capitolo 46.

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Elena's pov
Era passata circa una settimana dall'ultima volta in cui avevo visto Beatrice. Per fortuna. Non mi manca proprio.
Giulio è sempre più strano. Non ne capisco il motivo. A volte è dolce, a volte acido.
Giù.:"andiamo allo statepark"
Io:"buongiorno"
Giù.:"se buongiorno, vestiti che andiamo"
Io:"uff. Che palle"
Indosso un top corto con su scritto 'bitch I'm madonna', gli skinny neri, le converse bianche e una felpa bordeaux.
Arrivo in salotto e trovo Giulio che spazientito batte il piede a terra.
Giù.:"meglio tardi che mai"
Non rispondo. Ci incamminiamo fino allo skateparck.
Durante il tragitto mi prende la mano e la stringe fortissimo come non volesse farmi scappare lontano da lui.
Io:"non che non mi piaccia stare mano nella mano con te, ma tra un po' avrò la mano viola e te hai la mano sudaticcia"
Giù.:"oh, scusa" ed allenta la presa.
Arrivati alla nostra destinazione ci sediamo a fumare una sigaretta. Per rompere quel silenzio che si è venuto a creare chiedo:
Io:"perché mi hai obbligato a venire qui con te?"
Giù.:"perché avevo paura di un tuo rifiuto e poi volevo passare del tempo con te" dice sbuffando il fumo.
Io:"ma io ti avrei detto di si, caro da dio" ridacchio.
Giù.:"evvabbe. Mi mancavi"
Io:"non passiamo abbastanza tempo assieme"
Giù.:"già"
Io:"infatti viviamo assieme, lavoriamo assieme. siamo migliori amici. Nooo, hai ragione non stiamo mai insieme"
Scoppiamo a ridere come dei coglioni.
Io:"non è questo il momento per ridere" dico seria. Ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare a ridere.
Giù.:"no adesso ti insegno a stare almeno sullo skate" dice asciugandosi una lacrimuccia.
Io:"noooo"
Giù.:"non ce ne andremo da qui finché non avrai imparato"
Mi alzo in piedi e salgo sullo skate.
Viene vicino a me ed mi sussurra all'orecchio:
Giù.:"allora metti il piede destro a terra e spingiti"
Metto il piede a terra, mi spingo e faccio come mi ha detto prima di cadere cadere.
Io:"dioo, il culoo"
Giù.:"hahahahahah"
Io:"colpa tua, mi dovevi tenere"
Giù.:"scusa bella mia" continua a ridere.
Mi aiuta a rialzarmi e ci riproviamo. Cadiamo come prima e dunque io dico:
Io:"basta, non ce la faccio. Ho il culo rotto" mi lamento.
Giù.:"già, sei una frana"
Io:"hey, io mi sto impegnando" mi fingo offesa.
Giù.:"oh, bimba mia. Vieni qui" ed apre le braccia.
Mi ci fondo dentro immediatamente e mi stringe forte, per non farmi scappare.
Giù.:"sei davvero dolce. Bimba mia" sottolineando la parola 'mia'.
Io:"modestamente" sorrido.
Giù.:"come fai?"
Io:"a fare cosa?" chiedo mordendomi il labbro inferiore.
Giù.:"a rilassarmi anche solo sorridendo"
Sorrido mordendomi il labbro.
Giù.:"non provocarmi" mi sussurra con la voce roca e sensuale all'orecchio.
X:"Giulio" urla una vocetta odiosa molto conosciuta da me.
Ci stacchiamo e Giulio sbuffa vedendo quella figura venire verso di noi.
Io:"Beatrice" saluto acida la troia.
Bea.:"cosetta"
Giù.:"senti come ti devo dire di andartene?"
Giulio's pov
Sto per baciare Elena, dirle che la amo quando...
X:"Giulio" uff, che vuole ora.
Ele.:"Beatrice" sbotta acida, nemmeno a lei va a genio la tipa.
Bea.:"cosetta" no, lei non la chiami cosetta.
Io:"senti, come ti devo dire di andartene?"
Bea.:"così" e mi bacia. A stampo per fortuna. Quando mi 'molla' vedo Elena piangere.
Ele.:"stronzo" dice con le lacrime agli occhi.
Io:"non è come sembra, non provo niente per lei!"
Bea.:"come, hai provato qualcosa per me quando abbiamo fatto l'amore"
Ele.:"stronzo, bastardo mi hai pure mentito!" e scappa via, probabilmente a casa.
Io:"no, ma adesso mi dice che cazzo ti passa per la mente!" urlo contro Beatrice. Dei bambini mi guardano male ma li ignoro.
Bea.:"tu sei mio, non ci starai mai con quella pischellina"
Io:"mavvafanculo, va. Non mi puoi dire con chi devo stare" e corro a casa da Elena.
Ansimante entro in salotto, non c'è nessuno. Nemmeno in bagno. Né in camera sua. Nessun biglietto, nessuna spiegazione.
Elena's pov
Dopo quella scena corro a casa, prendo uno zaino e ci infilo dentro dei vestiti alla cazzo.
Poi mi incammino per Roma fino a che non sbatto contro ad un palo. *maledetta la tua goffaggine * non voglio discutere zitta.
Sento un cogliome ridere: Luca.
Io:"diocan, zitto" dico massaggiandomi la testa con una mano e con l'altra tolgo il trucco colato.
Lu.:"tutto apposto?"
Mi riappaiono le immagini di poco prima.
Sento le lacrime bagnarmi le guance.
Io:"no" e mi fiondo sul petto di Luca piangendo.
Lu.:"shh, vieni da me e con calma mi spieghi"
(...)
Appena aperta la porta dice:
Lu.:"prego, fai come se fossi a casa tua. Intanto vado a cambiarmi maglia, me l'hai allagata di lacrime"
Io:"scusa"
Lu.:"niente"
Vado in cucina, apro un paio di ante e trovo il paradiso: la Nutella.
*mangiona* ammettilo, è buona.
La apro e me ne mangio una cucchiaiata abbondante.
Mentre mi siedo sul divano vedo una cimice. Lancio un urlo e Luca si precipita da me. Spaventato. A petto nudo.
Lu.:"che c'è?"
Indico quell'esserino e il mio 'salvatore' si mette a ridere.
Lu.:"per quella bestiolina mi hai chiamato?"
Io:"si, non vedi è perfida"
Prende un fazzoletto e raccoglie la cimice per poi buttarla dalla porta finestra.
Io:"oh, mio eroe"
Ci sediamo sul divano e mi chiede:
Lu.:"ora dimmi, chi ti ha ridotto così?"
Gli racconto tutta la vicenda e scoppio a piangere.
Lu.:"non devi piangere per uno come lui"
Io:"non posso, mi fa troppo male"
Lu.:"perchè, non capisco?"
Io:"perché lo amo cazzo" ecco, l'ho ammesso, nel momento e alla persona sbagliata.
Mi abbraccia ed io continuo a piangere sul suo petto freddo.
Io:"ma non hai freddo senza maglietta?"
Lu.:"nahh, ma dove andrai a dormire questa sera"
Io:"non lo so forse andrò in albergo"
Lu.:"nono, signorinella. Tu dormi qui, non voglio sapere dai tuoi vicini di stanza che non li hai fatti dormire a causa dei tuoi pianti rumorosi"
Rido leggermente, mi tira, anche se di poco, su il morale.
Il pomeriggio lo passiamo sul divano a ridere e a giocare alla play. Questo gioco mi ricorda troppo Giulio. Le sue sfuriate quando perdeva. Le mie risate. Le lotte a colpi di solletico. No basta da ora.
Si fa presto la sera. Luca mi presta una sua maglia e ci corichiamo nel letto. Lui si addormenta. Io invece continuo a pensare a quelle scene, a Giulio. Come può essere stato così stronzo a mentirmi spudoratamente.
Spazio autrice
Scusate un cifro se non ho aggiornato ma era un casino, tutto.
Ho notato che in ogni mio capitolo c'è la Nutella. Dovrei smetterla. Uff.
Se avete delle critiche o dei consigli per migliorare la storia, lasciate qualche commentino.
Comunque sappiate che vi amo. Cazzo, duemila e passa letture. Siete delle tesorine o tesorini. Bho ✨

Siamo maledetti. |LowLow| (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora