The sweet escape

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Entrai in albergo e mi diressi verso l'ascensore quando vidi Jessica. La salutai ed entrammo in ascensore. Era bellissima. Le dissi:"-quindi tu parti fra un po' eh?-"
Lei disse:"-già-" Abbassò lo sguardo e mi venne un'irresistibile voglia di baciarla. Poi mi vennero in mente le parole di Ashton "non perderla". Allora presi tutto il coraggio che avevo in corpo, mi avvicinai e la baciai. Lei, all'inizio fù sorpresa ma non mi respinse. Approfondii il bacio. Quel bacio era dolce, sincero, e non avrei mai voluto staccarmi da quelle labbra.
La porta si aprì, presi per mano la ragazza e la portai nella mia stanza.
Jessica's pov
Quel bacio inaspettato fù bellissimo. E ora mi trovavo nella sta stanza. Non era tanto ordinata, ma mi piaceva, aveva il suo odore. Continuammo a baciarci. Le sue labbra stavano diventando una droga. Ci stendemmo sul suo letto e mi misi a cavalcioni su di lui. Lui si tolse la maglietta e vidi i suoi fantastici addominali e il suo dolce tocco sul mio corpo era una sensazione unica. Mi tolse il maglione, e mi sentivo piuttosto imbarazzata a star in reggiseno davanti a lui, ma come se potesse leggermi nel pensiero disse:"-sei stupenda-" e continuò a baciarmi con foga e passione. Iniziò a lasciarmi baci sul collo, scendendo lentamente verso il seno. Si tolse i pantaloni frettolosamente e poi mi tolsi i miei. Per fortuna oggi mi ero messa reggiseno in pizzo nero e mutandine in pizzo nere e non reggiseno coi pasticcini e intimo imbarazzante tipo con le scimmiette. Era in boxer ed era assolutamente divino. Iniziò a baciarmi il collo, le spalle, le pancia e disse tra un bacio e l'altro:"-voglio baciare ogni centimetro del tuo corpo fantastico-"
Poi, ci capovolgemmo e lui era sopra di me, e ci mettemmo a ridere, perché Luke scivolò dal letto e cadè a terra. Risalì sopra di me e mi palpò il culo baciandomi e dopo, mi tolse il reggiseno. Si tolse i boxer, e la sua mano scese fino alla mie mutandine, che mi tolse con un gesto. E quel che successe, successe.

Eravamo stesi sul suo letto e avevo la testa appoggiata sui suoi addominali. Luke mi fisso il polso e il suo sguardo diventa cupo. Si gira verso di me, e con la voce spezzata:"-cos'è questo?-" I suoi occhi erano lucidi, il suo tono era come se stesse piangendo dentro, ammiccando al mio polso. Io dissi, col tono più avvincente a cui potessi pensare:"-un gatto?-"
Luke:"-sapevo che ero triste, ma non pensavo fossi rincorsa all'autolesionismo-" io dissi:"-lo so, so che non serve a niente e che dovrei smettere ma, ormai ne stavo diventando dipendente, mi ero ripromessa di smettere-"
Luke:"-facciamo un patto: tu non ti tagli più e io, beh non so cosa potrei fare io-" Io risposi:"-potresti restare qui con me almeno per altri cinque minuti-"
Lui:"-per quello non c'è bisogno che facciamo un patto, anche dieci non mi dispiacerebbe affatto-"
Lui stava guardando il soffitto accarezzandomi i capelli. Poi dissi:"-vorrei scappare da tutto e da tutti, adesso-"
Lui:"-ti capisco, anche io lo vorrei fare, in questo istante, anzi perché no?-"
Io:"-scappare?-"
Lui:"-si, possiamo fuggire insieme e andare dove nessuno potrà mai trovarci, sarà la nostra dolce fuga-"
Io:"-non lo so, dovremmo organizzarci-"
Lui:"-vai a prendere la tua roba e ritorna in fretta prima che ci scoprano -"
Io feci come disse e corsi a prendere la roba, Kate stava ancora dormendo. Presi la roba e tornai nella sua stanza e vidi che anche lui si era preparato le valigie. Lui disse:"-nessuno deve scoprirci o vederci, se no inizieranno a fare domande-" Poi lui aprii la finestra e io dissi guardando le goccioline cadere velocemente:"-ma piove là fuori-"
Lui mi prese il viso tra le mani e disse:"-supererei mille acquazzoni pur di scappare con te piccola-" e mi baciò. Era un bacio intenso, pieno d'amore. Mi prese la mano e lanciammo i bagagli, ma tanto eravamo al secondo piano. Ci aggrappammo all'edera sui muri esterni dell'edificio per scendere con più cautela. Avevo il cappuccio e alcune goccie d'acqua mi cadevano sul viso. Immaginatevi la canzone Avalanche dei Bring me the horizon come sottofondo perché sarebbe perfetta. Ci prendemmo la mano e con l'altra mano libera afferrammo i bagagli. Corremmo sotto la pioggia, mano nella mano, due fuggitivi, due pazzi, pazzi d'amore e ci fermammo. Ci fermammo e ridemmo insieme. Una delle sensazioni più belle della mia vita.
Lui urlò, con ancora tutta l'adrenalina un corpo:"-ti amo, Jessica, ti amo, e voglio scappare con te, perché stare con te è la mia dolce fuga, la mia droga preferita-"
Sembrava una di quelle scene dei vecchi film romantici anni 50' in cui il protagonista dichiarava urlando a tutti i suoi sentimenti per la sua amata. E poi, disse:"-tu non sei come le altre, tu sei la mia pioggia estiva, quella che non ti aspetti ma arriva comunque, quella diversa dalla solita pioggia invernale, io amo la pioggia, e tu sei la mia pioggia preferita-"
Io:"-questa te la sei inventata solo perché adesso sta piovendo-"
Luke:"-anche se fosse, sono sincero-"
Poi dissi:"-scappiamo, prima che ci vengano a cercare-"
Corremmo mano per la mano, insieme, sotto quella pioggia fino ad arrivare alla stazione degli autobus. Prendemmo un autobus e ci mettemmo a ridere per la folle cazzata che avevamo fatto. Ma nessuno dei due voleva tornare indietro. Prenderemmo un treno, non sapevamo la destinazione, non ci importava, solo il primo treno che passasse.

Sweater weather-l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora