CAPITOLO 5

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Guardo il dottore dritto negli occhi sperando di trovare un segno che sia tutto uno scherzo,ma non ne trovo.
È serio. Serissimo. Aspetto un bambino senza neanche averlo cercato.
Da chi poi?Dal mio migliore amico ovviamente. Questa è la conferma che quella maledetta sera non abbiamo usato precauzioni.
Resto in silenzio portandomi le mani davanti agli occhi e sospirando.
-Q...Quindi lei ne è sicuro?- domando sperando ancora che sia tutta una bufala.
-Certo signorina. Sicurissimo-sorride -infatti se lei guarda qui-mi indica un punto sullo schermo -può notare il suo bambino-
Guardo dove il dottore mi ha indicato e vedo una piccola macchiolina grande quanto un pisello. Non ci credo.
-Quindi mi sta dicendo che quel pisello sarebbe mio figlio?- esclamo con le lacrime agli occhi.
-Si signorina- risponde cordialmente e poi mi ripulisce la pancia da quel gel appiccicoso.
Dopo essermi abbassata la maglia del pigiama l'infermiera di prima,viene a prendermi e mi riporta nella mia camera.
Mi stendo sul mio lettino e inizio a fissare un punto indefinito di fronte a me.
Com'è potuto succedere?Sapevo che tornare qui ad Oackland fosse sbagliato.
Non avrei dovuto prendere quell'aereo e tornare. Ora sono sola,incinta e per di più il padre è il mio migliore amico. Meglio di così...
Trattengo le lacrime invano,poiché dopo qualche secondo il rubinetto si è aperto. Piango per indefiniti minuti fino a che una mano mi porge un fazzoletto che accetto volentieri.
-Non piangere. Una bella ragazza come te non dovrebbe farlo- mi sposta i capelli dal viso e mi porge un bicchiere d'acqua.
-Mi dispiace,ma la mia vita sta andando a rotoli- guardo l'infermiera negli occhi che annuisce e ascolta. Quindi decido di sfogarmi.
-Sono incinta. Ora il problema non è la mia età. Cioè si,lo è anche quella,ma il problema più grande è che il bambino è del mio migliore amico. È successo senza volerlo,non eravamo coscienti e poi....-non finisco di parlare che le lacrime escono di nuovo dai miei occhi e vengo travolta da un caldo abbraccio.
-Va tutto bene,lo supererai. Sei forte- mi sorride e dandomi un ultimo abbraccio se ne va.
Poggio la testa sullo scomodo cuscino e chiudo gli occhi cercando di riposare,ma non pensare al mio stato attuale è impossibile.
Come faccio con Trè? Cosa gli dico? Assolutamente non gli dirò che sono incinta,anche perché non sono sicura di volerlo tenere,sono così incasinata e.... A interrompere il flusso dei miei pensieri è la porta che si apre e svela il mio migliore amico.
-Hey Jay-mi corre incontro con un sorriso e mi abbraccia forte
-Trè-mi sforzo di sorridergli
-Come ti senti?Spero meglio,devo uscire assolutamente di qui. Le infermiere sono pallose- sbuffa e mi fa scappare un piccola risata
-Già, però con me sono gentili-gli dico e lui annuisce
-Quindi?Come stai?-
-Bene,era solo un...virus intestinale- dico cercando di essere convincente. Oh Trè,magari fosse solo un cazzo di virus.
-Menomale.Mi sono preoccupato tantissimo hahahah-
-Non preoccuparti. Solo che non berrò mai più da bottiglie passate per mano di altra gente- roteo gli occhi e rido cercando di sdrammatizzare.
Mentre io e Tré parliamo, l'infermiera entra dentro la mia stanza interrompendoci. -Signorina, se vuole per le 17 è libera di lasciare l'ospedale-
-Dov'è la mia roba? Posso uscire ora? Per favore! Manca solo un'ora alle 17, potete chiudere un occhio.- guardo Tré che mi capisce con uno sguardo ed insieme facciamo la faccia cucciolosa all'infermiera. -Okay, ma smettetela di fare quelle faccie da cani bastonati-sbotta e poi chiude la porta dietro di se.
-Antipatica-dice Trè facendo delle smorfie.
-Dai smettila che non la rivedrai più-rido -Adesso aiutami a trovare la mia roba che voglio solo andarmene- gli punto in dito contro e lui subito scatta cercando il borsone,che dopo 10 minuti di ricerca,trova sotto il letto.
Scendo dal letto un pò dolorante,ma cerco di non farmene accorgere. Prendo un jeans,una T-Shirt,una felpa grande e le scarpe per poi dirigermi in bagno e cambiarmi.
Vado vicino al lavandino e mi guardo allo specchio,orrenda. Apro il rubinetto e mi butto l'acqua fredda in faccia per rinfrescarmi,inizio a spogliarmi dal pigiama e indosso i vestiti puliti per poi fare una crocchia con i miei capelli.
Quando sto per chiudere la zip della felpa però,un conato di vomito mi costringe a piegarmi sulla tazza e cacciare quel poco di ingerito.
Cattiva macchiolina,mi costringi a stare così.
Dopo essermi svuotata tiro lo sciaquone e mi pizzico le guance per ridare un po di colorito alla mia faccia cadaverica.
Esco dal bagno e butto il pigiama nel borsone,che dopo avermi chiesto come sto,prende il mio amico.
-Hai preso tutto?-Domanda Trè prima di uscire dalla stanza
-Si,possiamo andare- rispondo io cercando di non far trasparire il mio malore.
-Andiamo allora- sorride e mi porge il suo braccio che io prontamente afferro e usciamo dalla stanza.
Che la mia nuova vita abbia inizio.

Hey....
Scusate tantissimo per questo ritardo. Da quanto non aggiorniamo?1 mese?Di più? Purtroppo la scuola ci porta via tutto il tempo e non possiamo scrivere frequentemente.
Quindi spero che questo capitolo vi piaccia e al più presto possibile.
P.s. mi piacerebbe che commentaste con le vostre impressioni della storia.
Un bacio.
A presto(si spera) xx

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