capitolo 34.

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Elena's pov
Dopo una lunga giornata passata a lavoro finalmente mi corico sul divano. Ma la pace dura poco, arrivano Giulio e Valerio.
Giù.:"Valerio rimane a mangiare" dice dandomi un bacietto sul naso.
Vale.:"ma state insieme?"
Io:"ma ti pare, è troppo coglione questo tipo qua" dico indicando Giulio. Fottuto orgoglio.
Giù.:"mi offendi amore" dice ridendo buttandosi sopra di me.
Io:"porcodio alzati non respiro" dico quasi asfissiata.
Vado in cucina e cucino le cotolette surgetate. Poi urlo.
Io:"è pronto!"
Corrono e iniziano a mangiare in silenzio. Per rompere il ghiaccio dico
Io:"ma la Manu e Gio?"
Giù.:"Elena, l'apostrofo. Comunque stanno al ristorante. Fanno tipo un mese insieme" dice con la bocca piena.
Io:"okay"
Finito il pranzo sparecchio la tavola, mi siedo sul divano ed i ragazzi iniziano a rollare.
Vale.:"vuoi una?"
Io:"passa" dico tendendo il braccio.
(...)
La sera ci prepariamo per andare in discoteca. Indosso un vestito nero, con il colletto bianco, lungo fino a poco sotto il sedere. Le calze nere e i tronchetti neri. Manuela indossa un top nero e i jeans bianchi.
Al locale per sbaglio vado addosso ad una persona altissima. Alessio.
Io:" ma mi segui?"
Ale.:"no bellezza. Al massimo dovrei denuciarti io per stalking" dice ridendo. Che bel sorriso che c'ha.
Ale.:"vuoi un drink?"
Io:"certo"
Andiamo a sederci davanti al bancone. Mi offre un paio di drink e intando parliamo del più e del meno. Dopo l'ennesimo bicchiere dico più sobria che mai:
Io:"se cerchi di farmi ubriachare per portarmi a letto ti avviso che non ci riuscirai, reggo benissimo l'alcool" dico sorridendo.
Ale.:"non sono io quello" dice serio prendendomi per il braccio. Mi fa malissimo.
Io:"io non mi muovo da qua" dico puntando i piedi a terra.
Ale.:"no, adesso tu vieni con me" dice prendendomi in braccio.
Giorgio's pov
Manuela sta per addormentarsi in piedi. La porto a casa. Elena e Giulio si arrangeranno.
Giulio's pov
In discoteca trovo Mattia. Inizio a parlare con lui degli instore con lui e perdo di vista Elena. Quando decido di andare a casa inizio a cercare i ragazzi. Non trovandoli chiamo Gio.
*telefonata*
Gio.:"oi bro dimmi" dice sbadigliando.
Io:"state a casa?"
Gio.:"si"
Io:"Elena sta con voi?"
Gio.:"no, la devi porta' a casa te"
Io:"cazzo dici? Non ce sta dentro"
Gio.:"e allora s'è trovata da fare" dice malizioso.
Io:"ma ti prego, lei non è il tipo che la da a destra e a manca" dico iniziando ad irritarmi.
Gio.:"daje statte calmo. Domani torna" dice per poi riattaccare.
Torno dentro a cercarla. Non la trovo. Prendo uno xanax per rilassarmi, poi quattro poi sei. *ohoh, calmo. Non morirmi qua* hai ragione. Lei non è la mia fidanzata, non ha senso preoccuparsi così per una pischella. Me ne torno a casa a piedi con la mente immersa nei pensieri. Quando arrivo a casa mi butto a peso morto sul letto a faccia in giú. Ma non dormo, col cazzo che riesci a dormire. Verso le sette però ci riesco ma a rovinare la quiete è la sveglia. Spazio autrice
MULALLAHH, mi piace lasciarvi in sospeso. Vi ammmooooo. Mille e passa letture OMG?! Siete un amore. Grazie davvero. ❤

Siamo maledetti. |LowLow| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora