Dopo che Trè è andato via,resto lì impalata guardando il suo corpo che sparisce tra la folla.
Resto lì,sul marciapiede con l'ecografia premuta al petto per un tempo indefinito.Immobile.
Mentre il mondo continua a girare e le persone a fare ciò che stavano facendo,ignari del dolore che un essere umano così bello mi abbia potuto procurare,i battiti del mio cuore sembrano essersi fermati alle sue parole taglienti.
Inizio a camminare velocemente verso casa mia trattenendo le lacrime,con la voglia rinchiudermici senza uscirne mai più.
Dopo aver schivato decine di persone che mi guardavano come se fossi una pazza appena uscita da un ospedale psichiatrico,arrivo davanti al mio palazzo e inizio a correre per le scale inciampando più di un paio di volte. Una volta arrivata al mio appartamento,chiudo dietro di me la porta sbattendola e facendo cadere l'orologio appeso alla parete laterale dato il forte impatto.
Poggio la mia borsa sul pavimento e mi siedo con la testa poggiata al muro sentendo subito delle lacrime scendere sulle mie guancie.
Sono distrutta. Non sarei mai dovuta tornare qui ad Oackland. È stato uno sbaglio enorme.
Mi sento come se tutte le certezze che avevo si siano volatilizzate senza pensarci due volte. Adesso che i miei amici non ci sono più mi sento più sola che mai,ho tanta voglia di lasciar perdere tutto.
Vorrei tornare indietro nel tempo a quando ancora ero una ragazza ingenua che giocava con il suo migliore amico e non sapeva di amarlo,e lo ascoltava tutto il giorno parlare delle sue conquiste commentando con un "che schifo".
Purtroppo però questo non è possibile e quindi devo cercare di stare bene per me stessa e il mio bambino.
Dopo aver finito di piangere prendo coraggio e mi alzo dal pavimento freddo e duro dirigendomi nella mia camera.
Poso la mia borsa sulla cassettiera e apro il terzo cassetto estraendone delle forbici,un pennarello nero e un rotolo di scotch.
Sfilo dalla cartellina una foto dell'ecografia e mi dirigo all'ingresso per appendere la foto.
Nello spazio bianco sopra l'ecografia ci scrivo "week 16" e poi la incollo alla bacheca sul muro con dei pezzetti di scotch. Dopo aver fatto sorrido tra me e me,e poi vado verso la cucina per prepararmi qualcosa da mangiare.******************
Nel pomeriggio non sapendo cosa fare,mi stendo sul divano con un pacco di biscotti in mano,con l'intento di diventare una balena mentre guardo le repliche dei Jefferson.
Ricordo che quando eravamo più piccoli Trè veniva alle 6 meno 10 minuti a bussare alla mia porta di casa per vedere le puntante insieme, dopo rimaneva sempre a cena perchè sua madre non cucinava bene e anche perchè così potevamo dormire insieme. Ma ovviamente invece di dormire parlavamo per ore di cose stupide e senza senso.
Una lacrima riga di nuovo la mia guancia e subito la asciugo. Devo essere forte.
Prendo la foto di Trè,che è stata scattata a tradimento al suo sedicesimo compleanno,da sotto il cuscino e la bacio per poi portarmela al petto.
Dopo poco tempo le mie palpebre si fanno pesanti e cado in un sonno profondo tormentato da occhi azzurri e capelli colorati.****************
Un bussare insistente alla porta mi fa aprire gli occhi di scatto.
Me li strofino cercando di mettere a fuoco dove mi trovi.
Okay,sono nel mio salotto con addosso i biscotti e una foto di Trè.
Il bussare alla porta è finito,qualcuno avrà sbagliato appartamento.
Mi alzo facendo attenzione a non essere brusca e spengo la tv che era rimasta accesa ed ora sta trasmettendo un notiziario.
Successivamente raccolgo i biscotti sparsi sul divano e per terra,e li ripongo di nuovo nel pacco,che dopo getterò.
Colpi alla porta iniziano di nuovo,quindi decido di andare a vedere di chi si tratta.
Prendo la foto di Trè e la nascondo velocemente nel mio reggiseno,poi mi dirigo verso la porta.
-Ma si può sapere chi cazzo è?-dico spazientita mentre apro la porta e un corpo ubriaco mi casca addosso.
-Hey,ma che diamine fai?- cerco di sorreggere Trè,ma è troppo pesante.
-Jay,io sono venuto qui-ride -nessuno mi vuole. Jay dice che sono uno stronzo,non voglio il suo bambino-singhiozza e si porta una mano alla bocca,poi alza lo sguardo -hey,ma tu sei Jay- ride ancora più forte e mi viene solo voglia di buttarlo fuori a calci. Ma dato che sono pur sempre innamorata di questo coglione lo aiuto.
-Trè,smettila. Sei ubriaco e cerca di camminare,sei così pesante- sbuffo mentre lo trascino a fatica nel salotto.
Dopo vari tentativi e cadute,finalmente arriviamo vicino al divano e ce lo lancio sopra letteralmente.
-Jay,ahi- si lamenta dopo aver sbattuto la testa sul bracciolo.
-Non lamentarti,già è tanto che non ti abbia mandato via a calci- lo rimprovero puntandogli un indice contro.
-Jay,ho sete,tanta sete- mi guarda chiedendomi silenziosamente di portargli qualcosa da bere.
-Aspetta,ti porto dell'acqua- vado a prendergli una bottiglia dalla cucina e poi gliela lancio addosso.
Dopo essersi dissetato per bene mi guarda di nuovo,facendomi sentire in imbarazzo.
-Cosa?- sbuffo
-Nulla,vieni un attimo più vicino?- chiede,e stranita faccio qualche passo in avanti.
-Di più- avanzo ancora fino a trovarmi difronte a lui.
-Quindi?-chiedo non capendo.
Lui in risposta mi tira per un braccio facendomi cadere sopra le sue gambe e poi mi prende il viso con una mano e porta le sue labbra sulle mie.
Sgrano gli occhi ancora non capendo bene cosa stia accandendo,poi dopo aver realizzato lo spingo via,alzandomi dalle sue gambe.
-Ma sei scemo o cosa?-urlo rossa per l'imbarazzo
-Dai Jay,lo so che volevi baciarmi- cantilena alzandosi barcollando e avvicinandosi a me.
-Ovvio che no- urlo -non provarci mai più o ti mando via subito Frank Edwin Wright III- lo minaccio e poi lo spingo sul divano.
-Fermo li- faccio uno dei miei sguardi peggiori con l'intento di essere minacciosa,ma lui mi ride in faccia.
-Okay mammina- mi prende in giro
-ora dormo- alza le braccia e poi si stende ad occhi chiusi.
Vado in cucina per stare il più lontano possibile da lui e per schiarirmi le idee.
Mi tocco le labbra e posso sentire il gusto del liquore ingerito da Trè.
Chissà perchè è ubriaco,e soprattutto perchè è venuto a casa mia.
Faccio un respiro profondo e vado in salotto con l'intento di chiederglielo,ma quando mi avvicino vedo che sta russando e così capisco che sta dormendo.
Mi inginocchio accanto a lui e gli scruto bene il viso.
Ha un accenno di barba,e i suoi tratti sono più adulti,ma il suo naso è sempre grande e le sue labbra sono sempre così baciabili.
Consapevole del fatto che lui stia dormendo mi avvicino sempre di più.
-Anche se sei uno stronzo senza cuore,ti amo lo stesso- sussurro e gli lascio un piccolo bacio a stampo per poi andarmene.Hola todos.
Come va?spero bene.
Rieccomi qui con un nuovo capitolo(orrendo tra l'altro)e mi scuso un sacco per il tempo impiegato,ma non avevo idee ed ero quasi annoiata.
Dovete ringraziare Juliet Simms se avete questo nuovo capitolo da leggere,perchè la stavo ascoltando mentre scrivevo e mi dava ispirazione.
Detto questo,spero che il capitolo vi piaccia almeno un pò e che il prossimo capitolo sia migliore.
Bacixx
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NIGHTLIFE
FanfictionQualche anno fa incontrai Trè Cool. Chi è Trè Cool? Beh,diciamo che eravamo amici. Anzi migliori amici, che bisticciavano spesso e volentieri, ma che si volevano un bene dell'anima. Forse da parte mia era qualcosina in più di una semplice amicizia...