Thomas chiamò subito un taxi , continuava a stringere la mano di Newt. Appena entrarono nel taxi ,lo abbracciò , poi disse al tassista di andare in fretta all'ospedale più vicino.
Appena arrivati, Thomas pagò il taxi e entrò nel pronto soccorso. Newt gli stringeva la mani quasi spaventato. Quel posto era un incubo per lui. Dalle pareti azzurrine ai finti sorrisi dei medici, tutto gli ricordava quando l'avevano portato lì dopo l'incidente; staccò la presa dal moro e si girò con l'intenzione di andarsene.
-Newt andrà tutto bene , tranquillo!- disse Thomas e lo riprese per mano.
Aspettarono un pò in sala d'attesa. Tutti li guardavano male e a Newt dava fastidio. Perchè le persone dovevano essere così stranite da due ragazzi che si tenevano la mano? Era un semplice gesto d'amicizia. Certo Newt, tu vuoi essere solo suo amico, solo quello, pensò il biondo.
Un infermiera dai capelli castani ricci li fece accomodare in una stanza color azzurro sbiadito e chiese a Newt di sedersi sul lettino.
-Mi dispiace signore-disse rivolto a Thomas- ma le chiedo di uscire . Faremo una visita al suo amico e le faremo sapere cos' ha.
Il moro giurò di aver sentito la voce del l'infermiera rafforzarsi sulla parola ''amico''.
Newt rimase li seduto e fu visitato da quella donna che si rivelò molto gentile.
-Qual è il problema? Cosa hai? Perché a me sembra tutto okay... -disse l'infermiera.
-Ho sputato sangue più volte....-rispose Newt.
-All'improvviso?- chiese la donna.
-Em..bhe.....mi..mi hanno picchiato -balbettò il biondo.
-Oh -l'infermiera sembrava un pò sconvolta - probabilmente è solo qualche capillare che si è rotto , se però dovrebbe accadere ancora torna qui.
Newt scese dal lettino e uscì , subito vide Thomas andare verso di lui e gli ripetè quello che gli avevano appena detto. Il viso di Tommy si illuminò con un sorriso e non potè trattenersi dall'abbracciare l'amico che non sfuggì da quel contatto.
-Ti accompagno a casa o se vuoi puoi venire da me- disse il moro.
-Tommy voglio solo ritornare a casa- rispose Newt
-Certo, non preoccuparti- e dicendo questo il moro iniziò a incamminarsi verso l'uscita. Newt non potè trattenersi dall'emettere un sospiro di sollievo appena superato l'uscio. Era uscito da quel posto che odiava tanto, quel posto che gli ricordava un fallimento, il suo fallimento. Chiamarono un altro taxi che li portò fin fuori la casa del biondo.
-Vuoi entrare?- chiese Newt
Thomas non potè tratteneresi dal rispondere un si sorridente.
Entrarono e il moro si accomodò sul divano.
-Devo restituirti i soldi del taxi- disse Newt, intendo a togliere il suo giubbotto e ad appenderlo al gancio sulla parete.
-No , non devi restituirmi nulla, tranquillo- rispose l'altro, accennando un sorriso.
Newt trovava adorabile quando lo faceva , i lati della bocca si piegavano leggermente e assumeva un espressione dolcissima.
Il biondo camminava verso il divano:- mi dispiace , per tutto. Per oggi, per quello successo l'altra volta. Scusa- l'altro lo guardava attentamente. Sotto la luce del salone riusciva a vedere gli occhi scuri del biondo, le sue labbra screpolate e quei capelli color oro - prima, quando ho sputato sangue, stavo cercando di dirti una cosa , ma poi sono stato interrotto. Mi sei mancato , davvero - Newt camminava verso il divano - è molto difficile da dire per me , Tommy. Io...io credo di -ma nel pronunciare quelle parole non si accorse del tappeto piegato e cadde sul divano , addosso a Thomas. Il cuore di entrambi batteva forte, i loro visi erano vicinissimi, i loro sguardi persi negli occhi dell'altro. Il respiro di Newt tremava.
-Cosa...cosa credi Newt?- bisbigliò l'altro.
Ma il biondo invece di parlare , si lasciò guidare per una volta dal suo cuore e dai suoi sentimenti , e poggiò le sue labbra su quelle di Tommy.
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Afire Love ||Newtmas||
Fanfiction//LA STORIA PUÒ ESSERE LETTA ANCHE SENZA CONOSCERE L'OPERA ORIGINALE// ''I have never loved myself but you, oh god ,I loved you so much. I forgot what hating myself felt like.'' Se questa frase vi ha incuriosito allora la storia vi piacerà un sacco ...