capitolo 20.

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Elena's pov
Mentre manu e Gio se ne stanno da soli io parlo con il medico di prima.
-allora la ragazza deve stare a riposo almeno due giorni-
-okay, grazie. Arrivederci-

Uscita dal quel posto orribile noto Luca fumare seduto su una panchina.
Mi siedo accanto a lui guardando il parchetto dove vi camminavano decine di pazienti accompagnati dai proprio cari. Mi deprimono gli ospedali. Per non deprimermi maggiormente inizio a osservare Luca.
I suoi tatuaggi sono stupendi e gli donavano moltissimo. È carino anche vestito solamente con gli skinny e una maglia bianca.
-so che sono bello. Ma mi stai facendo paura adesso- ridacchio vanitoso.
-posso un tiro?- gli chiedo indicando la sigaretta.
Me la passa, aspiro e la spengo nel posacenere vicino.
-andiamo dentro sennò si preoccupano- mi alzo dalla panchina andando quasi addosso ad un ragazzo con la flebo vicino.
Rientrati il dottore mi dice che tra qualche ora dimetteranno Manuela raccomandandomi molto riposo.

Tornati all'appartamento lo troviamo distrutto come se vi fosse avvenuta la prima guerra mondiale al suo interno. *anche la seconda, dio guarda che casino* oh, tesoro mi sei mancata *ti vu bi*.
Giorgio mi dice di correre in camera di Giulio per qualche strano motivo le mie gambe si muovono da sole.
Arrivata all'entrata noto un casino allucinante. Giorgio mi dice all'orecchio "aiutalo, ha finito lo xanax. Io vado di là con Manuela" *grande amico eh*
All'inizio non vedo nessuno in quel porcile ma rannicchiato con le ginocchia al petto c'era Giù. Mi si stringe il cuore vederlo così.
Mi siedo accanto a lui sperando si accorga di me. Finalmente se ne accorge.
-è tutta colpa di quel bastardo se sei qui- probabilmente si riferisce a Giorgio.

Inizio a giocare nervosamente con i braccialetti legati al polso.
-eh la smetti?- beve mezza bottiglia di vodka.
Gli strappo la vodka dalle mani e lui incazzato prova a mollarmi uno schiaffo ma fermo la sua mano appena in tempo.
-sai, è questo che mi da fastidio di te: sei troppo perfetta.  riesci perfino ad eviatare i miei schiaffi. E molto probabilmente verrai anche da una famiglia perfetta con dei genitori amorevoli. E di sicuro sai solo 'supereroi falliti' e 'scusate per il sangue'- sbuffa con le mani tra i capelli.

Vorrei ridergli in faccia e poi urlargli che non è per niente vero.
-magari...- lascio in sospeso la frase continuando a giocherellare con i braccialetti e bevendo un sorso di vodka.

Ad un tratto appoggia la testa sulla mia spalla e rubandomi la bottiglia dalle mani se ne beve un sorso.
-perchè stai qui con un tossico come me? Non hai Luca che ti aspetta di là?- dice con la voce spezzata.
-nah mi diverto di più con te. E poi Luca è andato a casa sua- riprendendo la bottiglia e bevendomene un pochino.
-grazie Elena, tu ci sei sempre per me. Anche se ci conosciamo da poco non so come ho fatto a vivere senza di te per così tanto tempo. Non saprei nemmeno come farmi perdonare per essere così schifoso- mi dà un bacio sulla guancia ma probabilmente avendo la vista sfocata a casa dell'alcol mi da un bacio sul collo.

Giulio's pov
Quando Elena arriva in camera mia cerca di calmarmi, no anzi mi fa sfogare e così riesce a calmarmi. Quando si siede accanto a me poggio la testa sulla sua spalla.
E le dico che non la ringrazierò mai abbastanza.
Le do un bacio sul collo, penso lei se lo aspettasse sulla guancia ma credendomi sbronzo non protesta. Stiamo un po' così e dopo iniziamo a riordinare la camera.

Spazio autrice
Lalalala esigo le date del terror tour lalalalala. Uff, mi annoio. Ma dettagli, questo racconto sta diventando troppo una poltiglia dolciosa per i miei gusti maah tutto ciò è uscito dalla mia mente quiiiindi Bho. Per sicurezza vado a mangiarmi la nutella aspettando il post di Mostro sul terror tour *magari a Padova o in qualsiasi città del veneto*.

Siamo maledetti. |LowLow| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora