Capitolo 40

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Piccola nota:
'Sera wattpad!
Lo so, è tardi e avrei dovuto aggiornare prima, ma "meglio tardi che mai" no? E poi, è ancora venerdì!
Mentre leggete questo capitolo vi consiglio di ascoltare la canzone 'Welcome To The Black Parade' dei My Chemical Romance. È fantastica e, una volta che l'avrete sentita, capirete parte delle emozioni di Clare.
Fatemi sapere che cosa pensate del capitolo nei commenti e, se vi va, ditemi qual'è stata la vostra canzone preferita tra quelle che vi ho suggerito fino ad ora.
Buona lettura!

Guardo la punta delle mie scarpe, in silenzio, mentre tengo la mano di Alex e continuo a camminare, le orecchie tese per sentire ogni rumore. Il suono dei nostri passi sull'asfalto, però, è l'unica cosa su cui riesco a concentrare la mia attenzione. Un rumore rapido e costante, a cui ormai mi sono abituata talmente tanto che se non lo sentissi più, probabilmente, mi sembrerebbe tutto troppo silenzioso.
Mi pare di camminare da ore e di aver lasciato casa mia chilometri e chilometri dietro di me. Eppure è strano: ho affrontato molti viaggi, alcuni dei quali davvero lunghi ma non ho mai provato questa sensazione. Sapere di non poter più tornare, di aver lasciato ogni cosa di me e del mio passato in quella stanza è un pensiero decisamente strano. Un po' come aver perso una parte di ciò che sono, in un certo senso.
Mi passo la mano destra tra i capelli e guardo davanti a me. La strada è più larga, accessibile, e il pavimento sconnesso del vicolo ha lasciato il posto ad uno liscio e perfettamente asfaltato. Al posto dei muri semplici e spogli su cui risplendevano piccole goccioline d'acqua iniziano a vedersi grandi edifici, alcuni dei quali colorati e con grandi manifesti pubblicitari sotto le finestre.
"Vuoi?" domanda Alex, porgendomi un auricolare delle cuffie che ha appena collegato al suo telefono. Senza farmelo ripetere due volte afferro la cuffietta e me la infilo nell'orecchio sinistro, lo sguardo pieno di felicità e gratitudine.
Subito parte la musica e mi sento improvvisamente meglio: quanto mi mancava!
Bastano pochi istanti perché capisca di che canzone si tratta, quindi inizio a canticchiare, le labbra strette tra di loro. Ho sempre amato 'Welcome To The Black Parade'. Una canzone che... beh, mi ha fatto pensare ogni volta che l'ho sentita e mi ha fatto amare in ogni occasione la sua melodia eccezionale e il testo mozzafiato. Quella linea sottile tra vita e morte, così evidente nella canzone e nell'album che mi ha fotto innamorare dei My Chemical Romance. Quell'inno alla prima e quell'eternità che avvolge la seconda mi hanno catturata sin dal primo istante, come una falena attratta dalla luce.
Gerard inizia a cantare e con lui anche Alex, che mi stringe la mano ad ogni pausa come per incoraggiarmi a prendere parte a questo strano coro.
È così bello sentire le voci che amo di più al mondo cantare assieme una delle mie canzoni preferite. Quella di Gee, perfetta in ogni situazione e decisamente coinvolgente, unita a quella di Alex, leggermente ruvida, sabbiata, molto bassa e in grado di farmi venire i brividi ogni volta, sono decisamente magnifiche.
Dopo un po' non riesco più a trattenermi e inizio a cantare anche io, prima più timidamente, poi sempre più sicura e decisa, senza badare al volume della mia voce e all'ora tarda.
Ogni cosa inizia pian piano a scivolare via, ogni preoccupazione, tutto svanisce, rimpiazzato dalla musica.
Alex sorride, quindi inizia a giocare con la tonalità e l'intensità della sua voce, mentre io cerco di seguire quella di Gerard nelle cuffie.
Le parole corrono veloci e con loro la canzone, che finisce troppo presto.
"Wow - sospiro, un torrente di emozioni che scorre rapido e indistinto attorno a me - È stato decisamente fantastico"
"Già - risponde lui, dandomi un bacio leggero sulla guancia - Lo è stato"

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