capitolo 119

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[ehi lovers!!! MAMMAMIA, FINISCE IL LIBRO! Vi dico solamente che il finale è alle porte! :C COOMUNQUE, grazie mille per tutte le letture! Siete splendidi!]


La vita, come la possiamo definire? Molto probabilmente possiamo definirla una partita di calcio. La partita può essere stata bella o brutta, può essere stata lunga o corta, piena di ostacoli o liscia come l'olio; la partita può essere stata indimenticabile o semplicemente un'altra delle tante cazzate. 

Beh la mia partita è stata particolare, mi ha fatto cadere tante volte, mi ha fatto sognare, mi ha fatto emozionare, mi ha fatto amare, mi ha fatto ascoltare, mi ha fatto immaginare, mi ha fatto parlare, guardare, assaporare, imparare, esperimentare... diciamo che è stata la partita più bella che esista. Mi sono innamorata del mio idolo, l'ho amato e lo amo, gli ho voluto bene ma l'ho anche odiato come non ho mai odiato nessun altra persona al mondo. 

Ho conosciuto i miei idoli, trasformandoli in miei migliori amici e ho guardato tanti amori rompersi o ricostruirsi o sbocciare.

Ho visto soffrire, ho visto ridere, ho visto cantare, ho visto suonare, ho visto persone che nessuno ha mai visto.

Ora vi starete chiedendo perché sto facendo tutto questo discorso, semplice. Ho la sensazione che tutto stia finito, ho la sensazione che per me può bastare di stare qui. In questo momento sono sofferente, il mio corpo è rotto, ho delle ustioni sparse, delle bendane che coprono il mio orecchio e il mio occhio. Ho gessi sia alle gambe che al braccio sinistro. Ho un fastidioso collo rigido che mi tiene ferma, non posso muovermi.

qualche secondo fa ho sentito il Dottore che parlava con i miei genitori e ha detto che ho poche possibilità di resistere perché il mio corpo è troppo gracile e fragile. Le ferite sono profonde e può essere che ho perso la vista al mio occhio sinistro o l'udito all'orecchio sinistro... non ho ancora capito bene.

Lui invece? Beh di lui non so niente quindi non so se è ancora vivo o è ricoverato come me.

Ora l'unica cosa che posso vedere è questo lettino e il mio corpo in pessime condizioni.

Solamente qualche minuto fa mi sono svegliata e nessuno se ne accorto, non ho le forze di parlare, quindi l'unica cosa che posso fare è aspettare. Purtroppo non ricordo molto di quello che è accaduto , ma so perfettamente che ho fatto un incidente stradale.

Dopo pochi secondi vedo mia madre venire verso di me e appena nota che sono sveglia, mi guarda come se fossi un'alieno, correndo verso qualcuno e urlando da tutte le parti aiuto, ricevendo l'attenzione di tutti. Vedo ad un tratto tanti infermieri e un dottore che mi portano via.

Le mie palpebre non riescono a stare alzate, molto probabilmente per la strana sostanza che mi hanno appena iniettato, facendomi calare in un sonno profondo.


[MIRKO]

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