Capitolo 9

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Thomas dormiva tranquillamente nel buio della sua camera, immerso nel suo piumone quando si svegliò e spalancò di colpo gli occhi castani pronunciando un nome : Newt.
Era così preoccupato per il biondo che non riusciva a dormire tranquillamente per più di un ora. Guardò la sveglia sul suo comodino: 6.25. Decise di alzarsi, aprì un cassetto e prese una T-shirt e un pantaloncino. Era consapevole del fatto che avrebbe sentito freddo ma non gliene importava. Indossò le sue scarpette e scrisse un biglietto per i genitori. Esco per fare jojjing. Questo diceva il post it attaccato sul frigo. Uscì di casa senza far rumore e iniziò a correre. L'aria mattutina era frizzante e leggermente fredda, Thomas poteva sentire il vento che gli scompigliava i capelli. Gocce di sudore iniziarono a scendergli dalla fronte.  Correndo riusciva a pensare solo al suo Newt. Era preoccupato e spaventato. Era malato? Era ferito? Iniziò a respirare con fatica, era rosso e non riusciva a riempire i polmoni d'ossigeno. Un vero e proprio attacco di panico ; non gliene capitavano da anni , l'ultima volta era stato quando aveva scoperto che sua madre era malata e doveva operarsi. Si piegò in due e cerco di calmarsi , pian piano riuscì a respirare e a fermare l'attacco. Ritornò lentamente a casa. I suoi erano svegli , li saluto e andò a lavarsi. Passò un ora solo sotto la doccia, si asciugò e si vestì con un jeans e una T-shirt bordeaux,poi fece colazione con un toast.
-Mamma non ci sono a pranzo, esco, vado a trovare un amico- disse Thomas.
-Okay amore, fai il bravo- rispose la madre.
Il moro uscì di casa , voleva andare subito da Newt ma pensò che portargli un regalo sarebbe stato più bello. Si diresse in libreria, passò ore a cercare un libro adatto al biondo e alla fine scelse "Storia di una ladra di libri" .Pagò e se lo fece incartare. Era ora di pranzo e si avviò da Newt sperando di trovarlo da solo.
Ecco ,era finalmente fuori la sua porta, prese un bel respiro e bussò. La porta si aprì e comparve Newt con addosso un pigiama giallo che stonava con l'enorme occhio nero e il taglio rosso sulla guancia.
-Cosa ci fai qui?- disse il biondo.
-Che ti è successo?- disse in contemporanea il moro.
-Io....vabbè entra- e Thomas entrò. Si sedettero sul divano, il moro fissava il biondo, allungò una mano e gli accarezzò la guancia segnata dal taglio che ormai si stava richiudendo. Sentì Newt tremare e vide una piccola lacrima scorrergli sulla guancia. Thomas gliela asciugò col pollice.
- È tutta colpa mia , Tommy. È tutto iniziato perché avevo preso un voto alto, poi hanno continuato a pestarmi per quello che sono e non hanno smesso finchè non sono svenuto- si tolse la maglietta e mostrò i lividi e i tagli che aveva sul petto. Di nuovo la mano di Thomas li accarezzò dolcemente e Newt sentì le farfalle nello stomaco.Indossò la maglietta leggermente in imbarazzo. All'improvviso si sentì stringere da quelle braccia che amava.
-Se solo lo avessi saputo , ti avrei protetto. Non è colpa tua, sono loro, non li pensare- disse il moro, poi si staccò dall'abbraccio ,porse al biondo il pacchetto e disse:- Questo è per te!
Newt lo scartò e il sorriso che comparve sul suo viso riempì Tommy di gioia.
-È bellissimo, grazie! -disse sorridendo. Anche Thomas sorrise.
-Ti va se ordiniamo una pizza?-chiese il biondo.
L'altro rispose:- certo.
La pizza arrivò dopo un pò e loro la mangiarono.
Si ritrovarono seduti a terra a chiacchierare e a giocare a Monopoly fino a sera.
-Hey Tommy stavo pensando...- disse Newt
Rispose l'altro:-cosa ?
-Dovrei farti un regalo , tu ne hai fatto uno a me- concluse il biondo.
Thomas prese il suo cellulare:- Newt, sorridi!
-Perché?
-Fallo per me.
Il biondo sorrise e il moro scattò una foto :-ecco questo è il mio regalo! -disse felice.
Newt era sereno in quel momento , lo si poteva leggere dai suoi occhi. Thomas scostò un capello dal viso di Newt che arrossì.
-Ti va di vedere un film?-propose il biondo.
-Tutto quello che vuoi- rispose il moro.
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Il film era iniziato da una mezz'ora quando Newt infreddolito decise di prendere una coperta. Si alzò dal divano e iniziò a cercare. Ne trovò una rossa, si avvicinò a Thomas e si sedette affianco a lui , aprì la coperta e disse:-Ho pensato avessi freddo anche tu. Non ho altre coperte, dobbiamo dividere questa, mi dispiace.
- Non ti preoccupare - rispose il moro.
Ripresero a vedere il film , avevano scelto Star Wars che Thomas aveva scoperto essere uno dei preferiti di Newt. Il film era quasi finito quando il moro notò che l'altro si era addormentato sul suo braccio. Non voleva svegliarlo, si alzò e delicatamente lo prese in braccio per portarlo nella sua camera. Lo poggiò sul letto con la coperta rossa e lo guardò.
Avevo ragione, sembra un angelo. Ora che dorme è la cosa più bella del mondo , pensò Thomas guardandolo.  Aveva dei lineamenti così delicati e le sue labbra, dio se lo facevano impazzire. I piccoli taglietti su di esse accrescevano ancora di più il desiderio di baciarle.
Gli rimboccò la coperta e stava per andare via quando una mano gli cinse il polso. Solo due parole udì: Tommy, resta.
Il moro si girò , si tolse le scarpe , si posizionò affianco al biondo e si addormentò lì, abbracciando Newt.



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