Quella mattina Newt si svegliò e si sentì stingere da un braccio. Rimase immobile ricordando la sera precedente:si era addormentato e Tommy lo aveva portato in camera sua e quando se ne stava per andare lui gli aveva chiesto di rimanere. Newt aveva dormito tranquillamente tra le sue braccia , assorbendo il calore corporeo dell'altro, calore che non sentiva da tanto e che lo faceva stare bene. Aveva sempre sentito dire che il calore delle persone era benevolo e ora ne era certo , aveva qualcosa di magico , che gli scaldava il suo cuore freddo e solo. Thomas dormiva profondamente e così Newt si girò e lo guardo per poi affondare il viso nell'incavo tra spalla e collo dell'altro e inspirò il suo profumo che stava diventando per lui come droga. Si alzò silenziosamente e andò a lavarsi. Per una volta la doccia durò poco perché non aveva bisogno dell'acqua calda per scaldarsi. Si asciugò e infilò un maglioncino e un jeans. Si guardò allo specchio e applicò la pomata sull'occhio nero e disinfettò il taglio che si stava richiudendo. Uscì dal bagno e vide che Tommy dormiva ancora. Sembrava un cucciolo bellissimo. Scese al piano di sotto e andò in cucina. Prese una scodella dal mobile e vari ingredienti dal frigo: uova e latte. Poi prese la farina e iniziò ad amalgamare gli ingredienti. Un po' di farina gli finì sul viso ma non si fermò a pulirsi. Cucinare gli era sempre piaciuto, lo rilassava, soprattutto adorava preparare dolci. I dolci erano l'unica cosa dolce della sua vita. Prese la padella e la imburrò , poi versò parte dell'impasto e iniziò a cuocere i pancake. Appena si doravano, li toglieva e li posizionava su un piatto. Stava apparecchiando la tavola quando vide Tommy, vicino la porta, che si strofinava gli occhi: -Buon giorno !
Newt lo guardò , aveva i capelli in disordine e lui era troppo tentato di aggiustarglieli passandoci la sua mano: - Buon giorno! Ti ho preparato la colazione!
Thomas sorrise guardandolo e al biondo mancò il fiato.
-Non dovevi!- disse il moro.
-È il minino che potevo , dopo ieri. Sei rimasto con me un sacco- Thomas si avvicinò e prese la mano di Newt, che arrossì, poi disse: - Ma io adoro passare tempo con te.
-Tommy....-il moro si era avvicinato ancora di più a Newt e gli stava accarezzando una guancia con la mano libera. È sbagliato,è tutto sbagliato. Ho abbassato troppo le mie difese,non posso far succedere anche questo. Ne uscirei distrutto. Lo sguardo del moro era fisso sulle labbra del biondo,si stava sporgendo sempre più verso di lui. Mille ricordi affioravano alla mente di Newt: la prima volta che si era innamorato, tutte le volte che era stato pestato ,tutte le offese che provenivano anche dai suoi genitori e l'incidente. Si allontanò di colpo,iniziando a indietreggiare quasi spaventato. Thomas lo fissava incredulo. Nei suoi occhi si leggeva delusione e tristezza: -Newt... -Va via!Ti prego-esclamò il biondo che le frattempo si era attaccato con la schiena alla parete .Il moro prese la sua giacca,la infilò e dopo aver dato un ultimo sguardo all'altro ,se ne andò. Newt si sedette a terra,ancora attaccato alla parete e iniziò a piangere e a tremare. Strinse le gambe al petto con le braccia e rimase li,immobile,solo con i suoi pensieri.
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Afire Love ||Newtmas||
Fanfic//LA STORIA PUÒ ESSERE LETTA ANCHE SENZA CONOSCERE L'OPERA ORIGINALE// ''I have never loved myself but you, oh god ,I loved you so much. I forgot what hating myself felt like.'' Se questa frase vi ha incuriosito allora la storia vi piacerà un sacco ...