma ho apportato delle piccole modifiche quindi rileggetelo se volete. 😊 Volevo inoltre ringraziare chi continua a seguire la storia, a commentare e votare e ringraziarvi tutti per le 1000 e più letture, che per molti è un piccolo traguardo ma per me è gigante siccome quando ho iniziato a scrivere questa storia non pensavo seriamente che qualcuno la leggesse. Vi lascio ora dopo tante inutili e poco importanti miei parole al capitolo 14 che spero con tutto il cuore che vi piaccia. Votate e commentate, mi farebbe davvero piacere. Grazie. -A

Quando Harry quella mattina si svegliò con la testa schiacciata su un cuscino bianco e profumato era più che sicuro di non essere a casa sua mentre i ricordi offuscati di quella notte si facevano più vividi, sorrise felice prima che i sensi di colpa per sua sorella si facessero sentire. Cercò il cellulare nei suoi jeans mentre si rigirava nelle lenzuola pesanti e solo in quel momento si accorse di non indossare i suoi vestiti ma una t-shirt a righe e dei pantaloncini che lo fasciavano a meraviglia, troppo stretti e piccoli, erano sicuramente di Louis. Si alzò con il busto sedendosi mentre con una mano cercava di rimettere a posto quella massa uniforme di ricci che erano i suoi capelli senza grandi risultati, si guardò intorno ancora assonnato mentre un leggero mal di testa gli venne a far visita. La camera era azzurra, poster di calcio e foto di Louis con la sua famiglia e un sorriso smagliante che fece sorridere anche il riccio attaccate alle pareti, un armadio che prendeva un' intera parete e vestiti e roba varia sparse sul pavimento o sulla sedia della scrivania lucida e bianca. Si, era sicuramente la camera di Louis.

Harry si girò verso la porta quando la sentì  aprirsi e gli si bloccò il respiro quando Louis entrò in stanza con solo un'asciugamano legato in vita.

''Oh, sei sveglio!''-il riccio deglutì mentre non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. I tatuaggi che di solito nascondeva con le maglie ora era in bella vista, proprio davanti ai suoi occhi, come il suo corpo tonico. Cercò di guardare altrove, tipo il pavimento, si, Harry guardò il pavimento. Oh, un granello di polvere -''Scusami, pensavo stessi ancora dormendo!''-gli disse Louis mentre gli sorrise e prese dei vestiti dal suo armadio prima di uscire dalla porta. Louis aveva notato l'imbarazzo del riccio alla sua vista ed era quasi divertito. Harry prese un respiro, Dio che caldo in questa stanza.

Quando Louis si era ormai vestito continuava a sorridere felice, felice davvero. Avrebbe voluto preparargli la colazione e portargliela a letto ma forse era meglio ordinarla ad un bar se non volevano morire entrambi avvelenati. Quando scese in cucina ci trovó Harry che cercava qualcosa dal frigo e lui si schiarì la voce facendo sobbalzare il riccio che chiuse l'anta del frigo in fretta e si girò verso di lui.

''No, ma fa come se fossi a casa tua!''-disse Louis avvicinandosi scherzoso mentre le guance di Harry si coloravano leggermente, imbarazzato.

''I...Io volevo p...preparare la co..colazione!''-Oh Harry, da quando balbetti?

Louis sorrise, ancora. Non aveva mai sorriso così tanto ed erano appena le nove del mattino, gli sarebbe venuta una paralisi facciale -''Ti aiuto, ma ti avviso, non sono così bravo!''-disse Louis avvicinandosi e questa volta fu Harry a sorridere.

Dopo circa un quarto d'ora erano riusciti finalmente a preparare decentemente qualcosa dopo aver distrutto quasi tutta la cucina ed ora si stavano gustando le loro frittelle con panna montata e frutta. Harry era bravo a cucinare ma Louis non gli rendeva il lavoro facile: lo distraeva, lo guardava, gli sorrideva, era bellissimo e inoltre non distingueva una ciotola da uno scolapasta e lo zucchero dalla farina.

''Sono buonissime!''-esclamò Louis mentre assaggiava.

''Già.. se al posto del sale avresti messo lo zucchero sono sicuro che ora sarebbero molto meglio!''-risero insieme e quello fu' l'unico suono in casa prima che un cellulare iniziasse a squillare.

''Credo sia il tuo, ha squillato anche prima mentre dormivi, è sul tavolino in salone!''-comunicò Louis continuando a mangiare e sporcarsi di panna mentre Harry si alzava seguendo le sue indicazioni.

''Pronto?''

''Harry finalmente!''-la voce di Niall entrò nelle sue orecchie -''Dove sei?'

''Sono da Louis,Niall!''-disse sorridendo, si sentiva un sedicenne innamorato e cercava di non pensare a sua sorella.

''Ha chiamato Briana, mi ha chiesto dove tu fossi!''- in quel momento Harry si passo una mano sulla faccia e chiuse gli occhi sospirando, lui era da Louis e sua sorella a preoccuparsi per lui. Maledetto egoista -''Gli ho detto che eri da me, ovviamente.''

''Grazie Niall!''

''Di nulla, amico!''-disse prima di chiudere e riavviarsi in cucina da Louis che si stava riempiendo il piatto di altra panna.

''Chi era?''

''Niall!''

''Quel biondo tinto ti sta troppo appiccicato!''-affermò Louis mentre Harry si risedeva al suo posto guardando Louis con un sorriso ora ancora più grande.

''Sei geloso Louis?''-Louis scosse la testa, ovvio che lo era.

Quando la colazione era finita dopo qualche risata e battutina, Louis si era accomodato sul divano mentre Harry era andato a cambiarsi e rimettersi i suoi vestiti, ovviamente dopo aver dato del nano a Louis per la sua bassa statura e i vestiti troppo piccoli. Quando ritornó nell'enorme soggiorno si sedette nella poltrona di fianco al divano non sapendo esattamente cosa fare, andare via, rimanere, dire qualcosa riguardo a ieri, fare finta di niente... non sapeva proprio come fare e la situazione lo imbarazzava e non lo metteva a suo agio. Quando il cellulare di Louis squillò per l'ennesima volta senza ricevere risposta dal castano la curiosità stava divorando Harry e Louis se ne accorse.

''E' Briana''- in quel momento Harry non era più sicuro di volerlo sapere visto che pensare a sua sorella gli faceva venir voglia di vomitare.

''Ah.. non rispondi?''-Louis fece un sorriso amaro mentre guardava il Harry dolcemente.

''Sono qui con suo fratello, non mi sembra il caso.''-Harry annuì fin troppo d'accordo così si alzò dalla poltrona dove era seduto sotto lo sguardo attento, curioso e confuso di Louis.

''Forse è meglio che vada''

''Perchè non rimani con me, Harry?''-ora anche Louis si era alzato e gli si poneva davanti nell sua bassa statura, quanto avrebbe voluto essere più alto.

''Meglio di no''-rispose sorridendogli poco convinto Harry mentre Louis annuiva tristemente, il sorriso ora scomparso-''Grazie per avermi ospitato stanotte, non sarei riuscito a tornare a casa altrimenti''

''Di nulla...''- Louis si dondolò sulle gambe-''Ti accompagno alla porta.''-si avvicinarono insieme e in silenzio alla porta. Louis l'aprì ed Harry uscì ma non prima di scontrarsi con qualcuno.

''Harry?!''

''Briana''

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora