Guardo il dottore dritto negli occhi sperando di trovare un segno che sia tutto uno scherzo,ma non ne trovo.
È serio. Serissimo. Aspetto un bambino senza neanche averlo cercato.
Da chi poi?Dal mio migliore amico ovviamente. Questa è la conferma che quella maledetta sera non abbiamo usato precauzioni.
Resto in silenzio portandomi le mani davanti agli occhi e sospirando.
-Q...Quindi lei ne è sicuro?- domando sperando ancora che sia tutta una bufala.
-Certo signorina. Sicurissimo-sorride -infatti se lei guarda qui-mi indica un punto sullo schermo -può notare il suo bambino-
Guardo dove il dottore mi ha indicato e vedo una piccola macchiolina grande quanto un pisello. Non ci credo.
-Quindi mi sta dicendo che quel pisello sarebbe mio figlio?- esclamo con le lacrime agli occhi.
-Si signorina- risponde cordialmente e poi mi ripulisce la pancia da quel gel appiccicoso.
Dopo essermi abbassata la maglia del pigiama l'infermiera di prima,viene a prendermi e mi riporta nella mia camera.
Mi stendo sul mio lettino e inizio a fissare un punto indefinito di fronte a me.
Com'è potuto succedere?Sapevo che tornare qui ad Oackland fosse sbagliato.
Non avrei dovuto prendere quell'aereo e tornare. Ora sono sola,incinta e per di più il padre è il mio migliore amico. Meglio di così...
Trattengo le lacrime invano,poiché dopo qualche secondo il rubinetto si è aperto. Piango per indefiniti minuti fino a che una mano mi porge un fazzoletto che accetto volentieri.
-Non piangere. Una bella ragazza come te non dovrebbe farlo- mi sposta i capelli dal viso e mi porge un bicchiere d'acqua.
-Mi dispiace,ma la mia vita sta andando a rotoli- guardo l'infermiera negli occhi che annuisce e ascolta. Quindi decido di sfogarmi.
-Sono incinta. Ora il problema non è la mia età. Cioè si,lo è anche quella,ma il problema più grande è che il bambino è del mio migliore amico. È successo senza volerlo,non eravamo coscienti e poi....-non finisco di parlare che le lacrime escono di nuovo dai miei occhi e vengo travolta da un caldo abbraccio.
-Va tutto bene,lo supererai. Sei forte- mi sorride e dandomi un ultimo abbraccio se ne va.
Poggio la testa sullo scomodo cuscino e chiudo gli occhi cercando di riposare,ma non pensare al mio stato attuale è impossibile.
Come faccio con Trè? Cosa gli dico? Assolutamente non gli dirò che sono incinta,anche perché non sono sicura di volerlo tenere,sono così incasinata e.... A interrompere il flusso dei miei pensieri è la porta che si apre e svela il mio migliore amico.
-Hey Jay-mi corre incontro con un sorriso e mi abbraccia forte
-Trè-mi sforzo di sorridergli
-Come ti senti?Spero meglio,devo uscire assolutamente di qui. Le infermiere sono pallose- sbuffa e mi fa scappare un piccola risata
-Già, però con me sono gentili-gli dico e lui annuisce
-Quindi?Come stai?-
-Bene,era solo un...virus intestinale- dico cercando di essere convincente. Oh Trè,magari fosse solo un cazzo di virus.
-Menomale.Mi sono preoccupato tantissimo hahahah-
-Non preoccuparti. Solo che non berrò mai più da bottiglie passate per mano di altra gente- roteo gli occhi e rido cercando di sdrammatizzare.
Mentre io e Tré parliamo, l'infermiera entra dentro la mia stanza interrompendoci. -Signorina, se vuole per le 17 è libera di lasciare l'ospedale-
-Dov'è la mia roba? Posso uscire ora? Per favore! Manca solo un'ora alle 17, potete chiudere un occhio.- guardo Tré che mi capisce con uno sguardo ed insieme facciamo la faccia cucciolosa all'infermiera. -Okay, ma smettetela di fare quelle faccie da cani bastonati-sbotta e poi chiude la porta dietro di se.
-Antipatica-dice Trè facendo delle smorfie.
-Dai smettila che non la rivedrai più-rido -Adesso aiutami a trovare la mia roba che voglio solo andarmene- gli punto in dito contro e lui subito scatta cercando il borsone,che dopo 10 minuti di ricerca,trova sotto il letto.
Scendo dal letto un pò dolorante,ma cerco di non farmene accorgere. Prendo un jeans,una T-Shirt,una felpa grande e le scarpe per poi dirigermi in bagno e cambiarmi.
Vado vicino al lavandino e mi guardo allo specchio,orrenda. Apro il rubinetto e mi butto l'acqua fredda in faccia per rinfrescarmi,inizio a spogliarmi dal pigiama e indosso i vestiti puliti per poi fare una crocchia con i miei capelli.
Quando sto per chiudere la zip della felpa però,un conato di vomito mi costringe a piegarmi sulla tazza e cacciare quel poco di ingerito.
Cattiva macchiolina,mi costringi a stare così.
Dopo essermi svuotata tiro lo sciaquone e mi pizzico le guance per ridare un po di colorito alla mia faccia cadaverica.
Esco dal bagno e butto il pigiama nel borsone,che dopo avermi chiesto come sto,prende il mio amico.
-Hai preso tutto?-Domanda Trè prima di uscire dalla stanza
-Si,possiamo andare- rispondo io cercando di non far trasparire il mio malore.
-Andiamo allora- sorride e mi porge il suo braccio che io prontamente afferro e usciamo dalla stanza.
Che la mia nuova vita abbia inizio.Hey....
Scusate tantissimo per questo ritardo. Da quanto non aggiorniamo?1 mese?Di più? Purtroppo la scuola ci porta via tutto il tempo e non possiamo scrivere frequentemente.
Quindi spero che questo capitolo vi piaccia e al più presto possibile.
P.s. mi piacerebbe che commentaste con le vostre impressioni della storia.
Un bacio.
A presto(si spera) xx
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NIGHTLIFE
FanfictionQualche anno fa incontrai Trè Cool. Chi è Trè Cool? Beh,diciamo che eravamo amici. Anzi migliori amici, che bisticciavano spesso e volentieri, ma che si volevano un bene dell'anima. Forse da parte mia era qualcosina in più di una semplice amicizia...