Era meglio se stavo a New York!

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-Cam! Cam svegliati- sentii una voce che era troppo lontana dalla mia fase rem del sonno. Ma che palle Amy stava diventando insopportabile!!
-Amy vai io arrivo fra un po'-mugugnai con gli occhi chiusi
Sentii una piccola risata e spalancai gli occhi, realizzando subito che non era Amy e io non ero nel mio letto di New York...
Mi girai di scatto -Bryan! Che succede?-dissi, ancora un po' troppo rincoglionita
-Alzati devi venire con me-disse alzandosi dal letto
Andare con lui? E dove?...un momento ma fuori era ancora buio! Guardai l'ora e spalancai gli occhi..addio sonno! 5.30 del mattino!! Ma si era rimbecillito?!
-Bryan ma sono le 5 del mattino!-dissi stropicciandomi gli occhi
Lo sentii ridere -Veramente sono le 5.30...andiamo dormigliona alzati!-disse tirandomi un cuscino e uscendo dalla camera.
Fissai un attimo il soffitto e pensai tra me e me chi cavolo me lo aveva fatto fare di venire qui?!..
Feci un profondo respiro e mi alzai e sentii Bryan dal corridoio
-Mettiti una tuta!-
Ma che..? Una tuta? Ma io a quell'ora sarei uscita anche in pigiama!.
Presi la tuta grigia e mi diressi in bagno.

Uscita dal bagno andai in sala dove vidi Bryan bere una tazza di latte
-Ho la tuta-dissi ancora con voce assonnata
Lui si girò e mi guardò divertito
-Che c'è?!-chiesi con gli occhi socchiusi
Lui scosse la testa ridendo -Non sei mattiniera eh?!-
Lo guardai male mentre si alzò e prese le chiavi di casa e poi mi accorsi che anche lui aveva una tuta. Ma che dovevamo fare?!
-Bryan ma perché abbiamo la tuta?-dissi trascinandomi verso l'ingresso
-Perché ora tu ed io andiamo a correre-disse aprendo la porta
A correre?! Ok si era rincoglionito più di quanto mi aspettassi!
Mi girai per ritornare a letto ma lui mi prese da un braccio
-No no no...non provare a ritornare a letto! Forza esci!-disse spingendomi dalle spalle verso l'uscita
-Ma perché cavolo dobbiamo correre?!-mi lamentai trascinando i piedi
Lui rise e mi lascio andare,il tempo per chiudere la porta. Mi diressi verso l'ascensore ma sentii che mi prese dal polso e mi condusse verso le scale
-Niente ascensore ora facciamo le scale-disse dietro di me.
-Ma questa non è una vacanza..è una tortura!-dissi scendendo l'ultimo gradino
Lui mi guardò divertito -E chi l'ha detto che sarebbe stata una vacanza?!-

-Bryan fermati...non ce la faccio più!-dissi con il fiatone, mentre mi portavo le mani alle ginocchia come per stiracchiarmi.
Lui si fermò e ritornò indietro vicino a me
-Ma scusa non eri brava al liceo nella corsa?!-disse ridendo e dalla sua voce non traspariva neanche un lieve fiatone
Lo guardai torvo e gli diedi una pacca leggera sulla spalla
-Esatto al liceo! Sono passati...-mi bloccai a ripensare a tutto quello che mi era successo, che ci era successo...Bryan notò il mio blocco e con un gesto rapido mi prese per mano e iniziò a correre e io insieme a lui.

Dopo quasi mezz'ora di corsa, non mi sentivo più le gambe e i piedi tra che faceva freddo e tra che ero sfinita, guardai l'orologio e notai che erano solo le 6.40..infatti per le strade di Chicago non c'era anima viva.
Andammo verso l'appartamento di Bryan e quando entrammo mi accasciai per terra vicino al divano.
Bryan vedendo la mia faccia sconvolta rise -Accidenti! Stai invecchiando!-disse
-Ma chiudi il becco-dissi facendo una piccola risata
-Vuoi andare a farti una doccia prima tu?-mi chiese
Scossi la testa -Le mie gambe al momento si rifiutano di muoversi-dissi cercando di muoverle
Bryan scosse la testa divertito -Ok allora vado io-detto questo sparì dalla sala e andò in bagno.
Io invece rimasi lì a fissare un punto davanti a me, come cavolo faceva a correre così tanto?!
Cretina è allenato!
Si ma...boh non c'erano parole per spiegarlo,lui era migliorato in tutto, mentre io ero solo peggiorata..quasi in tutto.

-Stai meglio?-mi chiese Bryan spuntando in camera mia..cioè sua.
Avevo appena finito di asciugarmi i capelli e mi ero messa un'altra tuta questa volta grigia e nera
-Te lo dico domani quando le mie gambe toccheranno per terra-dissi mentre mi sedevo sul letto
Fece una piccola risata e si sedette accanto a me e io potei sentire il calore che emanava il suo corpo, da una parte mi terrorizzava ma dall'altra mi dava una sicurezza che non avrei mai avuto senza di lui.
-Va tutto bene?-mi chiese dolce
-Penso..di si-sospirai forte e dissi la verità-non lo so sinceramente-dissi guardandomi le mani
-Ci vuole solo un po di tempo fidati!-disse
Io annui anche se era difficile che io potessi fidarmi di qualcuno.
-Ascolta io ora vado all'università e..-
Lo interruppi -Vai all'università?!-chiesi sorpresa
Fece una piccola risata -Si..studio diritto penale-disse
Wow! Allora era veramente migliorato! In tutto!...
Feci una piccola risata
-Che c'è?-mi chiese sorpreso dalla mia reazione
-Niente è solo che...non ti facevo da diritto penale!-spiegai
-Beh nella vita si cambia-disse alzandosi da letto.
-Già anche troppo-sussurrai più a me che a lui
-Già-disse tristemente
-Beh vai o farai tardi-dissi guardandolo
-Si..ehm..tu starai bene?-mi chiese
Io annui
-Bene..per qualsiasi cosa chiamami ok?-disse
-Ok-dissi, anche se non lo avrei fatto.
Quando Bryan uscì di casa, feci un piccolo tour dell'alloggio ripensando a ciò che mi stava frullando nella testa fino a quando non mi sedetti sul divano a fatica dal dolore alle gambe che avevo
-Era meglio se restavo a New York-dissi in un sussurro e poi accesi la tele, fino a quando non caddi in un sonno profondo.

Mi svegliai a causa di rumori che provenivano dalla tele, cercai di stirarmi le gambe ma erano ancora troppo indolenzite, decisi comunque di alzarmi, dalla finestra vidi che era buio, ma quanto avevo dormito?
Guardai l'ora ed erano le 19.00 accidenti! Mi stropicciai gli occhi e notai che non c'era nessuno in casa
-Bryan?-provai a chiamare ma non ottenni nessuna risposta, chissà dov'era?!.
Mi alzai e andai a vedere alla finestra se la sua macchina era nel parcheggio, ma non c'era.ad un tratto il mio stomaco cominciò a brontolare e decisi di cucinare qualcosa, andai in cucina e apri il frigo e notai che era pieno, allora mi diedi alla pazza gioia e iniziai a tirare fuori tutto quello che mi ispirava di più: uova, cotolette, patatine.
Presi diverse padelle e iniziai a cucinare, presi il mio telefono e misi la musica a palla iniziando a ballare e cantare mentre preparavo il tutto.
-Oh oh oh i was a King under your control....and oh oh oh...-mi bloccai subito non appena mi girai e vidi Bryan appoggiato allo stipite della porta con le mani incrociate al petto che mi stava guardando con aria divertita ma anche sensuale.
-Bryan mi hai spaventata!-dissi portandomi una mano al cuore
Fece una piccola risata -Scusa non volevo...comunque per aver male alle gambe balli molto bene!-disse mordendosi un labbro per non ridere
-Ah ah ah simpatico!-dissi andando a controllare la cottura delle cotolette
-Scusa se non ti ho avvisato che tardavo ma avevo il cellulare morto-mi spiegò avvicinandosi per aiutarmi
-Tranquillo! Come vedi so stare anche da sola-dissi facendogli un finto sorriso
Lui si fermò e mi guardò dalla testa ai piedi come se volesse mangiarmi o ancora peggio saltarmi addosso.
-Che c'è?-chiesi imbarazzata
Ad un tratto si avvicinò a me e mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e quel tocco mi fece arrossire come un peperone
-Tu puoi stare anche bene senza di me...ma io no-disse a pochi centimetri dal mio viso con voce roca
Lo guardai con gli occhi spalancati non sapendo cosa dire
-L-la c-ena è...è pronta-dissi in un sussurro
La cena è pronta! Ma sei cretina o cosa?!
Lui si allontanò e mi fece un sorriso malizioso mentre portava i piatti in sala.
Rimasi diversi secondi lì per riprendere un respiro regolare per quanto potessi...forse era meglio se stavo a New York
Si come no! Peccato che a New York non c'è lui!
Coscienza di merda! Scacciai dalla mente i pensieri che mi stavano frullando in testa e andai in sala.

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