13. I love Louis.

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''Come si chiama quando tutto va bene?''

''Alcool, Harry, si chiama Alcool.''

Niall ed Harry, giovedì sera, leggermente sbronzi, solito locale.

Niall aveva supportato l'amico fin da quella mattina dopo la dichiarazione di Louis, si era sopportato i lamenti, qualche lacrima ed anche qualche bestemmia di troppo. Credeva che Harry fosse stupido, sapeva che Louis gli piaceva e stava male ma non faceva nulla per stare meglio. Quindi stava in silenzio, ascoltava e cercava di non urlargli in faccia quanto fosse idiota.

Harry non aveva la più pallida idea di cosa fare o pensare e con la sbronza non riusciva più a pensare lucidamente, beveva e voleva solo dimenticare il nome di Louis ma lentamente stava dimenticando il suo mentre quello del castano era nitido nella sua mente e non sembrava volerlo lasciare. Nelle ultime dodici ore aveva capito cosa provava e non era rasserenante quindi cercava di negarlo, cercare di dimenticarsene o cancellare quel sentimento. Prendere una 'sbandata' per il fidanzato di tua sorella, incinta, non era meraviglioso e Harry si sentiva un lurido verme per aver tradito la sua sorellina in questa maniera. Era sicuro che Briana non avrebbe dovuto venire a sapere di questo piccolo segreto, un dispiacere del genere non avrebbe fatto bene ne a lei, ne al bambino.

''Cosa crede di fare Louis? Stare con mia sorella e dire di essere innamorato di me, tenere il piede in due scarpe e...''-Niall sbuffò attirando lo sguardo di Harry su di lui mentre fino a poco prima era sul bicchierino contente un liquido trasparente- ''Cosa c'è Nialler?''

''Non fai altro che parlare di lui da questa mattina''-e Niall era davvero esausto di sentire continuamente il nome di Louis, voleva divertirsi e aiutare il suo amico ma Harry non lo avrebbe permesso, chiuso nelle sue idee, mentre metteva la felicità degli altri prima di se.

''Non è per niente vero!''

Prima che Niall potesse parlare,una ragazza bionda gli si avvicinò ed il biondo decise di dedicarsi a lei sotto gli occhi offesi di Harry che ormai aveva perso la sua attenzione. Quando i due ragazzi si allontanarono Harry ordinò un'altro drink, poi un altro ancora. La testa gli girava ma Louis era sempre lì. Niall era dispiaciuto di aver abbandonato il suo amico lì su due piedi ma sarebbe tornato da lui il prima possibile mentre ora si dedicava alla ragazza bionda che non aveva smesso di fissarlo per tutta la sera, e lo aveva notato. Harry odiolouis Styles e le sue paranoie da fratello perfetto che non aveva smesso di parlare per tutta la giornata poteva aspettare e prendersi una pausa, lo avrebbe fatto riflettere stare un pò da solo con i suoi pensieri, nonostante la musica assordante.

Circa mezzanotte Niall ritornò da lui ritrovandolo con la testa sul bancone mentre farfugliava qualcosa di incomprensibile. Forse era meglio che il biondo lo riportasse a casa. Era decisamente sbronzo.

''Harry?!'' -lo scosse.

''Sono innamorato di lui Niall!''- e Niall sorrise, oh finalmente.

''Bene allora va' da lui''

''Sei impazzito Niall?''

''Oh dio mio Harry! Stai male da questa mattina dopo che è venuto da te e ti ha baciato, non hai fatto altro che pensarci ed ora o ti alzi da questa sedia e barcollando vai da lui o ti rompo il culo! Anche perchè sono davvero stanco di vederti cadere per la felicità degli altri, per una volta pensa alla tua di felicità, alle conseguenze ci penserai dopo''-Niall non credeva di essere stato duro aveva solo provato a dare un consiglio al suo migliore amico da quasi dieci anni sperando di farlo ragionare per una buona volta.

Harry alzò la testa dal bancone e guardò l'amico con aria sorpresa, non se lo aspettava. Niall non alzava mai la voce sopratutto in un luogo pubblico anche se era impossibile che qualcuno lo abbia sentito visto il volume alto della musica. Il viso del biondo contornava di guancia rosse per il caldo del locale e l'alcool mentre gli occhi azzurri lo guardavano serio.

''Lui è... Lui è il fidanzato di mia sorella Niall!''

''E allora? Sono abbastanza sicuro che Briana al tuo posto sarebbe già nel suo letto. Harry per una volta metti te stesso al primo posto e non fare il coglione''

Forse perchè era ubriaco, non riusciva più a pensare lucidamente ma un ora dopo Harry era fuori casa di Louis e non sapeva neanche come avesse fatto ad arrivarci a piedi in così poco tempo visto il lungo tragitto dal locale a casa del castano, non aveva corso ne era sicuro, ma sentiva le gambe stanche e non sapeva se sarebbe riuscito a reggersi in piedi ancora per un pò. Il poco equilibrio per l'alcool e le gambe tremanti e molli per l'ansia. Pioveva. La camicia rosa con i fenicotteri di davvero cattivo gusto per mezza popolazione tranne che per lui era ormai tutta bagnata come i suoi capelli ricci e gli stivaletti dorati che aveva pagato una fortuna.

Non sapeva cosa fare, bussare o ritornare a casa sotto la pioggia. Forse dormiva, lo avrebbe svegliato e alla fine anche sgridato come si fa con i bambini di tre anni, lo avrebbe preso sicuramente preso per un pazzo.

Louis era sdraiato sul suo enorme letto dalle lenzuola bianche. Le tre di notte e non riusciva a chiudere occhio grazie a quel riccio dagli occhi verdi. Non aveva fatto altro che pensarci, questa volta aveva davvero rovinato tutto. Quando suonarono al campanello inizialmente pensò fosse frutto della sua mente stanca, ma quando lo sentì di nuovo si alzò confuso e andò ad aprire.

''Harry?''

Harry gli sorrise mentre Louis lo guardava confuso e speranzoso.

Guardò il riccio bagnato e infreddolito, le guancia rosse e gli occhi lucidi.

Harry guardò Louis, anche in pigiama e con i capelli scompigliati era bellissimo.

''Ci siamo dichiarati guerra mentre i nostri cuori gridano di amarsi''

''Ma cosa stai dicendo Harry? Sei ubriaco? Forse dovresti entrare, sta diluviando... Vieni, entra.''

Louis prese Harry per un braccio e lo tirò dentro prima di prendere un plaid piegato sul divano dietro di lui e metterglielo sulle spalle. Harry era infreddolito, emozionato e ansioso mentre Louis confuso. Si sedettero sul divano mentre Louis aspettava con pazienza che il riccio dicesse qualcosa di sensato nonostante la sbronza che lo facesse capire perchè fosse da lui alle tre di notte e infondo al cuore del castano c'era un piccolo spiraglio di luce, una piccola speranza.

''Stai tremando Harry!''-il castano guardò Harry che continuava a tremare nonostante la coperta di lana che gli aveva poggiato sulle spalle, aveva i vestiti bagnati ovviamente non sarebbe riuscito a prendere calore in poco tempo- ''Ti preparo qualcosa di caldo! Ti va una cioccolata?''-Harry annuì mentre Louis si alzava e si avviava nella cucina. Non aveva mai preparato una cioccolata calda, in realtà Louis non aveva mai preparato niente di commestibile, aveva altre persone che lo facevano per lui e sperava di non bruciare l'intera casa anche perchè con lui c'era l'angelo dagli occhi verdi e non avrebbe permesso che gli accadesse qualcosa, come l'ultima volta.

''Vorrei dirti tante cose ma nessuno parola renderebbe giustizia a quello che sento ora, così non ti dirò nulla...''-Louis sobbalzò quandò senti la voce roca di Harry e si girò verso di lui che lentamente si avvicinava. E questa volta fu Harry a fiondarsi sulle labbra di Louis e Louis non poteva che essere più felice di così.

Her Brother || Larry Stylinson Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora