10.I discovered you, Louis.

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Dopo aver ascoltato le parole di Niall e averle ripetute nella sua mente milioni di volte si chiese se l'amico volesse giocargli un brutto scherzo o fosse serio, ma sul volto del biondo non c'era un filo di sorriso che gli facesse pensare che si stesse prendendo gioco di lui, così gli aveva chiesto di ripetere, forse aveva solo capito male, ma quando l'amico gli ripetette quella cosa per tre e poi quattro volte era più che sicuro che neanche il suo udito gli stesse giocando uno scherzo. Eppure sperava che lo fosse. Era davvero Louis quel misterioso ragazzo.

Harry non sapeva come si sentisse a quella rivelazione: una parte di lui era scioccata, delusa e gli faceva quasi venire da piangere, era stato preso in giro perfettamente; l'altra parte di lui invece era eccitata, emozionata e il suo cuore non smetteva di battere a velocità della luce. Si sentiva strano e terribilmente in colpa perchè per quanto volesse essere arrabbiato, un piccolo spiraglio di felicità si faceva spazio in lui e non riusciva a capirne il motivo. Se tutte le parole dette in quella chat erano vere... oh Harry non sapeva proprio cosa pensare! La parte prevalente di lui in ogni caso era pronta a urlare e dire brutte parole alla persona che si era fatto spazio nei suoi pensieri e aveva giocato con lui in modo meschino e voleva saperne il motivo.

Così suonò forte alla porta in legno pitturata di bianco di quella piccola villetta a quasi mezzanotte sperando di non svegliare l'intero vicinato di quel lussuoso quartiere inglese. Il suo quartiere non era così, la sua casa non sembrava così neanche dall'esterno. Beh, se si fossero svegliati avrebbero di certo assistito ad un bello spettacolo. Sarebbe di sicuro finito su tutti i giornali, di nuovo. Forse questa volta non gli dispiaceva, se avessero scritto la verità.

Le luci della casa era tutte spente tranne quella sul porticato, che illuminava la scritta incisa sul campanello: Louis Tomlinson.

''Cosa ci fai qui?''-Louis lo aprì con i capelli spettinati e mezzo addormentato, segno che il riccio lo avesse appena svegliato. Era bello anche così, Harry doveva ammetterlo. Lo sguardo furente di Harry fece capire a Louis che non c'era nulla di buono in quel 'dobbiamo parlare' di cui aveva ricevuto l'SMS e si svegliò di colpo, pensava che avrebbero parlato di qualunque cosa Harry volesse la mattina successiva davanti al caffè ma a quanto pare era qualcosa di importante se ora Harry era davanti a lui in tutto in suo splendore ma incazzato nero. Forse aveva fatto qualcosa a sua sorella e non se ne era reso conto? Aveva capito che il misterioso ragazzo era lui?

Impossibile!

In ogni caso Louis spalancò gli occhi quando Harry lo spinse dentro casa e chiuse la porta dietro di lui. Lo avrebbe ucciso? Forse aveva portato con lui anche il famoso coltello del loro primo incontro.

''Sei un Stronzo!''-disse Harry quasi tra le lacrime mentre continuava a spingere in modo davvero poco virile il ragazzo davanti a lui, sorpreso e confuso. Sperava solo di non scoppiare a piangere da un momento all'altro, non sarebbe stato per niente virile e avrebbe perso anche l'ultimo briciolo di dignità ed orgoglio. Harry stava iniziando a pensare che Louis fosse una brava persone e stava iniziando a piacergli il ragazzo con cui aveva parlato di continuo per due settimane, rendersi conto che era tutto uno scherzo del ragazzo avanti a lui gli fece crollare tutti i castelli di carta che stava costruendo con la sua semplice immaginazione-''Perchè? L'hai trovato divertente prendermi in giro in questo modo?''- il riccio scosse la testa e diede un pugno al tavolo al suo fianco prima di incrociare le braccia e guardare il castano con gli occhi in due fessure.

''Di cosa stai parlando Harry? Stai delirando!''- si difese Louis, confuso, cercando di capire quale fosse il problema -"non sembri ubriaco, ma forse mi sbaglio. Andiamo, ti riaccompagno a casa"

''Ti ho scoperto Louis! So che sei stato tu il ragazzo con cui ho parlato per due settimane intere. Non posso crederci! Stavo iniziando a pensare che non eri male e ... che stupido! Mi iniziava a piacere anche il ragazzo con cui messaggio, Louis capisci? Sono amareggiato, deluso.. mi sento un fottuto stupido! Sei il fidanzato di mia sorella, state per avere un bambino noi dovremmo andare d'accordo Louis, perchè?''- Ed Harry non sapeva cosa dire o cosa fare, avrebbe voluto tiragli un pugno ma era troppo buono per usare la violenza e fare del male a qualcuno. Vide Louis aprire bocca e poi richiuderla senza sapere cosa dire, abbassò lo sguardo al pavimento e poi lo rialzò incontrando gli occhi color smeraldo del riccio.

L'aveva scoperto ed ora non sapeva come uscirne.

Louis non sapeva cosa dire o fare semplicemente perchè era troppo vigliacco per dirgli la verità e troppo preso da Harry per dirgli una bugia. Mentire sarebbe stata un ottima soluzione ma poi Harry lo avrebbe odiato per sempre, magari lo odiava già, magari lo avrebbe odiato lo stesso sapendo la verìtà. Louis non sapeva quale scelta prendere, avrebbe voluto fuggire, essere risucchiato nel centro della terra o semplicemente baciare quelle labbra rosee e sottili.  Ma non poteva farlo. Non sapeva cosa provava per Harry, ma sapeva che era qualcosa di davvero forte che era nato pian piano in tutti quei piccoli e semplici momenti con lui, Harry era Harry. Non lo giudicava, era schietto, sincero, dolce e ipersensibile.

''Volevo solo scherzare Harry, non pensavo che te la saresti presa!''- e a quel puntò Harry scoppiò dandogli un forte pugno sullo zigomo destro sperando gli sarebbe formato un bel livido a ricordargli che giocare con le persone è fottutamente sbagliato. Fanculo la bontà. Con i sentimenti non si gioca e se Louis pensava di poterlo fare solo perché era Louis Tomlinson, si sbagliava. Lui non era nessuno. Non era nessuno per Harry, adesso.

Louis sapeva di esserselo meritato, per lui non era stato per niente un gioco, lui voleva solo conoscere Harry in un modo diverso sapendo che di persona non si sarebbe mai confidato. Esatto, volevo solo conoscere Harry, il ragazzo che da settimane gli faceva sentire lo stomaco in subbuglio, gli faceva accellerare il cuore, non lo faceva ragionare o pensare in modo razionale, che sognava tutte le notti.

''Che sta succedendo qui?''- Briana scese le scale e si affiancò al fidanzato-''Stai bene Louis? Harry cosa è successo?''- guardò prima il castano e poi suo fratello.

''Io me ne stavo andando..''- disse pacato Harry prima di lanciare uno sguardo di fuoco a Louis e poi un finto sorriso a sua sorella, infine lasciò l'abitazione con l'amaro in bocca. Non voleva andasse così.

Che stupido che era stato a pensare che forse Louis lo avesse fatto perchè gli piaceva davvero, ma lui aveva Briana, il loro futuro bambino, chi poteva mai volere uno come lui? Tutto uno scherzo, proprio come temeva, cosa poteva mai aspettarsi. Salì nella macchina dove Niall lo aspettava sul sedile del guidatore.

''Allora?''-gli chiese sorridente ed eccitato. Harry lo guardo e si lasciò andare in un piccolo pianto di liberazione nelle braccia del suo migliore amico. Il sorriso di Niall svaní di colpo e non chiese più nulla.
Non era andata bene.

Stupido, Louis era stato stupido e terribilmente vigliacco. Doveva dirgli la verità non che era tutto uno scherzo, per lui non era stato tutto uno scherzo, non aveva quelle intenzioni, non voleva ferire Harry, affatto. Altro che awards agli MTV quest'anno avrebbe vinto il premio 'peggior vigliacco di sempre'. La verità sarebbe stata troppa, ma non per Harry, per lui. Amettere ciò che lo tormentava da settimane lo riteneva troppo complicato, confessare che era innamorato di Harry, era troppo difficile.

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora