CAPITOLO 2- Seconda Parte

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Resto impalata davanti alla porta guardandola per un tempo indefinito,pensando alla reazione di Trè e perché si sia comportato in quel modo.
Non intendeva dire forse quello? Che era un gesto senza importanza,fatto mentre erano tutti e due praticamente fatti?
Senza pensarci più mi fiondo fuori dal mio appartamento sperando che Trè non sia già lontano.
Corro giù per le scale rischiando di rotolare giù almeno due volte. Per l'ascensore non c'era tempo.
Saluto velocemente il portiere ed esco dal palazzo.
Mi fermo e mi guardo intorno. Poco più in là noto una chioma rossa quindi inzio a correre verso di lui. Quando sono abbastanza vicina da essere sicura che mi senta lo chiamo.
-Trè- urlo ma non sembra sentirmi.
-Trè ferma- urlo, ma questa volta più forte.
Lui si immobilizza e si gira indietro.
-Jay? Che è successo?- mi viene incontro con una faccia preoccupata.
-No niente- respiro -Prima penso che non ci siamo capiti- respiro -Vieni con me a casa che parliamo-respiro
Mi guarda un po' titubante
-Ti prego- lo guardo dritto negli occhi.
-O..Okay- acconsente e poi ci giriamo per ripercorrere la strada all'inverso.
Fortunatamente il tragitto è breve e ci ritroviamo dopo un po' nel mio appartamento.
-Vieni entra- mi sposto da parte per farlo entrare.
-Accomodati- e gli indico il piccolo divano.
Lui fa come gli dico e si siede spostando i cuscini al lato del bracciolo,non li ha mai sopportati i cuscini sui divani. Mi spunta un piccolo sorriso sulle labbra e decido di renderlo partecipe dei miei pensieri.
-Vedo che odi sempre i cuscini- esclamo e lui sembra svegliarsi.
-Scusami, cosa?- mi guarda
-Ho detto che odi sempre i cuscini. Come sempre- glieli indico e lui sorride.
-Già,sono odiosi. Non ho mai capito a che cazzo servono su un divano- ridacchia e io insieme a lui.
-Hai fame?- guardo l'orologio -sono quasi le due-
-Oh,ehm, in effetti un pochino si- si gratta la nuca imbarazzato.
-Pasta?- chiedo e lui annuisce.

***
-Quindi tu e Margaret vi siete scontrate e lei stava per ammazzarti, ma poi è venuta a scusarsi?- ride
-Già. E da lì è nata la nostra amicizia- sorrido ai bei ricordi.
-Poi ricordo che si era portata dietro questo bel fusto. Io ci avevo provato. Ma poi cazzo. Dan è gay. Ci sono rimasta di merda- scoppio a ridere e anche lui con me.
-Quindi come mai sei ritornata nella East Bay?- si porta l'ultimo boccone di pasta alla bocca e finisce di masticare.
-Beh,ormai ho finito il liceo e poi New York mi aveva stancato. Troppo caotica. Mamma e papà stanno bene per i fatti loro, con un bel lavoro quindi è tutto okay- spiego e lui annuisce.
-Quindi io non ti sono mancato neanche un po'?- incrocia le braccia al petto e fa il labbruccio. -Certo che si Trè. Le prime settimane aspettavo te che buttassi pietre alla mia finestra e mi venissi a dare la buonanotte. Che stupida- mi porto le mani avanti agli occhi e mi compro per l'imbarazzo.
-Oh no Jay- Trè mi sposta le mani dalla faccia.
-Anche io all'inizio continuavo a lanciare pietre alla tua vecchia finestra. Però non rispondevi mai- ammette e poi lo abbraccio.
-Ti voglio bene Trè. Scusa ancora- lo stringo più forte.
-Tu non ti sei mai spostato da qui?- cambio discorso dopo essermi staccata da lui.
-No. Però negli ultimi anni ho legato con Mike e Billie. Sono pazzi come me- ride -hanno le mie stesse abitudini. A volte ci scambiamo anche le ragazze dopo aver....- ma si interrompe dopo che mi alzo di scatto per correre in bagno.
-Cazzo- impreca tenendomi i capelli.
-Ancora l'alcol di stanotte?- mi chiede ma continuo a vomitare.
-Fa schifo. Scusa Jay- e mi alzo per poi scaricare.
Barcollo per andare verso il lavandino e sciacquarmi la faccia.
-Come ti senti?- mi porta una mano alla fronte.
-Meglio grazie-
-Non scotti,ma penso che dovresti distenderti e riposare- mi prende per un braccio sorreggendomi e mi trascina in camera da letto.
Mi stendo sul materasso e Trè mi rimbocca le coperte.
-Ecco qui. Un po' di riposo ti farà bene.- mi sorride e io ricambio debolmente.
-Beh ora riposati. Io torno domani per vedere come stai- sta per uscire dalla camera ma io lo blocco.
-Trè aspetta- esclamo e lui si gira. - Puoi rimanere? Fin quando non mi addormento?- dico un po' imbarazzata ma lui non me lo fa pesare.
-Certo- torna verso di me e va dal lato opposto del letto e poi si leva le scarpe.
Il materasso sprofonda sotto il suo peso e poi si stringe a me.
-Ora dormi- mi sussurra e mi da un bacio sulla fronte.
-Notte Trè- sussuro e mi addormento cullata dai battiti del suo cuore.

Hola.
Come va?Pronte per la scuola? Io si. Mi scoccio a casa.
Anyway cosa ne pensate di questo capitolo? E della storia in generale? Mi farebbe piacere che commentaste con cose da migliorare o da cambiare.
Scusate se non aggiorniamo frequentemente.
Un bacio xx

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