Venti.

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Liz era davvero preoccupata, Em le aveva detto che tornava subito ed erano già passate due ore. L'ansia ebbe la meglio e con Luke si avviò al parco. Ciò che trovarono lasciò entrambi scossi, la loro piccola Em, era stessa a terra, svenuta, con una ferita sulla fronte.

***

Una settimana.

Dieci giorni.

Miglioramenti: il suo corpo finalmente rispondeva ad alcune cose.

Calum, Luke, Ashton, Michael, i genitori, e anche George, tutti i giorni erano fuori da quella stanza a sperare che qualcosa si svegliasse in lei, che desse segni di vita. Quel giorno furono fortunati, dei miglioramenti si ebbero. E tutti furono assaliti dalla gioia.

Due settimane.

Un mese.

Si riprese del tutto, o quasi.
I ragazzi e i genitori dovevano entrare uno alla volta in quella stanza, mentre il fratello poteva stare lì durante tutte le visite.

La madre, il padre, poi Calum, Ashton ed Infine Michael.
Lei salutò tutti, ma non ricordava nessuno. Era orribile ciò.

-Luke.- l'unico nome che ricordò, l'unico viso familiare lì in mezzo. Il fratello le si avvicinò e lei gli chiese di rimanere da sola con lui.

Una volta rimasti soli, entrò il suo medico curante, che dopo aver ascoltato ciò che sospettava, dalla bocca di Emma, cercò di rassicurarla, con scarsi risultati. Solo una frase, fu d'aiuto.
-È un'amnesia temporanea ragazza, no so quanto tempo ci vorrà, ma con l'aiuto dei suoi cari, riuscirà a ricordare.-
Ringraziarono il dottore, che uscì ad informare i genitori fuori, e si abbracciarono lei e Luke.
-Sei l'unico di cui mi ricordi, non ho ricordi di altre persone, eccetto i miei genitori, e te da piccolo che mi abbracciavi.- pianse, era brutto non ricordare sei anni della propria vita.
-Sta tranquilla piccola Em, andrà tutto bene. Ti aiuteremo noi.- E con un gesto della mano, entrarono tutti coloro che prima aveva cacciato fuori da quella camera che odorava di candeggina.

-Io sono Calum, ciao Emma.- sorrise lui, lei gli chiese di avvicinarsi per sentire il suo profumo. Lo ricollegò ad una persona che amava, la quale però l'aveva ferita, ma senza intenzione; lo ricordò, grazie al suo profumo alla lavanda e al succo d'arancia. Il suo profumo era fisso nella sua mente. Ricordo varie cose, alcune belle altre brutte, ma a tratti, a volte offuscate. Poi gli sussurrò 'prima lo pensavo solamente adesso ne sono certa. Posso dimenticarmi il mio nome, posso dimenticarmi di me stessa, ma di te non mi dimenticherò mai Calum Hood.'

Remember | cth.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora