Epilogo

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*1 mese e mezzo dopo*

-Thomas forza dobbiamo andare ,è tardi !

-Arrivo, mamma- disse il moro scendendo le scale di corsa. Chiuse la porta di casa alle sue spalle e entrò in macchina nel momento in cui sua madre metteva in moto.

-Allora mi chiami tu quando devo ritornare a prenderti?

-Sì, mamma. Non preoccuparti. - rispose l'altro sorridendo  -grazie per tutto!

Thomas era davvero grato a sua mamma,a entrambi i suoi genitori, per quello che stavano facendo per lui. Non si sarebbe mai aspettato da loro tutto questo. Varcò la porta dell'ospedale e entro nel piccolo negozietto al piano terra dove acquistò dei palloncini colorati e poi si diresse al secondo piano. Bussò un paio di volte sullo stipite della porta e poi si decise ad entrare.

-Basta palloncini Tommy- disse il ragazzo che si trovava seduto in quel triste letto.

-Questo posto è orrendo, le pareti sono così oscene che Minho inventerebbe una parola nuova solo per descriverle,dovresti ringraziarmi per quello che faccio- disse Thomas mentre li legava vicino al letto. L'altro ragazzo sorrideva , il moro lo vide e sorrise anche lui e poi irrimediabilmente si avvicinò e lo baciò. -Mi sei mancato Newt- aggiunse. Affondò le mani nella chioma dorata dell'altro e lo baciò con foga fin quando non rimasero entrambi senza fiato e con le labbra rosse . Thomas prese le mani del biondo e guardandolo negli occhi sorrise :- Oggi i miei incontreranno finalmente i tuoi e parleranno della possibilità di diventare tuoi tutori legali. Credi che accetteranno?-disse.
-A i miei non interesso minimamente, l'idea di sbarazzarsi di me non può che farli felici. -rispose il biondo che si ritrovò improvvisamente avvolto dalle braccia del suo ragazzo e confortato da parole dolci. Thomas sapeva che il 99% delle volte che Newt parlava dei suoi genitori, iniziava a piangere. I due furono interrotti da un'infermiera di mezza età che non poté resistere al sorridere trovandosi davanti a una scena così dolce.
-Emm...mi dispiace interrompere questo momento ma ho una notizia: sono pronti i risultati degli ultimi esami e sig. Hampton-disse la donna prendendo fiato e sorridendo- lei può finalmente lasciare l'ospedale.
La gioia che si sprigionò in quell'istante invase la stanza, i cuori dei due ragazzi esultavano e entrambi avevano gli occhi pieni di felicità.
Thomas chiamò subito sua madre per comunicarle la notizia e aiutò Newt a recuperare tutte le sue cose.

Durante il tragitto in auto la madre di Thomas non fece altro che parlare e parlare e parlare , era il suo modo di dimostrare la sua felicità e a entrambi i ragazzi andava bene così.

-Tra mezz'ora ho l'incontro con i tuoi genitori, Newt- disse la donna - ora vi lascio a casa, voi fate quello che volete,rilassatevi e non pensate a nulla. Andrà tutto bene.

Quando arrivarono nel vialetto di casa, il biondo si avvicinò alla madre del suo ragazzo :- Non so cosa dire, non la ringrazierò mai abbastanza.

La donna sorrise e disse che per lei era meraviglioso poter fare tutto ciò.

I due ragazzi entrarono in casa, diretti nella camera di Thomas. Newt si sedette sul letto e il suo ragazzo iniziò subito a parlare : - Allora c'è un letto nella camera degli ospiti però se la stanza non ti piace puoi prendere la mia e io dormirò di là. Scegli tu, per me è uguale.

-Beh veramente io avrei una richiesta...posso dormire con te?

Il cuore di Thomas saltò un battito e per poco il moro non si strozzò con la sua stessa saliva : -Okay...va bene.

Newt sorrise e si stese sul letto facendo spazio a Thomas, si strinse a lui e poggiò la testa sul suo petto. Tutta questa situazione sembrava così irreale, la sua vita non sembrava più la stessa. Ora c'era Tommy che lo amava e avrebbe fatto di tutto per lui, come prenderlo quando aveva tentato il suicidio per la seconda volta. Il suo tentativo era fallito grazie al suo ragazzo e in fondo in fondo dentro di lui gliene era riconoscente. Thomas sprigionava un'aurea di calma, di tranquillità ,di felicità, un'aurea di casa che stava pian piano salvando l'esistenza di Newt , così rotto e triste. Quando si era risvegliato in ospedale, aveva trovato il suo ragazzo che gli stringeva la mano e sorrideva. Aveva scoperto che aveva trascorso tutta la settimana lì e in quel momento non poté fare a meno di sentirsi grato e meravigliato perché non meritava tutto questo. Sopratutto Thomas non avrebbe meritato di avere un braccio rotto a causa sua. Nella caduta il moro si era lanciato a prenderlo e si erano entrambi ritrovati a terra, uno con un braccio rotto e qualche livido e l'altro con un trauma celebrale. Ora stavano tutti e due bene e si godevano quel piccolo momento di calma assoluta.

-A che pensi ?- chiese a un certo punto Thomas.

-Nulla di importante- sorrise Newt e alzò la testa per baciare il suo ragazzo. Iniziarono a baciarsi pian piano, piccoli baci pieni di dolcezza, le loro labbra si toccavano delicatamente e si assaporavano, le mani del biondo sul viso del suo ragazzo. Le loro labbra erano disegnate per stare insieme. C'era una strana tranquillità nella stanza , la classica calma prima di una tempesta. Era palpabile nell'aria il desiderio di qualcosa di più che si palesò quando quei dolci baci diventarono più aggressivi. Thomas si ritrovò a cavalcioni sopra il suo ragazzo che gli toccava la schiena da sotto la maglia; non riusciva a smettere di baciarlo, lo desiderava come non era mai successo prima. Si tolse la maglia e fu colpito dalla reazione di Newt che gli baciò il collo e le clavicole facendolo sospirare; tolse la maglia al biondo e iniziò a baciargli prima il petto e poi il collo lasciandolo senza fiato; Newt ansimava sotto l'effetto di questi baci e dei loro bacini così a contatto. Thomas slacciò la cintura al suo ragazzo e lo guardò per ricevere l'approvazione necessaria per il prossimo passo : sbottonare i pantaloni. Newt annuì. Entrambi si lasciarono trasportare dal momento , i loro corpi si unirono in uno solo e i loro cuori batterono in contemporanea. I loro nomi pronunciati più e più volte fecero d'atmosfera perfetta. Quando entrambi vennero, restarono nel letto a guardarsi, entrambi innamorati della persona che avevano di fronte.

Il suono di un messaggio li riportò alla realtà .

CE L'ABBIAMO FATTA!!!
-Mamma

-Newt, oddio ce l'hanno fatta. Caspio ti amo così tanto.

Il biondo sorrise come con aveva mai fatto nella vita, era così felice :- Ti amo anche io- disse baciando il suo bellissimo ragazzo e sperando di sentirsi così tutta la vita.

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