CAPITOLO 9

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-Jay!Jay!- una voce urla alle mie spalle intimandomi di fermarmi,ma in questo momento non ho voglia parlare con nessuno quindi alzo il passo sperando che prima o poi si scocci di rincorrermi.
Sono andata al supermercato per fare la spesa,convinta che alle 8 e mezza di sera non ci fosse più nessuno in giro. Ma purtroppo non è così dal momento che Trè è sempre da pertuttto.
-Jay- urla ancora. Tré cazzo. Smettila. Ma quanto cazzo di fiato hai?
Cammino ancora più velocemente sentendomi quasi svenire per lo sforzo. Di questo passo dovrò fermarmi prima o poi.
-Julia,fermati cazzo!- dice un ultima volta prima di raggiungermi e tirarmi per un braccio verso di lui facendo cadere le buste della spesa per terra,le uova si saranno sicuramente rotte.
-Tré,perfavore...- alzo lo sguardo e lo supplico,cercando di non farmi distrarre dalla vicinanza ridotta delle nostre labbra. Come vorrei baciarlo e assaporare di nuovo la dolcezza delle sue labbra morbide...
-Cosa Julia,cosa?- urla risvegliandomi dai miei pensieri-non ce la faccio più a rincorrerti. Ormai sono passate settimane. Ho cercato in tutti i modi di parlarti ma tu mi hai sempre respinto scappando via. Ad un certo punto sono arrivato a pensare adddirittura di aver fatto qualcosa di sbagliato nei tuoi confronti- si ferma e i suoi occhi sono così sinceri e limpidi che quasi scoppio a piangere.
Così rendi le cose difficili Trè.
-È per quella volta in quel locale? La sera del concerto del tuo amico quando mi hai visto con quella ragazza?- continua guardandomi aspettando una mia risposta.
Oh Tré,se solo sapessi.Penso.
Aspetto un bambino da te e ti amo da far schifo. Mi fa male il cuore ogni volta che ti vedo stringere altre ragazze che non siano me.
Vorrei ammazzarle una ad una per far capire che tu sei mio,ma non posso. Devi vivere la tua vita e andare avanti senza di me.Vorrei dirgli tutte queste cose,ma non lo faccio.Sono una dannata codarda.
-No Tré,quello non centra niente- ingoio il groppo alla gola che mi si è formato.
-E allora cosa Jay.Cosa?- esasperato si porta una mano ai capelli e ne tira le punte.
-Mi stai facendo diventare pazzo. Io ci tengo a te...Cazzo se ci tengo a te! Ormai sembrano accorgersene tutti ma tu no. Come devo fare per farti parlare?- mi prende la faccia tra le mani e mi guarda negli occhi
-Confidati con me,ti prego- avvicina la sua bocca alla mia,ma mi sposto
-I-io non ci riesco....Scusa Tré- abbasso lo sguardo e levo le sue mani dalle mie guancie per poi prendere le buste cadute a terra e andare via, lasciandolo li,con le mani lungo i fianchi e gli occhi pieni di lacrime. Come i miei.

*************
-Dan,sono due giorni che è chiusa in camera. Sai qualcosa?-
-No Marg. A te non ha detto niente?-
I miei amici stanno bisbigliando pensando che io non li senta,ma è difficile dal momento che sono fuori dalla mia porta e le mura sono spesse quanto un quaderno.
-No,ma scommetto che c'è di mezzo Trè- dice Margaret
A quel nome scoppio. Non posso sentire quel nome.
-Smettetela voi due pettegoli. Questi sono solo cazzi miei del perchè sto chiusa qui. Non vi interessa. Andatevene a fare in culo- sbotto liberandomi di tutta la rabbia che ho in corpo,per poi iniziare a piangere per l'ennesima volta in due giorni.
Sto chiusa qui dentro da quando me ne sono andata via da Trè piangendo. Non mangio e non bevo e mi sento morire.
Perchè la vita deve essere così crudele?
Mi porto entrambe le mani sulla piccola curva del mio ventre pensando come sia possibile che dentro ci possa crescere un bambino.
-Hey- picchietto con l'indice sulla pancia
-Mi senti? Secondo me no. Sei ancora troppo piccolo giusto?- rido tra le lacrime pensando a quanto sono stupida a parlare alla mia pancia. Soprattutto perchè il bambino non sarà formato ancora -La mamma non sa come dire al papà che esisti. Tu che suggerisci? Io penso di volerti tenere. Anche se lui non sarà d'accordo- mi accarezzo il ventre e poi mi asciugo le lacrime.
-Come faccio? Non penso di essere pronta a fare la mamma,ma nessuno sa come fare una cosa prima di farla no?- mi massaggio la pancia sentendomi in pace dopo tanto tempo.
-Lo so che tu senti quando sono triste,mi dispiace,ma la vita qua fuori è così complicata. Ho paura già a pensare come proteggerti dai mali della vita. Però insieme ce la faremo vero?- faccio un sorriso e mi alzo dal letto sentendomi intorpidita e dolorante.
Devo scusarmi con Margaret e Dan,non meritano di essere trattati male da una stronza.
Mi appoggio alla porta sentendo un leggero capogiro,ma poi passa.
Abbasso piano la maniglia ed esco dalla camera in silenzio.
Quando giungo in soggiorno i miei amici sono seduti sul divano con una faccia dispiaciuta e si abbracciano.
Mi sedio sulla poltrona difronte a loro e rimango a testa china.
-Ragazzi,volevo scusarmi per il mio comportamento,sono stata cattiva a prendermela con voi,e lo so. Ma questa situazione è più grande di me e non so come gestirla. Non starò qui a dirvi il motivo del mio atteggiamento,ma infondo so che lo sapete. Volevo solo dirvi questo e spero che accettiate le mie scuse- faccio il mio discorso tutto d'un fiato e tiro un sospiro quando finisco.
-No Jay,scusaci tu. Siamo stati troppo impiccioni e asfissianti nei tuoi confronti. Ma sai che lo facciamo per il tuo bene. Vogliamo che tu sia felice.- dice Marg e Dan annuisce in accordo.
-Ti voglio bene stronza- Dan si alza e viene ad abbracciarmi e poi si aggiunge anche Marg.
-Vi voglio bene. Grazie di esistere- mi stacco da loro guardandoli.
-Ci sarebbe un'altra cosa che vi dovrei dire- mi schiarisco la voce -ehm,penso di aver deciso di tenere il bambino...-
Dan fa un urletto eccitato e Marg anche.
-Oddio che bello. Saremo gli zii più sexy del mondo- saltellano felici.
-Ehm si certo.Ma ora avrei fame-

******************
Chiudo la porta in silenzio e scendo le scale del palazzo senza fare rumore.
Trattengo il respiro fin quando non sono all'aria aperta e tiro un sospiro di sollievo.
È mezzanotte passata e i miei amici stanno dormendo.
Io sono uscita per dire a Trè una volta per tutte la verità,non posso tenerlo nascosto oltre,anche perchè la mia pancia inizierà a lievitare come un dolce.
Cammino tra il silenzio della notte e il rumore della città che hanno un non so che di rilassante.
Dopo quasi una ventina di minuti mi ritrovo davanti al palazzo dove abita Trè con i suoi amici e cerco di calmarmi. Al massimo mi sbatterà la porta in faccia.
Salgo quattro rampe di scale,dato che l'ascensore è rotto ovviamente, e alla fine arrivo sul pianerottolo con il fiatone.
Mi piego sulle ginocchia riprendendo fiato e mi faccio coraggio bussando alla porta.
Aspetto qualche minuto fuori sperando che qualcuno venga ad aprire,ma evidentemente o nessuno è in casa,o stanno dormendo.
Quindi decido di andarmene per poi passare in un altro momento.
Mentre sono a metà della seconda rampa di scale,vedo Trè che sta facendo rientro a casa.
Cammina a testa bassa e spero che non la alzi,non ho più voglia di affrontarlo in questo momento.
Come se mi leggesse nel pensiero,però alza la testa ed i suoi occhi incontrano i miei.
In un primo momento il suo sguardo è stupito,ma poi si indurisce.
-Julia,che ci fai qui?- chiede con voce dura
-Ehm,niente Trè. Stavo andando via- dico nervosa e continuo a scendere le scale,ma lui mi blocca per un braccio.
-Non sono in vena per uno dei tuoi giochetti,quindi parla ora- il suo tono è sempre più incazzato
-O-okay,parlo. Ma lasciami- ingoio la saliva che mi si è formata in gola.
-Quindi?- chiede sempre più spazientito
-Ero venuta qui per parlarti- ammetto -però ho bussato e nessuno apriva quindi me ne sono andata-
-Cosa ti aspettavi a quest'ora di notte?- ride beffardo.
Cosa è successo al Trè timido e gentile che conosco io? Questo è un Trè stronzo e non mi piace affatto.
-Appunto. Adesso tolgo il disturbo-
Sto per camminare ma la sua voce mi ferma.
-Aspetta- dice -Che volevi?-
Mi giro facendo scontrare i miei occhi nei suoi.
Faccio un respiro profondo e glielo dico senza altri giri di parole.
-Sono incinta,di te-
Nei suoi occhi vaga un lampo di sconcerto e di terrore per poi diventare vuoti come prima.
-E quindi?non mi prenderò mica la responsabilità di una cosa che non volevo- ride,e sento che una pugnalata sarebbe stata meno dolorosa delle sue parole
-Non mi interessi,volevo solo scopare- ride ancora e una lacrima solca la mia guancia.

Hola,
Come va?Le vacanze stanno andando bene? Spero di si.
Cosa ne dite della storia? Mi piacerebbe ricevere più commenti con pareri. Io la storia la scrivo per voi.
Anyway questo è uno dei capitoli più lunghi e finalmente Jay dice a Trè del bambino,ma la sua reazione non è quella sperata. Stronzetto.
Tante stelline e commenti mi raccomando.
Baci xx

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