capitolo 26.

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Elena's pov
Il weekend arriva velocemente e la mia paura per la cena sale. Manuela per tutti i giorni precedenti mi ha assillato con delle 'regolette' per quando si va a conoscere i genitori del partner. Ero sul divano con Manuela quando Giulio entrando mi dice:
Giù.:" c'è stato un problema a casa, ceneremo al ristorante" dice dispiaciuto.
Io:"uffy, e io che pensavo di venire in felpa. Che tipo di ristorante? Devo vestirmi elegante?"
Giù.:"è molto elegante, lo hanno scelto i miei per vedermi vestito bene almeno una volta" dice sbuffando. Non penso abbia buoni rapporti con la famiglia da come ne parla. Alle cinque inizio a prepararmi. Mi faccio la doccia, lisci i miei capelli mossi, mi trucco con il fondotinta, la matita nera una codina di eyeliner e il mascara. Non metto il rossetto. Odio mettere i rossetti sono una cosa insopportabile per me. Vado in camera per decidere cosa mettermi. Impresa ardua. Alla fine dopo vari tentativi decido di indossare un vestito rosa cipria con sopra il pizzo nero, senza maniche dal ginocchio e dei tacchi neri. Mentre cercavo di tirare su la zip del vestito arriva Giulio per un consiglio, con due camicie in mano. Una blu e una bianca.
Giù.:"meglio questa o questa?" chiede alzando prima una camicia poi l'altra. Mi giro e gli dico che starebbe meglio con quella bianca.
Giù.:" non è che vuoi una mano?" chiede vedendomi alquanto in difficoltà.
Io:"si grazie" dico avvicinandomi a lui.
Giù.:"cazzo hai fatto, non va ne su ne giù. No aspe ho fatto" dice sfiorandomi la pelle con le dita fredde, ciò mi provoca molti brividi lungo la schiena poi e se ne va.
...
Al ristorante Giulio dice al cameriere qualcosa e ci porta ad un tavolo con due persone sui cinquanta anni. Assomigliavano molto a Giulio.
Ma.:" o ciao amore mio, come stai? Non me la presenti questa bella pischellina?" dice una voce angelica. È di famiglia considermi una bambina allora.
Giù.:"sto bene mamma, lei è Elena"
Io:" piacere signora, sono Elena" dico porgendole la mano che stringe calorosamente.
Pa.:" io sono Francesco, il padre di Giulio" dice freddo. Ci sediamo e ordiniamo l'antipasto poi il primo ma poco dopo non ho più spazio nel stomaco per nient'altro.
Cameriere:" desiderate i dolci? Sono tartufo, crema catalana, tiramisù e bresciana" come non detto, ne ho ancora di spazio.
Io:"una bresciana grazie"
Ma.:"allora Elena che mi dici di te?"
Io:"sono di Padova, sono una fotografa, so cinque lingue. E basta penso..."
Pa.:" quali lingue?" chiede improvvisamente interessato alla conversazione.
Io:"inglese, spagnolo, russo, tedesco e italiano"
Pa.:"interessante, è più bella Padova di Roma?"
Io:"certo Roma è carina ma per me rimarrà sempre più bella Padova"
Ma.:"come vi siete conosciuti?" cazzo le rispondo ora...
Giù.:" al parco. Per sbaglio le sono andato addosso con il gelato e da lì è scoppiata la scintilla" che scusa di merda, ma basta per far cadere l'argomento della conversazione su Giù.
Ma.-Pa.:" Giulio, ti abbiamo invitato per chiederti se ogni tanto puoi venire a trovarci, manchi molto a tuo fratello. Non parla molto da quando te ne sei andato via, se ne sta sempre chiuso in camera, manchi a noi visto che le uniche volte in cui possiamo vederti è quando ti obblighiamo a venire a cena con noi, non sappiamo più niente di te"
Giulio's pov
La cena sta proseguendo bene. Elena piace molto ai miei genitori notando il loro interesse verso la sua vita. Ad un tratto mettono me al centro dell'attenzione. Manco a mio fratello.
Io:"ma per favore. Lui non ha bisogno di un fratello tossico del quale si vergognerebbe" dico irritato prendendo Elena per il polso e strattonandola via mentre stava mangiando il dolce. All'esterno ci fumiamo una sigaretta in silenzio di tomba.
In macchina per rompere l'imbarazzo dico:
Io:"scusa, non volevo rovinarti la serata. So che siamo una famiglia di matti ma ti prego dimentica tutto"
Ele.:"non siete matti, anzi. Giulio la mia famiglia è molto peggio, mio padre non parla a mia madre da non so quanto"
Io:"oh" rimango spiazzato dalla sua dichiarazione.
Elenas's pov
In macchina Giulio mi chiede scusa per la serata persa dicendo anche che la sua è una famiglia di matti. Non è vero infatti gli dico che la mia è molto peggio.
*cazzo hai fatto cogliona, perché gli racconti della tua famiglia?* vabbe, da adesso non parlo più faccio solo casini.
Giulio's pov
Io:"anzi, la serata non è del tutto perduta"
Ele.:"che?" chiede spaesata.
Io:"adesso ti faccio fare un giretto turistico"
Detto questo parcheggio e ci incamminiamo per il centro. Mentre le mostro i vari edifici importanti e non cerco di prenderle la mano. Quando finalmente ci riesco mi accorgo di quanto fosse fredda. Quella stretta mi provocava un sacco di emozioni non identificabili.
Elena's pov
Wow, Roma è bellissima, con tutti quei palazzi importanti. Giulio mi prende per mano e ciò provoca un enorme brividi dalla mano fino alla schiena. Come una scossa elettrica ma più piacevole. Aveva la mano calda *oppure è la tua fredda?* e un pochino sudaticcia. Mentre camminiamo vedo una gelateria.
Io:"Giù, Giù prendiamo un gelato?" chiedo con voce da bambina.
Non risponde ma entriamo. Chiediamo due gelati alla Nutella e ce ne andiamo a sedere su una panchina.
Io:" sei sporco di gelato qui" dico indicandogli la macchia sulla guancia.
Giù.:" puliscimi va, non ci vedo"
Gli pulisco la guancia e arrivano delle ragazzine *ma stanno ancora sveglie alle undici di sera?* shh, sono trasgressive.
Iniziano a strusciarsi su di Giulio il quale dice "scusate, c'è la mia fidanzata" le ragazze mi guardano malissimo ma se ne vanno, poco dopo ce ne andiamo in un parco. È illuminato solo da alcuni lampioni qua e là. Mentre passeggiamo inciampo in un sasso più grande degli altri. Per fortuna Giulio mi afferra per le braccia e sprofondo nel suo petto morbido.
Giù.:"sei fredda lo sai?" dice forse vedendomi tremare. Mi porge la sua giacca in pelle nera.
Io:"grazie" dico dandogli un bacino sulla guancia. Arrossisce diventando rosso come un peperone. Tesorino. *ma qual seri problemi ti affliggono?* no, mi rifiuto di collaborare con te. Quando usciamo dal parco ci ritroviamo al parcheggio, troviamo la macchina e ce ne andiamo a casa.
Giulio's pov
Dopo averle dato la mia giacca mi ringrazia e mi da un bacietto sulla guancia. Mi sento le guance andare in fiamme *LowLow che arroscisce? Quale miracolo? Merito della pischella?* ti odio <3. Mentre eravamo in macchina Elena era molto silenziosa. Bhoo. Appena scendo dalla macchina capisco il perché, si era addormentata. Ufff, devo portarla in braccio. Apro la porta poi torno indietro a prendere Elena. Non sento nessuno in casa, chissà dove staranno Gio e manu. La adagio nel mio letto, le tolgo il vestito, le metto una mia maglia e mi sdraio accanto a lei abbracciandola.
Spazio autrice
Scusate il ritardo, non riuscivo ad immaginarmi le scene. E poi oggi dovevo fare un disegno per arte, per un 'concorso' della pace(?) è orribile lo stesso fatto sta che c'ho speso tutto il pomeriggio. Sorry caruccie

Siamo maledetti. |LowLow| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora