9. We must talk!

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Dopo quell'incidente con la sua ex, di cui Louis era realmente innamorato, non si era mai più avvicinato a nessuno, non riusciva a concedere il suo cuore ad un'altra persona, finchè non è arrivato Harry. Harry era genuino, sincero, non si preoccupava di avere avanti a se una popstar di fama mondiale idolatrato da milioni di persone in tutto il mondo. Lui era se stesso e trattava Louis da persona normale e non da persona famosa che incassa un bel po' di sterline. Louis sapeva che ad Harry questo non interessava. Era molto simile a lei.

A questo punto la situazione diventa complicata: cosa provava lui per Harry? E cosa provava Harry per lui?

Di certo non quello che provava per Briana, per lei non provava niente, davvero. La loro era solo stata una notte di passione, o almeno per lei lo era stata. Lui non aveva amato i suoi strilli acuti davvero poco eccitanti, il suo sudare continuamente sulle sue lenzuola bianche pulite o lo sbavare sul suo collo. Il rossetto rosso e le sue unghie avevano lasciato segni su tutto il suo corpo. Nulla era stato eccitante per Louis, eppure era successo e non poteva più tornare indietro. Era bastato una breve notte per rendere tutto eterno, quasi un incubo.

Quando poi ha conosciuto Harry, dio mio, Louis avrebbe voluto restare a fissarlo per sempre eppure non ci aveva mai creduto all'amore a prima vista, non che fosse innamorato, non pensava di esserlo, ma quello che provava per Harry era un qualcosa di forte che non aveva provato negli anni precedenti e lo faceva stare bene, lo faceva sorridere e poi Harry era Harry. Quei ricci morbidi che avrebbe voluto toccare, gli occhi verdi in cui avrebbe voluto perdersi, il sorriso che illuminava ogni cosa intorno a lui, quelle fossette in cui avrebbe voluto affondare le dita, le mani grandi che sembravano essere fatte apposta per intrecciarsi a quelle piccole di Louis, le braccia forti in cui il castano avrebbe voluto rimanere per sempre. E non sapeva neanche se questo sentimento era ricambiato, sicuramente no. Insomma era il fidanzato di sua sorella, come avrebbe potuto anche solo pensare di essere ricambiato? Inoltre Harry sembrava molto preso da quel ragazzo misterioso che gli scriveva messaggi, certo, era Louis, ma Harry non lo sapeva e non sapeva come avrebbe potuto dirglielo. Ormai, ci era troppo dentro ed uscirne sembrava impossibile. Lo avrebbe ammazzato una volta e per sempre o, nel migliore dei casi, non gli avrebbe più rivolto la parola e lo avrebbe odiato per il resto dei suoi giorni. In quel caso non avrebbe più avuto speranze.

Quando quella mattina aveva visto le foto sue e di Harry suoi giornali era entrato nel panico, poi aveva sorriso pensando a quanto fossero perfetti insieme, almeno per Louis. Subito dopo era entrato di nuovo nel panico pensando che ora Harry ce l'avesse a morte con lui, il riccio era tutto il contrario di sua sorella. Eppure, non gli era dispiaciuto vedere le loro foto insieme, l'idea che potessero stare insieme. Briana amava stare al centro dell'attenzione ma sapeva che per Harry non era così. Lui era diverso. Lui era migliore.

Louis: scusa, scusa, scusa.

Curly: Risolvi la cosa Louis. PENSANO CHE USCIAMO INSIEME!

Louis: Come se l'idea ti dispiacesse. :)

Curly: L'idea mi disgusta, è diverso! :))

Louis: mi hai ferito curly boy.

E infondo Louis si sentiva davvero ferito, un altra cosa da aggiungere alla lista di Louis dei motivi per cui Harry non ricambiasse il suo sentimento, qualunque esso fosse. E Louis infondo come poteva biasimarlo, Harry era: adorabile, dolce, schifosamente sincero, bello da far male, fantastico, perfetto. E lui invece era Louis Tomlinson: insicuro, carino e meravigliosamente imperfetto, con una vita disastrosa e schifosamente falsa. Harry non avrebbe mai resistito nel suo mondo fatto di falsità e false amicizie, eppure Louis voleva e desiderava dargli tanto, quel tanto che forse nemmeno possedeva. Voleva che Harry facesse parte del suo schifoso mondo e lo rendesse perfetto, meno terribile.

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora