Dodici.

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Ma che voleva Matthew da me non lo so, e non l'avrei mai saputo.
Era il più puttaniere di tutta la scuola e giustamente voleva la mia vagina. Ma che si fottesse ah.
Ma per mio fratello questo favore non è nulla in confronto agli altri mille che già gli ho fatto.

Rientrai in casa insieme a Luke, e dopo aver cucinato per entrambi ed aver mangiato, Luke mi aiutò a scegliere qualcosa di semplice ma carino per quella sera.
Era molto bravo in senso di stile, sapeva consigliarmi vestiti molto belli e semplici.
Insieme, optammo per uno skinny nero, una maglietta rossa che scendeva sulla spalla sinistra e le supra rosse e nere. Insomma, una Emma in stile 'usciamo con Luke oggi per andare al parco'.
La suoneria del cellulare interruppe la conversazione tra me e mio fratello.
»George💩«
-Ehiiii- urlò la voce dall'altro capo del cellulare.
-Merdinaaaa- ridemmo in contemporanea, mi piaceva troppo la sua risata.
-Emma, stasera ci sono anch'io alla festa da te, Matt mi ha appena invitato.-
-Oh bene George.-
-Volevo chiederti, cosa metti stasera? Elegante, normale o barbona?- rise ed io feci un broncio anche se non poteva vedermi.
-Ma come ti permetti, io non mi vesto mai da barbona, a meno che non sono malata, e tu non mi hai mai visto malata, quindi non-
-Emma, scherzavo ehi, calma-
-Uh, scusa.-
-Allora?-
-Ah, sì. Metto lo skinny nero, la maglia rossa che indossavo sabato sera e le supra.-
-D'accordo Emma. A dopo allora barbona.-
-Ti voglio bene anch'io, ciao merdina- ridemmo e lui staccò la chiamata.
Ah, quant'era bella la sua risata, sarei stata ore ad ascoltarla.

-Ehi Em, tutto okay?-
-Oh Luke, si scusami, stavo pensando.- arrossì, non era da me con mio fratello, ma mi aveva colto in fragrante.
-Sorellina, George ti piace e si vede, perché non ci provate?- alzò un sopracciglio ed io sbuffai.
-È questo il punto, che mi piace. Non può piacermi lui, se sono innamorata di Calum, Luke!-
-Lo so, lo so. Ma forse è arrivato il momento di mandare Cal da qualche altra parte del tuo corpo, magari dove tieni rinchiusi i ricordi, e lasciar spazio a qualcun altro che possa renderti felice giorno per giorno.-
-Non mi sarei mai aspettata questi discorsi filosofici da te Fratellone, ma credo tu abbia ragione.- sorrise, poi si diresse in camera sua e non lo vidi fino alla sera stessa, entrambi avevamo bisogno di spazio ogni tanto, e lui aveva capito che io avevo bisogno del mio quel giorno.

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