capitolo 22.

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Elena's pov
Dopo essermi alzata mi lavo, mi trucco, mi piastro i capelli e decido di mettermi la felpa 'MS', gli skinny e le converse alte.
Sveglio Manuela e mentre lei si prepara io faccio colazione.
Quando anche Manuela ha finito di prepararsi andiamo alla Honiro.
Devo fare delle foto per il nuovo album di Valerio.
Lo trovo in sala comune, appena mi vede saluta.
-bella, zya- dice battendomi il pugno.

Finito il servizio fotografico me ne vado nella sala comune, anzi nella cucina della sala comune per prepararmi un panino. Arrivata nella zona dei divanetti mi ritrovo davanti manu e Gio baciarsi. Fingo un conato di vomito e vado a prepararmi un panino con...il pane, in frigo non c'era niente apparte un limone, della ricotta scaduta e un pomodoro marcio ma visto che nel pomeriggio non ho tempo per una lavanda gastrica mi accontento.
Al pomeriggio arrivano anche gli altri, registrano alcuni pezzi e ce ne andiamo allo skatepark.
Lì mi porto anche il mio amore, la mia Nikon.
Con la quale faccio delle foto ai ragazzi. Mi siedo su una rampa, in un angolo a controllare che le foto non siano mosse. Ad un tratto qualcosa mi urta poi il buio più totale.

Giulio's pov
Mentre eravamo allo skatepark Elena se ne stava in disparte ma improvvisamente la vedo cadere a causa di un coglione che  le piomba addosso.
Corro da lei ma la vedo svenuta con una gamba messa in una strana posizione.
La portiamo all'ospedale dove la operano mentre noi rimaniamo in sala d'aspetto.
Poco dopo arrivano i suoi amici di cui mi è impossibile ricordare i nomi, me ne vado fuori a fumare.
Spero che Elena stia bene non sopporterei vederla soffrire.
Mi farebbe troppo male. Mi dispiacerebbe troppo.
Vedo Gio arrivare e mi dice che hanno finito e che ora sta in coma ma possiamo vederla. Nella stanza ci sono già i suoi amici, Manuela, Luca, Mattia e Valerio. Dio, sembra ancora più fragile così con il suo braccino attaccato alla flebo, con la gamba ingessata, quella specie di tubicini sotto al naso per farla respirare e gli occhi chiusi. Fottutamente chiusi.
I ragazzi mi lasciano un po' solo con lei, sposto una sedia e mi metto di fianco a lei. Le prendo la mano e inizio a piangere rabbiosamente. Spero non si svegli adesso, le sembrei uno sfigato. Ma che dico non me ne fotte un cazzo del mio aspetto, anzi, magari si svegliasse ora adesso ma come opzione mi sembra più che improbabile.
Diocan cosa ha fatto di male per meritarsi tutto questo?

Siamo maledetti. |LowLow| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora