capitolo 96

710 30 3
                                    

E si sapeva che andava a finire così. Una brutta notizia mi ha accolto rientrando da scuola: mio padre è in ospedale. Ha il tumore alla gamba e io, sinceramente, non capisco più niente.
Sono stata tutte queste ore all'angolino della mia camera, con le cuffie e i miei pensieri. Non mi sono mossa. Non trovavo le forze e ora mi sento le gambe deboli.
Com'è possibile che facilmente posso perdere il mio papà, il papà che mi è sempre stato vicino? Io non voglio neanche pensare alla sua morte. Mi mette una depressione immensa.
Oggi, neanche una lacrima a bagnato il mio volto, NESSUNA, ero troppo sconvolta...
La mia vita è un'inferno.
Mirko è andato via da... 3 giorni circa e quindi non c'è neanche lui per consolarmi. Gaia, Nil, alex, Mikel, Marc e altri mi hanno chiamata, ma non ho risposto a nessuno di questi, neanche al buongiorno e alla buonanotte di Mirko.
Volevo e voglio ancora stare da sola.
Stare da sola per me significa pensare e questo è molto importante in questi momenti. Devo accettare quello che sta succedendo e non mi devo far prendere dalla tristezza.
Ora sono le 5.30 del mattino qui a ny, non ho dormito... neanche un po'.
Sono ancora stesa sul letto che leggo e ascolto musica.
*10.30*
Oggi vado alle 11.00 a scuola e quindi mi devo sbrigare.
Mi lavo e mi vesto, chiamando Gaia per chiedere se oggi si trova nella fermata dell'autobus e lei conferma.
Arrivata la saluto e mi rintano nel mio telefono con della musica.
Lei mi guarda con malinconia, abbracciandomi forte.

Gaia:andrà tutto bene... tranquilla...
Io:speriamo...

Brividi percorrono la mia schiena appena vedo quel volto dall'altra parte della strada.
Georg...
Cosa ci fa ancora qui a ny?
Avevo saputo che ritornava a Napoli, dai suoi nonni.
Si avvicina al palo dell'altra fermata dell'autobus, e si mette al telefono. Una ragazza si siede affianco a lui e appena esso posa lo sguardo su di lei, praticamente una piccola stronzetta, lui la guarda in modo malizioso.
Lei lo nota e io inizio a leggere il labbiale.

X: hai bisogno di una mano? *lo guarda male*
Georg:no, ma devi capire che non puoi andare in giro da sola. Sei troppo secsi e bella, ti potrei rubare da un momento all'altro! *ridacchia avvicinandosi a lei e mettendo una mano sotto al suo mento*
X: ma ci conosciamo? *balbetta guardando le labbra del ragazzo*
Georg: si, sono il tuo principe azzuro, quello dei tuoi sogni... * si avvicina a lei e fa sfiorare le loro labbra*
X: allora rubami quando vuoi.. *lo guarda sfidandolo, salendo a cavalcioni sulle sue gambe e baciandolo con sfogo*
X: piacere Julia...
Georg:piacere... Georg, l'amore della tua vita.

Rimango scioccata. Davvero le prende così le ragazze?
Neanche la conosce che la bacia in quel modo a dir poco troppo volgare?
Sembra che sono fidanzati da una vita, ma in realtà si conoscono da 5 secondi. Gaia posa lo sguardo sulla 'coppia' e rimane basita.

Gaia: che stronzo *sussurra* un'altra delle sue troiette...
Io: il probblema e che si conoscono solo da pochi minuti...
Gaia: come lo sai?! *chiede scioccata*
Io: ho letto il labbiale.
Gaia: ahh.! Che coglione.
Io: però è pure colpa della ragazza. Subito si è messa a cavalcioni su di lui, mah.
Gaia: guarda, la ragazza perfetta! *ridiamo salendo sjl nostro autubus, appena arrivato*
*dopo 3 ore*
*RICREAZIONE*
Mi siedo sulla panchina insieme ai miei amici, senza Nil. Stranamente non l'ho visto oggi a scuola.
Sento delle braccia avvolgermi il collo e mi giro sorridendo, pensando che è Nil, ma in realtà mi ritrovo sorpresa.

X:ehi.
Io: G-Gabriele?
Gabri: si! Da quanto! Non sapevo che abitavi qui, io ero ancora rimasto al passato: io a Milano e tu Roma. *sorride*
Io:em.. già *arrossisco*
Gabri: questo è il mio nuovo numero, non ti voglio riperdere.... *mi da un fogliettino, dandomi un bacio sulla fronte e io arrossisco timida*
Gabri: ci sentiamo, ciao Clelia!
Io:c-ciao Gabri...

Andato via io guardo timida il bigliettino. Chi era lui? Un'amico che mi ha seguito praticamente tutta la vita. Lui è il fratello della cugina (Lucia) di una delle mie tante mie amiche, il nome di quest'ultima è: Carlotta.
Gabriele, una delle mie prime cotte... anzi ero completamente innamorata di lui.
Car mi ha sempre detto che lui mi amava, ma non le ho mai creduto e non le avrei creduto neanche ora.
Ma mi fa piacere che si ricorda ancora di me e mi sorprende che è venuto da me.
Perché sono così timida con lui? Perché molto probabilmente una cotta ancora per quel ragazzo ce l'ho ancora e questa cosa non va bene.
Dopo pochi minuti il mio telefono vibra per breve tempo e intuisco subito di un messaggio.

Notifiche: Messaggio da: 335*******: alla seconda ricreazione difronte al tuo armadietto :* XXxx -Gabri

Rabbrividisco soltanto dalla scritta del nome e salvo insicura il suo numero.
So com'è fatto, ho paura di quello che mi vuole fare visto che appena lo vedo non riesco mai a parlare con lui.
Dopo questo ci dirigiamo tutti quanti nelle nostri classi.
*seconda ricreazione*
Vado al mio armadietto scordata oramai dell'appuntamento.
Poso i libri e chiudendolo mi ritrovo difronte Gabri.
I suoi occhi mi guardano, come se so cosa vuole.
Lui mi sorride, prendendo i miei polsi e spingendomi delicatamente contro gli armadietti.
Io rimango con le braccia alzate, mani altezza testa, e il corpo completamente appoggiato sugli armadietti azzurri. Brividi percorrono la schiena quando lui mi sussurra "lo aspettavo da anni..." e inizia a baiciarmi il collo facendomi gemere per le fredde labbra.
Lui sorride pensando che mi stia piacendo, ma in realtà vorrei scappare dal mio ragazzo e intanarmi nelle sue braccia, ma non riesco.
Gabriele si sofferma su un punto impreciso sul collo iniziando a farmi male.
Non capisco il motivo ma sotto il suo tocco o sguardo non riesco ne a parlare ne a muovermi.
Lui lascia i miei polsi e sposta le sue mani sui miei fianchi, facendomi aderire al suo corpo.

Io:l-lasciami... *sussurro*
Gabri:cosa? *ridacchia dolcemente*

Io rimango zitta per l'imbarazzo e proprio quando stava per mettere una mano da sotto alla maglietta, riesco a spingerlo leggermente e a scappare.
Non lo deve sapere nessuno di quello che è successo.
Dopo pochissimi secondi di corsa sbatto contro qualcuno, alzo lo sguardo e con le lacrime agli occhi lo abbraccio come non mai, mentre mi accarezza la schiena.
Ci dirigiamo in palestra, dove abbiamo lezione e lui non smette di consolarmi, anche se non sa dell'orribile esperienza.
///
OK SI, CAPITOLO DIVERSO DAL SOLITO....
vi avvisi già che nel CAPITOLO 100 succederà il mondo!
Essendo un capitolo importante perché, cazzo 100 capitoli sono tanti, ho deciso di fare un capitolo LUNGHISSIMO! (NON SCHERZO) Ci ho lavorato su più di tre giorni! 0.o
Spero che vi ho messo un po' di curiosità,commentate in tantissimi perché mi fa piacere leggerli e farmi qualche risata con voi!!!
Tanto love

RED •Braccialetti rossi• [completato]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora