Capitolo 7

103 15 1
                                    

Esco dalla doccia, bagnando le piastrelle grigie del bagno, quindi infilo i piedi nelle infradito nere e mi butto addosso l'accappatoio scuro.
Faccio qualche passo, attenta a non scivolare, quindi apro la porta che dà su camera mia e mi sdraio sul letto, con le braccia perpendicolari al corpo.
Fisso il soffitto, su cui ho attaccato un sacco di poster. Ricordo che per farlo sono dovuta salire su una scala altissima, e dato che non c'era nessuno a tenerla ferma sono quasi caduta giù, ma ne è valsa davvero la pena.
Guardo orgogliosa le foto scattate a Londra e le locandine dei concerti delle mie band preferite, conservate con una cura maniacale.
I poster che preferisco sono una foto scattata ai piedi del London Eye, che mostrano l'impressionante grandezza della ruota panoramica, e la locandina dell'ultimo concerto dei My Chemical Romance.
Quanto mi manca Londra...
Quanto mi mancano i My Chemical Romance...
Mi alzo dal letto, sovrappensiero, e guardo l'armadio.
Cosa mi metto?
Lo apro, nella speranza che rivedere gli abiti appesi in ordine mi aiuti a scegliere cosa indossare.
Maglia nera con le borchie e pantaloni attillati? Oppure giubbotto di pelle e jeans scuri strappati al ginocchio?
Rimango per un po' a fissare gli appendiabiti scuri, intonati al colore dei vestiti, cercando di scegliere, ma non riesco a decidere.
Possibile che buttarsi dentro l'armadio e vestirsi con quello che ci rimane addosso possa essere una soluzione?
Sorrido, rendendomi conto di quanto sia stupida questa idea, quindi prendo i pantaloni e la maglietta con le borchie e li lancio sul letto.
Beh, anche se non sono entrata direttamente nell'armadio, direi che ha funzionato.

Parole attraversateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora