Dubbi

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||Legolas Pov's||

Alcuni servitori ci scortarono in una stanza molto spaziosa, ci fecero accomodare, ci diedero vestiti puliti, acqua e cibo.

"Legolas" Mi chiamò Haldir

"La regina vorrebbe che tu cenassi con noi, ha bisogno di parlarti. Prenditi il tempo che vuoi, la cena sarà al calar del sole"

"D'accordo, ringrazia la tua regina da parte mia" presi congedo da Haldir e mi avviai dai miei compagni che si erano già sistemati per la notte. Dopo un po' mi si avvicinò Aragorn

"Tutto bene? Te ne stai in disparte da solo, c'è qualcosa che non va?"

"No no tutto bene, sono solo un po' preoccupato per Lis, non la vediamo da un po' "

"Tranquillo, mellon, è in buone mani"

"Sì lo so, non metto in dubbio l'accoglienza di Lady Galadriel, ma..."

"Tu l'ami?" Rimasi di sasso

"C-cosa?"

"Lis, la ami?"

"No, non dire sciocchezze, quando (e se) tornerò io dovrò sposarmi. Lis, lei è solo, solo un'amica"

"Oh bhe allora farai meglio a farglielo capire, ho visto come ti guarda: non è un sguardo da rivolgere a un comune amico. Pensaci, scava nel profondo di te stesso e, se sei confuso, ti sarà chiara la strada da intraprendere." Detto ciò si alzò e raggiunse gli altri

Non capivo niente, per l'ennesima volta. Lis, no lei non mi amava, tutte fandonie. Siamo troppo diversi: la mia casa è il bosco, la sua il palazzo.

"Complimenti Legolas, la stai considerando superficiale e diversa da te, proprio come aveva detto lei. E poi ti sorprendi se ti nasconde le cose..." mi suggerì il mio subconscio

E se anche fosse stato? Se lei mi amasse davvero, non avrebbe funzionato. Io dovevo sposarmi e poi forse saremmo morti tutti in questo viaggio.

Smisi di scervellarmi quando un elfo mi venne a chiamare per la cena, così salutai gli altri e seguii l'elfo.

|| Isil pov's||

Ecco perché ero scappata, non volevo tutto questo, non volevo il mio destino e avevo trovato la salvezza solo nella fuga. Ma il destino gioca con le persone, le fa credere di aver trovato la pace ma prima o poi si riprende ciò che voleva.

"Lis, non sei..."

"No aspetta, prima devo capire. Spiegami meglio ciò che sai. Tutto ciò che sai" Le ordinai cercando di non farmi sfuggire nemmeno una lacrima

"Questa profezia fu predetta molto tempo fa, prima del trionfo di Sauron. Come sai nell'antichità furono creati gli Anelli del Potere, tre agli elfi, sette ai nani e nove agli uomini e successivamente l'Unico Anello. Ciò che fu tenuto nascosto, per proteggere la profezia, fu la creazione di un altro anello. In esso era contenuto tutto il potere delle stelle e degli elfi, creato per l'unico scopo di distruggere un male più grosso. L'anello è stato assegnato a te, sarà tuo compito usufruire di questo potere ora che ce n'è bisogno."

"Perché io?"

"I motivi non sono chiari, i più saggi ritengono che sei il frutto dell'unione di umani e elfi."

"Allora perché non Dior, figlio di Beren e Luthien?"

"Si pensa che tu sia stata scelta per l'origine: noi discendiamo da Finwe, il Re supremo dei Noldor. Ti chiederai allora perché non io o altri. Bhe ci vuole una personalità ben definita per questa missione: determinata, coraggiosa, combattiva ma anche dolce, sensibile e non cieca alla vita degli altri. Tu sei così: tuo padre rappresenta la parte più combattiva di te, tua madre quella più sensibile. Non è tutto, la profezia dice "Donerà la sua luce" infatti è così, la luce è sacra per noi elfi e senza di essa noi non vivremmo. Anche tu hai sperimentato questa cosa, vero? Col Balrog la tua essenza vitale è diminuita, sei anche tu una portatrice di luce. L'oscurità ci indebolisce. Incanalando tutta l'energia contenuta nell'anello il tuo corpo cederà alla morte poiché sarà necessaria tutta la luce che possiedi per squarciare le tenebre. Per questo la profezia dice che perderai la tua luce, la luce è paragonata alla tua vita." Una lacrima rigò il suo viso

Narsilion- il canto del sole e della lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora