Capitolo 5

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Newt arrossì violentemente alla vista di Thomas senza maglietta di fronte a lui. Il moro aveva i muscoli dei pettorali bel delineati e il pantalone a vita bassa lasciava vedere la cosiddetta ''V'' che avrebbe fatto svenire un sacco di ragazze. L'espressione di Tommy era un misto di meraviglia e sconvolgimento, non si sarebbe mai aspettato di ritrovare il biondo sanguinante negli spogliatoi;lasciò cadere la maglietta che aveva in mano e lo abbracciò . Newt si ritrovò completamente avvolto da quelle braccia nude e senza volerlo si lasciò andare a quel contatto. Nonostante i due fossero di corporatura abbastanza simile, il biondo si sentiva stranamente al sicuro e a casa tra le braccia di Thomas e non voleva staccarsi, d'altro canto neanche il moro voleva lasciarlo andare. La faccia di Newt era poggiata alla spalla di Tommy e le sue labbra gli sfioravano il collo, da quella posizione riusciva a inalare a pieno l'odore del moro che sapeva di frangipane. Poi Thomas si staccò e a Newt sembrò di perdere una parte di se.

-Che ti è successo?-chiese il moro che,preso il fazzoletto dalle mani di Newt,gli stava tamponando il sangue dal naso.

-Nulla,va tutto bene-rispose il biondo.

-Non mentire,ti prego- disse allora Thomas guardando l'altro con i suoi occhi color nocciola.

-Tommy -iniziò a parlare Newt ,non riuscendosi a trattenere dall'effetto di quegli occhi supplicanti- è solo il risultato di una normalissima giornata scolastica,non preoccuparti,il sangue si fermerà tra poco,succede sempre così.

-Non voglio vederti così,non posso vederti così. Chi è stato?- Thomas era furioso,il solo pensiero che qualcuno aveva osato picchiare quell'angelo biondo,il suo angelo biondo,lo mandava in tilt.

-Nessuno,lascia stare. Perché vuoi saperlo?- chiese Newt guardandolo .

-Perché si.-rispose l'altro

-Non è una risposta. Che ti importa? Sono fatti miei se mi pestano. Dovresti starmi lontano,come ti ho detto- il biondo non voleva allontanarlo ,voleva essere stretto ancora in quelle braccia ma non l'avrebbe mai ammesso.

-Caro signor ''stammi lontano non ho bisogno di nessuno'' dopo questa tua reazione lo farei con piacere ma guarda un po' i casi della vita,sarai il mio tutor quindi dovremmo passare tempo insieme per studiare. Accetta questa cosa perché i prof hanno già deciso!-e così dicendo,con fare arrabbiato, Thomas prese un pezzo di carta col suo numero e lo diede a Newt ,poi prese la maglietta ,la infilò e se ne andò.

Newt era ancora li ,in piedi ,con il foglietto in mano, quando una lacrima gli rigò il viso. Le parole di Tommy gli affollavano il cervello. Non era vero che non aveva bisogno di nessuno,aveva solo troppa paura di legarsi a qualcuno accettando un aiuto. Questo litigio faceva più male del pugno di Gally ma il biondo non riusciva a capirne il motivo.Si asciugò la lacrima. Il sangue si era ormai fermato,così uscii dallo spogliatoio pensando solo che una nuova persona lo odiava e che avrebbe dovuto,volente o nolente,passare tempo con essa.

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