Il consiglio di Elrond

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|| ISIL POV'S ||

Il consiglio mi aiutò a chiarire le idee sui fatti che stavano accadendo nella Terra di Mezzo.

Ci raccontarono le vicende di Frodo e dei suoi compagni (che secondo me erano state notevoli) e decisero che prima di prendere qualsiasi provvedimento si sarebbe svolta una spedizione nelle Terre Selvagge per avere notizie sui Cavalieri Neri che presentavano una grave minaccia.

Io e Legolas fummo mandati nella parte occidentale delle Terre Selvagge e passammo due mesi in quelle lande, senza alcun risultato.

Tornammo che era inverno e subito fummo convocati per un nuovo consiglio.

"Bene, ora che tutti i nostri missionari sono tornati decideremo il da farsi!" Esordì Elrond "La Terra di Mezzo è messa nuovamente in pericolo dal ritrovamento dell'Unico." Dei bisbigli si levarono dove sedevano degli uomini.

"Siamo qui per decidere come poter ostacolare questa grande minaccia, Frodo! Porta qui l'anello per favore !"

Un hobbit con una folta chioma riccioluta si alzò e depositò un anello d'oro sulla roccia al centro della sala.

Alla vista di quell'oggetto sentii le forze venir meno e senza accorgermene mi appoggia alla spalla di Legolas. Era come se una forza si fosse impossessata di me, mi sentivo debole e fragile come vetro.

"Stai bene?" mi bisbigliò all'orecchio Legolas

Tolsi di scatto la testa dalla sua spalla

"Si scusa io..."

"Dimmelo se ti senti male"

"Ora, vi chiederete cosa ci fate qui! Ebbene ho convocato ogni rappresentante dei vari regni della Terra di Mezzo, chiedo il vostro contributo per risolvere questo problema!" Ci interruppe Elrond

A quel punto ognuno espresse la sua idea ma nessuna combaciava con quella di qualcun altro e il tutto sfociò in una lite. Alcuni uomini sostenevano che l'anello era un dono da sfruttare, i nani non lo volevano vedere nelle mani degli elfi e gli elfi sostenevano che i nani erano troppo cocciuti per prendersi questa responsabilità.

Fissai l'anello, incapace di muovermi, troppo debole per partecipare. Sentivo delle voci, sussurri per l'esattezza, in una lingua incomprensibile e capii che si trattava della lingua di Mordor, la lingua dell'Oscuro Signore.

Distolsi lo sguardo solo quando un vecchio hobbit si alzò e disse

"HO INIZIATO IO QUESTA MISSIONE, HO RITROVATO IO L'ANELLO! E TOCCA A ME PORTARLA AL TERMINE!"

"Caro Bilbo" intervenne Mithrandir "Hai già fatto abbastanza per noi, riposati ora. Questo non è un tuo compito"

"No, appunto. È mio, sarò io il responsabile del destino dell'anello. Solo che non so cosa devo fare." Disse Frodo

Tutti si zittirono e solo allora mia accorsi che Legolas e gli altri elfi erano scattati in piedi fronteggiando i nani.

"Sai a cosa andrai in contro?" Chiese Elrond

"Sì e so che è giusto così, ma ho bisogno di aiuto!"

"Ti assegneremo nove compagni, nove come gli spettri dell'Anello"

"Sarò felice di venire con te, Frodo Baggins" annunciò Mithrandir

"Se con la vita o con la morte potrò proteggerti, io lo farò! Hai la mia spada!"

Disse un uomo alto, con lo sguardo serio e lunghi capelli neri. Egli era Aragorn , figlio di Arathorn erede al trono di Gondor.

"E il mio arco!" Aspetta, cosa? Legolas mi oltrepassò lanciandomi un'occhiata come per dire "Non odiarmi"

"E la mia ascia!" aggiunse un nano con una folta barba rossiccia: Gimli figlio di Gloin

Poi si alzò un uomo alto con un portamento fiero e dopo giri di parola disse che sarebbe andato anche lui per rappresentare il potere di Gondor e dei sovrintendenti che governavano il paese.

Ad un certo punto da un cespuglio uscì un hobbit grassottello che si chiamava Samvise Gamgee che dichiarò che il padron Frodo non si sarebbe mosso senza di lui. Dopo che il permesso fu accordato a Sam, spuntarono altri due hobbti: Meriadoc Brandibuc e Peregrino Tuc.

La compagnia era al completo, ma no! Non potevo ritornare nel Reame Boscoso o a Lothlorìen, dovevo partire, non potevo rimanere con le mani in mano!

"Aspettate!" Dissi alzandomi

"Io ecco... devo venire! Lo so che la compagnia è al completo ma ho bisogno di venire, sento che solo così potrò scoprire chi sono veramente. Sento che è la cosa giusta da fare, so di poter farmi valere"

"Lis! Sai quanto è pericoloso?" disse Legolas preoccupato

"Potrei farti la medesima domanda! E so già la risposta. No, nessuno può sapere quanto sarà rischioso, nessuno saprà quanto dolore questa impresa ci arrecherà potremmo solo scoprirlo tentando di svolgere il nostro compito, se oggi stiamo partendo e perché è il nostro destino! Il mio destino come il tuo!" lo guardai nei suoi occhi senza fine

"Non hai mai provato la sensazione di non poter stare con le mani in mano? La sensazione di dover reagire a ciò che ti dice il cuore? Io sì e ora il mio, consapevole o no, mi comanda di venire con voi. Sento che il mio destino è legato a Frodo come all'Anello. Con tutto il rispetto, mio signore Elrond non sarà facile farmi cambiare idea!"

Mithrandir scoppiò in una sonora risata

"Sei proprio come tuo padre! Cercavi di tenerlo lontano dai guai ma non si tirava mai indietro, era testardo! Ma sapeva usare le parole! Se siete d'accordo accetterei con entusiasmo la richiesta di Isil"

"E sia! Dieci compagni per questa missione! Voi sarete la compagnia dell'Anello!" annunciò Elrond.

E in quel momento mi assalì la stessa sensazione che avevo provato quando ero partita per Imladris: sapevo che non avrei più rivisto quelle terre per molto tempo. E, infatti, fu proprio così.

e






*MIO ANGOLO*

NON CI CREDO!!! 900??? GRAZIEEEEE<3<3<3<3

DAVVERO NON SO COME RIGRAZIARVI! SPERO CHE LA STORIA CONTINUI A PIACERVI. NEI PROSSIMO CAPITOLI LE COSE SARANNO UN PO CONFUSIONARIE perché metterò PARTI DEL LIBRO MA ANCHE PARTI DEL FILM perché ALCUNE SCENE DEL FILM MI PIACCIONO TROPPO E NON POSSO IGNORARLE!

GRAZIE ANCORA<3

Narsilion- il canto del sole e della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora