Non ha senso aspettare

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|| ISIL POV'S||

(Molti secoli prima, Lothlorien, due bambini)

"Tanto non riuscirai a prendermi" la voce è quella di una piccola elfa dai capelli scuri

"Invece sì, piccolo mostro!!" questa volta a parlare è un piccolo elfo dalla chioma bionda

I due giocano spensierati nei boschi fingendo di essere nel mezzo di una battaglia, divertendosi come non mai.

Senza preavviso un fulmine squarcia il cielo e la scena cambia.

La bambina è cresciuta e ora si trova nel bel mezzo della sua prima battaglia. Tutt'intorno è pieno di cadaveri, piove a dirotto. L'elfa è disperata: ai suoi piedi giace il piccolo elfo, ormai adulto... è morto.

Poi tutto si gela e una terribile sensazione di vuoto s'impossessa della ragazza, alla sue spalle compare una figura inanimata circondata da fiamme... l'Occhio.

"Sciocca, credevi davvero di potermi fermare? Hai visto? Porti solo morte, il tuo amico è morto a causa tua"

"NO! NON È VERO"

"Non è vero? L'hai lasciato morire! Dov'eri quando aveva bisogno di te? Ucciderò tutti quelli che ti stanno a cuore se continuerai. Sappiamo entrambi che sei debole. Quante persone moriranno a causa tua? SEI DEBOLE"

Mi svegliai di soprassalto, le parole mi facevano eco nella testa. Per un secondo sperai che fosse tutto un incubo, poi i ricordi mi colpirono come uno schiaffo. Avevo i muscoli indolenziti a causa della battaglia. Mi sedetti sul letto cercando di realizzare il tutto: Haldir era morto, non c'era più, non avrei più sentito la sua voce, non avrei più rivisto i suoi capelli dorati, non avrei mai più sentito la sua calda risata. Cercai di combattere inutilmente contro le lacrime.

Mi alzai dal letto e mi concessi un bagno caldo, dopodiché presi dei vestiti puliti e mi diressi nella sala del trono. Gli altri erano già seduti: mangiavano e discutevano l'uno con l'altro, appena mi videro smisero di parlare e mi fissarono.

"B-buongiorno" dissi imbarazzata

"Isil, come stai?" mi chiese subito Gandalf prendendomi da parte

"Come vuoi che stia? Sono a pezzi"

"Lo so, lo capisco. Ma c'è dell'altro che ti preoccupa vero?" Mi domandai come facesse sempre a sapere ogni cosa

"È nella mia testa, sa quello che voglio fare, conosce le mie debolezze"

"Capisco."

"Ha detto che è stata tutta colpa mia, che Haldir è morto a causa mia e che sono debole! Ha ragione Gandalf! È tutta colpa mia! Se fossi stata lì a-"

"Se fossi stata lì ora saresti morta! Ragiona Isil! Vuole solo spaventarti perché ha più paura di te! Lo sa che tu e Aragorn rappresentate la sua rovina!" mi disse costringendomi a guardarlo negli occhi "Lo so che non è facile per te ma se molli ora, Haldir sarà morto invano!" Trassi un lungo respiro, imponendo a me stessa di non scoppiare a piangere... di nuovo "Lo so, hai ragione. Farò come dici, voglio andare fino in fondo. Voglio ucciderlo Gandalf. Voglio che paghi per quello che ha fatto"

"Sono contento della tua determinazione ma, Isil, non farti mai accecare dall'odio: può giocare brutti scherzi" Annuii in silenzio

"Dove andremo ora?"

"Ci recheremo a Isengard, ci attendono Merry e Pipino e poi decideremo sul da farsi, ma dobbiamo agire in fretta. Preparati, partiremo tra poche ore"

Narsilion- il canto del sole e della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora