Il destino

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|| ISIL POV'S||

"Lo so che il dolore è profondo in voi, ma dobbiamo proseguire, è tardi! Le montagne brulicheranno di orchi stanotte. Dobbiamo allontanarci il più possibile. Alzatevi!" Annunciò Aragorn

Legolas si alzò e mi tirò su.

"Ce la fai?"

"Sì, non preoccuparti " mii feci coraggio e piano piano riprendemmo la marcia.

Gimli insistette per far vedere a Frodo il Mirolago e visto che Sam e Frodo non stavano bene ci fermammo dopo poco per riposare.

Riprendemmo la marcia il giorno dopo all'alba. Il tempo non era dei migliori e rispecchiava il nostro animo: triste e cupo. Dopo due giorni di marcia arrivammo in prossimità di un bosco fitto.

"Lothlorien! Siamo all'entrata del Bosco d'Oro" Disse Legolas osservando gli alberi

"Lothlorien dici?" Casa mia... e ora?

Non avevo ancora detto niente a Legolas sulla mia provenienza, io non potevo: sapevo che il mio destino non era dei migliori, non volevo che lui provasse a fermarmi.

"Legolas, ti devo dire una cosa" Non potevo mentirgli su tutto

"Dimmi"

"Io non ti ho detto tutto su di me, ecco, io" Trassi un respiro profondo

"Provengo da Lothlorien"

"CHE COSA?"

"Proprio così"

"Perché non me lo hai mai detto?"

"I-io non lo so. Pensavo che mi avresti ritenuta un'incapace"

"Perché avrei dovuto farlo?"

"Perché siamo più eleganti, in un certo senso. Pensavo che mi avresti ritenuto superficiale e incapace di difendermi" Buttai lì cercando una scusa

"No affatto! Capisco la tua paura, ma, ti prego, non nascondermi più niente"

"D'accordo." Dissi mentendoli ancora. Mi uccideva dovergli tenere nascoste così tante cose, ma dovevo farlo.

Una volta entrati nel bosco mi ritrovai a respirare un'aria famigliare, in un certo senso ma subito dopo la testa iniziò ha girarmi vorticosamente.

"Isil, sei tornata. Raggiungimi a palazzo, abbiamo molto di cui parlare"

Sapevo che la voce che udivo era di Galadriel, ma non dissi niente: non volevo allarmare gli altri. Marciammo per ore e ore quando io e Legolas sentimmo delle voci parlare in elfico.

"Le udite anche voi?" Chiese Sam "Sono elfi"

"Sì, è sono vicini. Vogliono parlare con me. Aspettate il mio ritorno " Appena Legolas disse ciò una corda scese da un albero

"Vengo con te" Dissi

Salimmo sul Felt e raggiungemmo la piattaforma.

Sopra trovammo un gruppo di elfi parlare con quello che sembrava il capo.

Tossii per attirare l'attenzione.

"Non c'è bisogno di tossire, sappiamo che siete qui" Quella voce

"Hal-Haldir?" Domandai

"Co-cosa?" dagli altri elfi emerse una figura alta dai capelli biondissimi, lo sguardo serio e gli occhi trasparenti come l'acqua, Haldir. Non ci potevo credere.

"TU! SEI PROPRIO TU!" Urlò quasi

"Sì, sono io"

Era infuriato

Narsilion- il canto del sole e della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora