Erano passate diverse settimane da quando ero partita per New York. Io e Bryan ci vedevamo tutti i Weekend anche se ogni volta che qualcuno ritornava a casa propria era un dolore che ogni volta aumentava.
Amy mi parlava a stento è ancora non avevo capito che cavolo le passava per la testa, era sempre distratta e a lavoro ancora peggio.
Finalmente arrivarono le vacanze di Natale che aspettavo da un pezzo soprattutto perché decisi una cosa che solo Bryan poteva capire e poteva aiutarmi a compierla.Quando ritornai a casa mandai subito un messaggio a Bryan
Ehi sei libero per queste vacanze?
Non dovetti aspettare molto perché mi arrivo subito la sua risposta
Piccola scusami ma purtroppo devo restare qui fino al 24 per la palestra e l'officina! Ma appena finisco corro da te:)
La sua risposta mi spiazzò un po', anche perché non so se sarei riuscita a farcela da sola
Ma andiamo muovi il culo!
Grazie! Molto gentile!.
Risposi subito
Ok tranquillo allora ci vediamo dopo il 24 :).
Scritto questo iniziai a fare le valigie, dovevo andare adesso, adesso che avevo ritrovato il coraggio, adesso che finalmente qualcosa nella mia vita quadrava.-Forza Cam c'è la puoi fare! Non è così difficile!-dissi tra me e me mentre guardavo quella porta bianca a cui non riuscivo a bussare.
Maledizione ma perché era così difficile?!
Alzai la mano ma la ritrassi subito e scesi le scale ma una figura mi bloccò i piedi
-Cam?!-
Mio dio sembrava passata un'eternità dall'ultima volta che lo avevo visto, mi vennero in mente tutto ciò che aveva fatto per me, c'era sempre stato quando avevo bisogno, e il solo pensare a come lo avevo trattato in tutto questo tempo mi fece venire il volta stomaco.
Non dissi niente ma gli corsi tra le braccia come quando ero piccola e lo abbracciai più forte che potevo
-Mi sei mancato tanto nonno-dissi tra le lacrime
Senti le sue braccia stringermi forte e mi rilassai all'istante.
-Anche tu tesoro! Lasciati guardare!-disse facendomi staccare da se e io feci un piccolo sorriso -Però sei diventata grande!-disse con le lacrime agli occhi
Ridemmo entrambi
-Nonno scusami per...-
Mi interruppe -Tranquilla sapevo che sarebbe successo ma ora sei qui! È questo che conta!-disse dandomi un buffetto sulla guancia
-Giusto-dissi
-Beh allora ribenvenuta a Cleveland!-disse abbracciandomi di nuovo.Passammo tutta la serata a mangiare e a scherzare, sembravano passati anni da quando avevamo trascorso una serata del genere!
-Ma andiamo nonno questo è barare!-dissi mentre giocavamo a carte
-No tesoro questa si chiama bravura!-disse alzando le carte al cielo
-Si bravura nel barare!-dissi e ridemmo.
Continuammo così per un'altra oretta ma poi vidi la stanchezza nel suo sguardo e capì che forse era meglio andare a dormire.
-Nonno è meglio che vai a dormire-dissi mettendogli una mano sulla spalla
-Si forse hai ragione, metto apposto-disse prendendo le carte
Ma lo fermai -Ci penso io tu va pure-dissi dolcemente, mi diede un bacio sulla fronte e mi diede la buonanotte.Finito di sistemare andai in camera mia, quella camera in qui ancora non avevo messo piede. Aprii piano la porta e brividi profondi mi percorsero la schiena, era da tantissimo tempo che non ci entravo, sembrava tutto uguale ma allo stesso tutto cambiato, come quando si è piccoli che trovi tutto bellissimo e con il passare degli anni ti accorgi che non tutto è così, ma quella camera mi fece l'effetto opposto. Quando Bryan se ne andò trovavo quella camera stupida, inutile ma adesso...adesso sembrava perfetta.
Feci un giro per la stanza toccando alcune mie cose e poi mi diressi alla portafinestra, quando la aprii mille ricordi mi invasero la mente e chiusi gli occhi.
-Dai Cam salta sul l'albero
-Saremo amici per sempre.
-Mamma, papà guardate come siamo alti quassù!.
-Cam perdonami.
-Non me ne frega niente se sei viva o morta.
-Mi dispiace Cam non mi odiare, ti amo.
Quando li riaprí vidi il bellissimo albero che fu la colonna portante della mia infanzia e della mia adolescenza e seppi subito cosa fare.
Scavalcai la ringhiera del balcone e mi aggrappai ai rami e ad un tratto sembrava che fossi ritornata piccola, mi sedetti nel posto dove io e Bryan eravamo soliti nasconderci da tutto e da tutti e chiusi gli occhi beandomi di quella pace che solo nella mia città si poteva sentire.
I miei pensieri vennero interrotti dal suono del mio telefono, guardai lo schermo e trovai il numero di Bryan
-Ehi tutto bene?-chiesi preoccupata
-Si certo avevo voglia di sentirti-disse dolcemente
Feci una piccola risata
-Sei bellissima quando ridi-disse
Ma che?
-Come fai a saperlo? Hai una mia immagine che rido attaccata al muro della tua camera?-dissi ridendo
Fece una piccola risata -Perché accontentarsi di un'immagine quando posso vederti!-disse
Ok ora iniziavo a essere molto confusa
-Che vuoi dire?-dissi
-Sai che hai un'ossessione per gli alberi?-chiese ridendo evitando la mia domanda
Ma come faceva a saperlo?
-Ma come fai...-
-So tutto di te-disse una voce alle mie spalle, mi girai e vidi Bryan appoggiato al davanzale della sua camera da letto con il telefono ancora appoggiato all'orecchio.
Ad un tratto mi ritornò in mente quella sera di quasi un anno fa
Inizio flashback
-Vuoi morire giovane?!-
Riconobbi subito quella voce, e non mi guardai neanche
-Mi piace stare qui-mi limitai a dire
-Ah bene se vuoi essere folgorata da un fulmine fai pure!-disse
-Che ti importa!-dissi..ed era quello che pensavo, che gli fregava di me?!
-Di cosa del temporale?-chiese
-Di me-dissi in un sussurro
-Camille?-sentii che mi chiamo con voce quasi dolce e mi girai -Non me ne frega un cazzo di te.-
Fine FlashbackVolevo sorridergli ma quella sera mi fece ricordare quanto mi odiava.
-Non è così.-disse e mi accorsi che si era arrampicato sul l'albero ed era seduto accanto a me.
Aggrottai la fronte senza capire
-Non ti odiavo, anzi ti amavo ma la rabbia che avevo dentro invece di scaricarla su mio padre la scaricavo su di te....anche se me ne pento ogni giorno-disse risolvendo ciò che frullava nella mia mente.
Appoggiai una mano sulla sua calda e mi rilassai del tutto
-Beh ora siamo qui no?!-feci un dolce sorriso e mi diede un bacio dolcissimo sulle labbra.
-Già-e mi abbracciò.
Lo sentii ridere
-Che c'è da ridere?-chiesi
-Chi l'avrebbe mai detto che il posto che avevo tanto odiato ora è il mio posto preferito!-disse guardando l'albero.
-Già so cosa vuoi dire-dissi staccandomi dal suo abbraccio e lo guardai negli occhi.
-Come facevi a sapere che ero qui?-chiesi
-Amy-disse facendo un piccolo sorriso e lo ricambiai per poi ritornare a fissare la strada davanti a noi.
-Bryan?-lo chiamai a bassa voce
-Si?-mi chiese con il mio stesso tono
-Te la senti di accompagnarmi in un posto? È da tanto che non ci vado-dissi tutto d'un fiato.
Ora che ero lì niente e nessuno mi avrebbe potuta fermare, soprattutto adesso che accanto a me avevo lui.
Mi guardò attentamente e come se mi avesse letto nel pensiero mi porse la mano per aiutarmi a scendere dal mio posto preferito.
-Andiamo-disse guardandomi negli occhi dandomi un lieve bacio sulle labbra.
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Il mio Migliore Nemico 2 #LoveCoupleSeries2
ChickLit-Devi vivere una vita lontano dai problemi, perché te lo meriti. Ciao Camille- così se ne andò Bryan, lasciando Camille sola a quella stazione dei bus. Erano passati 5 mesi da quella sera, da quando Cam aveva iniziato una nuova vita lontano da quel...