Tredici.

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LUKE.

Mia sorella è l'unica ragazza che conosco, che non mente alla frase 'cinque minuti e ho finito'. Beh diciamo che è l'unica ragazza che conosco che impiega dieci minuti su per giù per preparasi, si pettina, un filo di eye-liner, si veste ed è pronta.
Infatti, quando la chiamai era già pronta e bellissima, scendemmo insieme al piano di sotto e preparammo la casa, nel senso che nascondemmo tutto ciò che poteva rompersi o ciò che era di valore sentimentale per noi e la nostra famiglia.

MATTEW.

Diciotto anni, una scommessa ah.
Sam era davvero uno stronzo, ma farsi Emma valeva anche più della ricompensa.

CALUM.

Ero ansioso quel giorno, Kate mi accompagnava alla festa e penso che ne sia felice dal momento che è stata lei il motivo della rottura tra me ed Emma. Credo che Emma mi reputerà un bastardo ad entrare in casa sua con la stessa ragazza la quale è stata la causa della nostra rottura, ma lei ormai stava sempre con George, quindi.
Ah, ma che cazzo dico, porto Kate al ballo solo per vedere cosa fa Emma, voglio che si ingelosisca, che mi faccia una sclerata davanti a tutti e che alla fine cacci Kate e me fuori da casa sua, così almeno avrei potuto capire se c'era ancora una speranza per la nostra relazione.

GEORGE.

Ho indossato esattamente l'opposto di ciò che ha indossato Emma, cioè nel senso, pantalone rosso, canotta nera e scarpe rosse con lacci e suola nera. Magari ballerà con me e riuscirò ad aprirle il mio cuore.

Remember | cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora